lunedì 7 luglio 2025

Recensione: Daikon di Samuel Hawley

Buon lunedì amici lettori.
Oggi parliamo di un libro bello tosto.

Ringrazio Mondadori per la copia.


Trama
Tokyo, agosto 1945. La guerra ha portato via tutto al fisico Keizo Kan. Ha perso sua figlia nel Grande raid aereo sulla città e sua moglie, Noriko, è in prigione. Ma la caduta di un velivolo americano offre allo scienziato un'inaspettata possibilità di salvezza. Kan viene incaricato di scoprire il funzionamento di uno strano ordigno recuperato tra i rottami: una bomba all'uranio. Se riuscirà a svelarne i segreti, sua moglie sarà liberata. Mentre lavora in segreto sotto il comando dell'Esercito imperiale, Kan si confronta con l'oscura realtà dell'arma. Uno dei suoi assistenti si ammala dopo averla maneggiata e anche lui inizia a mostrare sintomi inquietanti. Ma nel tentativo disperato di evitare la resa del Giappone, l'esercito non intende fermarsi. Farà di tutto pur di sfruttare l'inimmaginabile potere della bomba. Allo scienziato viene ordinato di preparare l'ordigno per una missione suicida contro gli americani. Tra pressioni inumane, dilemmi morali e il peso di una decisione irreversibile, Kan dovrà capire fino a che punto è disposto a spingersi, e che cosa è pronto a sacrificare. 
Questa storia inizia in maniera dolcissima perchè ci mostra Keizo e sua moglie Noriko che si dicono la prima volta ti amo, sono una coppia affiatata che si vuole bene e sembra che non possa loro succedere nulla di brutto.
Le cose cambiano quando la scena si svolge in un secondo momento in cui Keizo è distrutto dal dolore perchè sua moglie è in prigione e quando gli si presenta l'occasione non esita a fare un patto per la sua liberazione. Ciò che di certo non pensava era di trovarsi di fronte a una scelta etica, importante e molto pericolosa per l'intera umanità
All'inizio ammetto che lo stile di scrittura non mi ha entusiasmato tanto però man mano che andavo avanti con le pagine ho cominciato ad appassionarmi alla storia, a voler capire cosa succede a questa coppia, come sarebbe cambiato il nostro protagonista perchè di fronte a certe situazioni, di fronte a certi individui che pensano solo al loro interesse perdendo ogni traccia di umanità è complicato restare se stessi ma Keizo Kan ci è riuscito.

                              
Ho adorato quando la coppia si ritrova e sì, forse vi sto facendo spoiler, però è quello bello, sappiate che la coppia si ritrova, ma prima che succede accadranno mille e più cose, entrambi sono cambiati, la vita attorno a loro cambiata e niente sarà come prima.
Keizo è un personaggio fondamentalmente buono che si trova in una situazione che non voleva, in una situazione forse anche più grande di lui in fondo è soltanto uno scienziato che vorrebbe stare con sua moglie. Cos'ha fatto di sbagliato per trovarsi in mezzo a morti, distruzioni, lotte al potere? Assolutamente niente eppure non può tirarsi indietro perchè il pensiero di sua moglie è forte e sa di essere l'unico in grado di darle la possibilità di scelta.
Ha perso sua figlia e non vuole perdere anche sua moglie.
Penso che giudicare, puntare il dito sulla scelta di Keizo non si possa fare perchè certa cose devi viverle e non lo dico perchè così è più facile, ma perchè come si fa a dire se è giusto o sbagliato se non ci si trova in certe situazioni?
Lui ama sua moglie, è distrutto dalla loro separazione, è un padre che piange ancora la morte della figlia e tutto per una guerra di cui vorrebbe del tutto disinteressarsi, ma non può e adesso ha la possibilità di salvarla, ma se questa possibilità lo inducesse a perdere quel buon cuore che ancora batte dentro di lui?
Nel corso di questa lunga agonia il nostro protagonista fa la conoscenza con varie persone alcune crudeli, altre no e si ritrova a dover guardare dentro se stesso per capire cosa fare perchè niente è semplice, anche quando sembra scontato.
Penso che l'autore sia stato bravissimo a creare una storia per nulla banale e del tutto inaspettata creando una vicenda inventata ma ambientandola in un periodo storico realmente vissuto.
Le bombe atomiche hanno creato, e la storia ce lo dimostra, tanti e sicuramente troppi morti, ma se quell'estate nel 1945 invece di due fossero state tre bombe?
A cosa saresti disposti per sopravvivere?
A cosa sareste disposti per amore?
A cosa sareste disposti per la pace?
Credo che in ognuna di queste domande ci sia qualcosa di grande, di profondo e di autentico che questa lettura porterà alla luce perchè è una di quelle storie che ti fa riflettere e che finisce con un finale dolceamaro, ma quello giusto, quello che sai succederà anche se non vuoi.


                                                    

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