Oggi vi parlo di uno storico molto particolare.
Ringrazio Marsilio per la copia omaggio.
Trama
Nel 1947, quando la guerra è ormai alle spalle, Inkeri raggiunge una piccola città della Lapponia finlandese per documentare con le sue foto la ricostruzione della zona. Ufficialmente, deve mettere insieme un reportage per un giornale della capitale, ma il suo vero obiettivo è un altro. Più personale. Quel lungo viaggio da Helsinki a Enontekiö, nel profondo Nord del paese, ripercorre in realtà le tracce del marito di cui non ha più notizie: quello è l’ultimo posto dove Kaarlo è stato visto prima di scomparire. Molte risposte alle sue domande potrebbero trovarsi in un diario. Contiene le parole di un soldato che, chiamato come interprete, ha registrato gli eventi dell’ultimo anno di guerra e sembra fornire un punto di partenza per risolvere finalmente il mistero che avvolge il destino di Kaarlo, e non solo. Ma sarà l’incontro con una ragazzina sami e la sua comunità ad aprirle davvero gli occhi. Giorno dopo giorno, in quel paesaggio polare di grande bellezza, i ricordi di un popolo che abita le terre artiche da sempre porteranno alla luce fatti sconvolgenti, storie taciute di oppressione e di sopravvivenza. In un racconto potente e profondamente poetico, dove ognuno dei protagonisti porta con sé un segreto fino alla fine, Inkeri si trova ad affrontare le verità scomode del passato, in cerca di una possibilità per ricomporre le ingiustizie.
Comincio col dire che questo libro mi ha fatto restare malissimo, mi ha colpito molto e mi ha fatto pensare a quanto la vita sia ingiusta con le persone sbagliate.
E' una lettura profonda, intensa che spacca il cuore perchè si affrontano insieme ai personaggi situazioni così angoscianti, così forti che è impossibile non restare coinvolti con ciò che succede.
Inkeri si reca in Finlandia per cercare notizie su suo marito, all'inizio maschera questa ricerca dicendo che deve fare un reportage, ma ben presto le sue intenzioni sono chiare a tutti e niente andrà come sembra, soprattutto la fine.
Inkeri incontrerà sul suo cammino vari personaggi che l'aiuteranno nella ricerca della verità, si trova in Filandia per uno scopo preciso e intende portarlo a termine fino in fondo. Di certo non si aspettava che quella ricerca della verità la mettesse di fronte a imprevisti così grossi, che la portasse a qualcosa per cui non era affatto pronta e che nel corso di questa suo viaggio improvviso ma necessario conoscesse a fondo una cultura che non è la sua tanto da restarne travolta suo malgrado.
Penso che sia giusto nei panni di Inkeri cercare la verità, scoprire cosa sia successo a quel marito mai tornato, ma nello stesso tempo bisogna pensare di poter tenere in conto e partire preparati che la risposta che cerchiamo, ciò che vorremmo sapere non è nulla di semplice, nulla di facile soprattutto se consideriamo il periodo storico in cui è successo.
Attraverso il diario di Kaarlo scopriamo cosa è successo a quest'uomo che non ha più raggiunto la moglie dopo la guerra. Si potrebbe pensare che sia morto, ma in realtà è molto più complesos e confesso di esserci rimasta male quando il segreto è svelato perchè non solo non me l'aspettavo e ha stravolto ogni cosa, ma perchè avrei preferito un finale diverso e invece in questo modo la storia ha continuato a seguire una scia di impotenza e ingiustizia.
Finisce male? Non esattamente, ma nello stesso tempo sì, penso che dipenda dai punti di vista. Sono sicura però che quello che succede non ve lo aspettate e questo è stato il grande colpo di scena dell'autrice che ci porta in una direzione per poi ribaltare ogni cosa.
Vivere la guerra attraverso le parole di un diario, vivere l'attesa attraverso Inkeri è un po' come vivere la guerra da due punti di vista diversi ma soltanto chi ha vissuto realmente e sulla propria pelle certe esperienze può realmente capire. Penso che puntare il dito, dare giudizi o anche solo farsi un'idea sia soltanto relativa e che conoscere attraverso questi libri un pezzo della nostra storia sia sempre importante, ci aiuta a non dimenticare, ci aiuta a ricordare, ci aiuta a conoscere ciò che non conosciamo.
Valutazione 3/5
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