Con grande piacere oggi torna nel blog una persona e una penna che mi piace molto: Norah Martini.
Trama
Ruadh è un demone Tzimir cresciuto su Ludiàl, l’unico regno demoniaco su cui non batte il sole. Educato fin dall’infanzia a prendersi ciò che desidera senza alcuno scrupolo, si ritrova a giurare alla madre morente che troverà un modo per salvare il regno dalla rovina. Quello che pronuncia è un giuramento di sangue, a cui nessuna creatura può sottrarsi, e per rispettare le ultime volontà decide di partecipare alla sessantaquattresima Competizione, la sfida globale in cui si fronteggiano creature di tutte le razze, combattendo attraverso dei “campioni”, chiamati Spiriti Guerrieri, assegnati a giudizio insindacabile dal Trio a ciascun partecipante.
Lo Spirito assegnato a Ruadh è Nala, dalle sembianze angeliche, all’apparenza una giovane fragile e debole, e non c’è nulla che Ruadh detesti di più della debolezza. Come potrà rispettare il giuramento con uno Spirito simile?
Quel che non sa è che Nala è l’ultima discendente della leggendaria stirpe di Atlantide, scomparsa da così tanti secoli da essere ormai considerata leggendaria; l’ultima a possedere la Luce di Atlan, una magia rara e molto potente.
Intrappolata da millenni nel Limbo, il luogo in cui gli Spiriti riposano tra una Competizione e l’altra, Nala cela la sua identità a chiunque, specialmente ai suoi Evocatori, che odia al punto da rifiutarsi di combattere per loro, preferendo lasciarsi sconfiggere piuttosto che aiutarli a ottenere il desiderio in palio per il vincitore.
Due anime sole, alla disperata ricerca di una strada per la pace: da una parte Ruadh, gelido, scontroso, maleducato e volgare, dall’altra Nala, curiosa, ribollente di vita, inscalfibile, resiliente. Il loro incontro minerà le certezze di entrambi, accompagnandoli verso la risposta all’unica domanda che conta davvero: come si sconfigge l’odio?
Terzo libro della Saga I Cinque signori dei Demoni. I libri sono autoconclusivi e si possono anche leggere separatamente, ma se volete recuperare nell'ordine ecco come fare
In questi tre libri vediamo l'evoluzione della penna di Norah e il modo in cui è riuscita pian piano a farmi entrare in questo mondo dove mescola fantasy, romance e anche mitologia.
Norah è una persona splendida, una ragazza piena di gioia, di entusiasmo e di bravura. Sì, perchè lei è arrivata in punta di piedi in questo mondo enorme della scrittura e fin da subito mi ha conquistata.
Ho avuto il piacere di vederla, di parlarci e sono contenta che da un libro sia nata una bella conoscenza che è diventata piano piano qualcosa di più forte, di più stretto, una bella amicizia.
Penso che lei sia una di quelle persone capace di scrivere ogni genere e non è scontato, anzi a volte è parecchio difficile ma lei lo rende facile e questo è un po' un dono.
La sua confort zone però resta questa, il fantasy unito al romance, allo spicy e anche alla mitologia, tutti elementi che secondo me la definiscono bene e che in questo terzo libro si sono espressi nella maniera più totale.
Quindi, dopo questo preambolo un po' lungo e forse smielato, ma assolutamente doverso, andiamo nel dettaglio perchè Norah lo sa, conosce la lettrice rompi esigente che è in me e accetta le critiche costruttive in maniera sempre elegante e tranquilla come poche.
Ancora smielata? Sì, è vero, ma anche questa era una cosa da dire. Adesso però ho finito e sul serio.
Ruadh è un demone determinato a vincere la Competizione per ottenere la vittoria e non è preparato quando Nala, lo Spirito Guerriero, che gli è stato affidato arriva con quelle sembianze angeliche quasi fragile e indifeso, ma poi è costretto a ricredersi perchè Nala è in realtà molto forte, l'ultima della stirpe di Atlantide.
Mi è piaciuto molto l'inserimento di Atlandite, il mito di questa città sott'acqua mi ha sempre affascinato tantissimo perchè ci sono numerosi ipotesi a riguardo e sapere che Nala faceva parte di tutto ciò è stato come se tornasse in vita qualcosa che sicuramente tutti conoscono, ma che a mio parere non viene ricordato troppo spesso.
Tanti pure a favore Norah: adoro Atlantide!
Nala è sola, senza una famiglia e con ricordi dolorosi con cui è complicato convivere. Essere uno Spirito non le piace eppure è costretta ad esserlo e adesso gareggiare per Ruadh è l'ultima cosa che vorrebbe soprattutto perchè lui è intenzionato a vincere, a ogni costo.
Le motivazioni di Ruadh sono molto più nobili di quello che si può pensare, la storia della sua famiglia, del modo in cui è cresciuto lo rendono sicuramente un personaggio che va scoperto pian piano e che personalmente mi è piaciuto molto. Anzi più scoprivo cose di lui, più mi piaceva. Ebbene i personaggi maschili di questa serie sono tutti assolutamente da scoprire perchè non sono mai come si presentano, ma tanto, tanto di più.
Sboccato, arrogante e impaziente è un demone senza scrupoli che però nasconde altro.
Contrariamente a lui Nala invece l'ho inquadrata abbastanza in fretta. Tenace, forte e determinata lei ha un cuore buono ma è troppo rassegnata a una vita che non ha scelto e che non vorrebbe. Il suo abbinamento con Ruadh sembra casuale e anche poco bilanciato, invece passando del tempo insieme entrambi si renderanno conto di quanto sia stato invece un legame giusto. Un legame che poi sfocia in attrazione fino a diventare qualcosa di profondo, di così totale che cambia ogni cosa, persino ciò in cui credevano.
Mi piace pensare che sia stato il destino a metterli sulla stessa strada perchè prima erano due anime sole e adesso hanno trovato la loro pace, la loro salvezza. Insieme sono una forza e ammetto che i loro siparietti mi hanno anche strappato qualche sorriso.
E' stato bello vedere personaggi dei due libri precedenti per creare quel senso di unità che rende questa serie omogenea e molto ben fatta.
Prima di raggiungere il lieto fine che entrambi si meritano i nostri protagonisti dovranno superare varie prove, molti ostacoli da superare e alla fine a vincere sarà l'amore. Sembra strano usare questa parola per un demone, ma Ruadh è molto diverso dai demoni che conosciamo e il suo cuore molto più dedito all'amore di quello che si potrebbe credere ed è proprio questa la sua forza.
Ho adorato i riferimenti al titolo, alla cover e al blu che rendono l'insieme più completo, più giusto. Lo stile è scorrevole, attento ai dettagli e ricco di omogenità. Mi sono piaciuti anche i messaggi che lancia questa storia, penso che in ogni storia sia importante trovare un significato importante e Nala e Ruadh ci insegnano a non mollare, a lottare in ciò che si crede, ad appoggiarsi alle persone giuste perchè da soli non si va da nessuna parte, a fidarsi di chi ci vuole bene e a credere in noi stessi.
Penso che Norah sia stata bravissima a creare due personaggi così solidi eppure così imperfetti che hanno trovato il loro posto nel mondo e poi hanno trovato un posto in cui insieme sono perfetti. Sì, perchè insieme sono davvero perfetti e la scena finale lo dimostra, adorabile è la parola giusta per descriverla.
Mio pensiero personale, ho preferito il secondo libro a tutti e tre, ma soltanto per un gusto personale. Ho trovato che qui fosse dato più spazio alla parte fantasy e sebbene il romance sia presente, scene piccanti comprese, non sono riuscita a trovare quel coinvolgimento alla coppia di protagonisti così come mi era successo con il libro precedente dove la parte romance era più accentuata.
Impressione? Percepezione soggettiva? Può darsi, ma da romantasy a fantasy romance è un attimo e sapete come io la penso su queste due tipologie di storie che sembrano uguale eppure sono parecchio diverse.
Se togliamo questa mia opinione puramente soggettiva posso dire che il libro è assolutamente da conoscere, da scoprire, da leggere perchè ricco di azione, di avventura, di sentimento e anche di buoni propositi perchè alla fine vince il Bene la cui eterna lotta con il Male non ha scampo, non se a combatterla ci sono due personaggi come Nala e Ruadh.
Sicuramente chi ha amato gli altri libri lo apprezzerà tantissimo e per chi non li conosce vi consiglio di recupearli tutti perchè, lo ribadisco, Norah è una penna da scorpire e vedrete che dopo averla letta mi darete ragione.
Valutazione 4/5
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