mercoledì 30 ottobre 2019

Rubriche Miti e Leggende #13 Tisbe e Piramo

Ciao a tutti amici lettori.
Settembre è quasi giunto al capolinea, questo mese ricco e lungo per tanti aspetti. Com'è stato il vostro settembre?
Io oserei direi veloce sotto molti punti di vista, mi è praticamnte sfuggito dalle mani. A voi?
Per concludere il mese ho rispolverato una vecchia Rubrica perché è sempre bello riprendere in mano qualcosa che mi piace ma che, per mancanza di tempo, non riesco mai a fare.
Ecco perché oggi vi parlo di Miti e Leggende.


Miti e Leggende è una rubrica a cadenza casuale in cui parlo delle leggende e dei miti che più mi incuriosiscono approfondendo un argomento che mi ha sempre affascinata.
Le leggende e tutti i Miti mi hanno sempre affascinata molto, quindi intraprendere una Rubrica del genere è stata quasi d'obbligo. Dal momento che non l'aggiorno da un po', sono contenta di vedere che siamo al dodicesimo appuntamento di questa rubrica perché erroneamente pensavo fossero di meno, invece tutto sommato è un buon numero. Se volete recuperare i precedenti basta cliccare sull'etichetta a fine post.
Ma basta cincischiare e passiamo all'argomento del giorno ossia: la Leggenda di Tisbe e Piramo.
A differenza di altri protagonisti più o meno conosciuti della mitologia greca, forse questi sono meno conosciuti, ma non per questo meno importanti.

Secondo la leggenda questi due giovani erano vicini di casa, ma erano costretti a parlarsi attraverso una crepa nel muro che separava le loro abitazioni.

Fonte

Il loro amore nacque così, senza mai veramente sfiorarsi, ma fatto di piccoli gesti e qualche parola, ben presto però comnciarono a soffrire di questa situazione e decisero di incontrarsi.
Si diedero appuntamento per una fuga d'amore organizzando un incontro in un posto vicino casa: accanto a un gelso.
Tisbe arrivò per prima, emozionata e felice con il suo bel velo. Incontrò però una leonessa e per la paura scappò senza voltarsi indietro, perse il telo che la leonessa stracciò e sporcò del suo stesso sangue.
Quando arrivò Piramo e trovò quel velo macchiato di sangue pensò che la sua amata fosse stata divorata dalla leonessa. Straziato dal dolore, si lanciò su una spada per raggiungere presto la sua amata ferendosi a morte.


                                                                                                                    Fonte
Tisbe sicura di essere ormai fuori pericolo, ritornò al gelso e trovò Piramo in fin di vita. Cercò di rianimarlo senza successo e, decidendo che la vita senza di lui non aveva senso, usò quella stessa spada per uccidere anche se stessa.
Prima di morire lanciò una preghiera verso di dei chiedendo di non essere mai separata dall'amore della sua vita,. Le sue preghiere trasformarono i frutti del gelso, intriso nel sangue dei due amati in color vermiglio. Questo è il motivo per cui il gelso ha un colore diverso quando si apre.

Il modo in cui sono morti i due giovani innamorati vi ricorda qualcosa?
Sono sicura di sì, perchè ci fu qualcuno che si dice prese spunto proprio dalla loro storia per scrivere una tragedia famosa e conosciuta in tutto il mondo.
William Shakespeare si racconta che scrisse Romeo e Giulietta proprio conoscendo il mito di Tisbe e Piramo che poverini non furono per niente fortunati.

Diciamo che questo tipo di leggende non finiscono mai bene, ma forse è proprio questo il loro fascino.
Li conoscevate?
Vi aspetto nei commenti


2 commenti:

  1. Ciao Susy, ricordavo vagamente questo mito, perciò mi ha fatto piacere poterlo leggere grazie al tuo post :-)

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    1. Ciao Ariel.
      Penso sia poco conosciuta, ma felice di averti rinfrescato la memoria 😊

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