Oggi giornata di festa, di allegria e di tanto buon umore.
Festeggiate il Carnevale? Mangiati dolci tipici di questa festa?
Qui non possono mancare Chiacchiere e Sanguinaccio che io trovo sempre buonissimi.
Quale momento migliore quindi per la Rubrica del mese: La Creativity blogger Week.
La Rubrica è nata da un'idea di Deb Leggendo Romance che ringrazio di avermi invitata a partecipare. Si parlerà ogni mese di un argomento diverso mettendo in risalto la nostra creatività come Blogger. Grazie a Federica On Rainy Days per la grafica.
L'argomento di oggi è appunto Maschere in Festa.
Di solito mi piace partecipare a questa rubrica con un mini racconto che mi diverto a scrivere e devo ammettere che ci avevo pensato anche questa volta, ma poi ho deciso che l'argomento del giorno doveva proprio essere interamente dedicato alla Maschera vera e propria eccellezza di Napoli: Pulcinella.
Fu inventata a Napoli dall'attore Silvio Fiorillo nel 600 ma il suo costume fu inventato nell'800 da Antonio Petito. Le sue origini però sono diverse, c'è chi dice che discende da Pulcinello un piccolo pulcino con il naso adunco o chi da un contadino di Acerra, Puccio d'Aniello che si unì come buffone ad una compagnia di girovaghi di passaggio nel suo passaggio. Altri ancora dicono che discende da Maccus un servo dal naso lungo che indossava una camicia trasformata in una veste larga e bianca ma quale versione si voglia credere questa maschera è diventata popolare a Napoli e oltre.
Spettacoli teatrali hanno fatto diventare famosa questa maschera amata anche dai più piccoli soprattutto quando è rappresentata con burattini e marionette.
Con uno spiccato accento napoletano, Pulcinella regala delle vere e proprio gag che fanno ridere e divertire chi lo ascolta.
E cosa dire quando cominci a cantare?
Sembra proprio che coinvolga tutti con poco, impossibile non starlo ad ascoltare con un sorriso perchè lui fa sempre arrivare il buon umore anche quando magari pensi che non è giornata.
Pulcinella è meglio di qualsiasi medicina e fa miracoli ve lo posso assicurare.
E' spontaneo, credulone, pauroso ma soprattutto spontaneo, genuino. E' la voce del popolo povero di Napoli e come tale si lamenta della vita in generale che deve costringerlo a fare i salti mortali per sopravvivere.
Pullcenell A' maschera mia, è quella che non fa male a nisciun, e... dice sempre a verità! Dice o buon e o malamente, ma soprattutto, dice e cos over!
So di essere di parte, parlare di Pulcinella senza troppo entusiasmo è impossibile per me.
Lo adoro tanto, è forse una delle mie maschere perferite perchè è proprio Napoli e come ho detto prima mi regala sempre tanto buon umore.
Nell'allegria dei suoi siparietti dice sempre la verità a e fa anche riflettere donando a chi lo ascolta momenti di pura riflessione mischiati a risate vere e sincere.
Lo conoscete?
Vi piace Pulcinella?
Vi aspetto nei commenti, ma prima vi lascio il calendario dove poter seguire le varie tappe di questa rubrica
Ciao Susy, grazie mille per aver parlato in modo così approfondita di una maschera che conosco da sempre ma solo in modo superficiale. La trovo davvero affascinante.
RispondiEliminaA Modena la maschera della città si chiama Sandrone, rappresenta il contadino del passato, rozzo, ma furbo e scaltro. È portavoce del popolo più umile e maltrattato, e sempre in cerca di stratagemmi per sbarcare il lunario.
Ciao Catia.
EliminaEcco devo farmi un po' di cultura sulle maschere perché Sandrone non lo conoscevo proprio ma sembra molto simpatico
Sommariamente le conosco tutte anche se non in modo approfondito invece con Pulcinella sono di parte e mi fa piacere di avertela fatta conoscere meglio
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