mercoledì 26 febbraio 2020

Review Party. Recensione: L'imperfezione delle madri di Marida Lombardo Pijola

Ciao a tutti amici lettori.
Avete festeggiato Carnevale?
C'è qualche dolce che mangiate con gusto in questi giorni particolari?
Qui da me chiacchiere e sanguinaccio non possono mancare mai e così è stato anche quest'anno e una delle cose che preferisco di questa festa infatti non durano mai tanto in casa.
E prima che mi venga un'altra pazza voglia di andare a vedere quante ce ne sono ancora, sto con voi a parlarvi della mia ultima lettura.
Sei giorni fa c'è stata una nuova pubblicazione che ha stuzzicato subito la mia curiosità e quindi partecipo con piacere al Review Party che si conclude proprio oggi.



Ringrazio La Nave di Teseo per la copia omaggio.

Mi raccomando di passare da tutte le blogger per leggere le loro impressioni su questa storia.

Trama
Agata, Angela, Azzurra: nonna, figlia e nipote. Tre donne molto diverse eppure profondamente legate da vincoli e affinità che loro stesse stentano a riconoscere. Deluse, a volte frustrate ma mai arrese, lontano contro pene e fantasmi d'amore in una battaglia che le accomuna anche se su fronti solitari. Agata, la nonna, che dopo il fallimento del suo matrimonio ha avuto un crollo psicologico: Angela, figlia e madre a sua volta, che ha alle spalle una relazione finita e un presente fatto di incontri con sconosciuti on line e di una relazione - elettrizzante quanto oscura - con l'ambiguo Piero; infine la più giovane, Azzurra, bellissima e irruenta, egoista e fragile, figlia e nipote, il cui rapporto con Massi naufraga di fronte a impegni e responsabilità mentre l'amica di sempre, Gioia, la sostiene ogni giorno. I destini di queste donne, così autonomi e così profondamente intrecciati anche da alcuni segreti sorprendenti i cui fili si srotolano lungo l'arco di tre generazioni, potranno cambiare solo ricomponendo, come in un mosaico inatteso, i pezzi delle loro vite, quei fili sotterranei che le legano oltre ai più apparenti vincoli famigliari. 
Mi incuriosisce sempre una storia che parla di famiglia, donne che sono protagoniste assolute e legami di sangue che si ripercuotono nel tempo. Sono questi gli ingredienti di questo libro e appena ne ho letta la trama, ho capito che la lettura poteva proprio essere nelle mie corde.



Devo ammettere che ho faticato un po' all'inizio ad entrare in sintonia con l'autrice, non c'è stato quell'impatto immediato di scorrevolezza che di solito amo trovare nei libri anzi l'inizio - a mio parere - è stato alquanto confuso e complicato da interpretare.
Tuttavia più avanti si va con la lettura e più la storia acquista significato, infatti nella seconda parte la mia attenzione è stata più vigile e meno distratta perchè le vicende di queste tre donne mi hanno spinta a chiedermi come si sarebbero intrecciate e finalmente tutta la trama ha acquistato un senso.
Una famiglia composta da donne già denota grande forza e non lo dico perchè sono una donna, quanto per un dato di fatto imprescindibile.
Attraverso tre archi temporali questa storia spiega quanto una donna sia in grado di sopportare anche quando tutto sembra remare contro.
Agata è colei da dove tutto comincia e in certo senso dove tutto finisce con un cerchio perfettamente chiuso in cui ogni cosa diventa importante.
Tre donne completamente diverse e unite non solo con la stessa iniziale, ma da un carattere grintoso e desideroso di ottenere la medesima cosa: una felicità assoluta.


Quante volte rincorriamo la felicità per dare un po' di pace ai nostri cuori, quanto spesso ci capita di non capire cosa sia meglio per noi e imboccare la strada sbagliata per paura di esporsi, di mettersi in gioco. Credo che molto dipenda dall'età, dal contesto in cui si vive e di certo dal carattere, ma è decisamente bruttissimo guardarci indietro e pensare che se avessimo fatto scelte diverse, se avessimo imboccato un'altra strada... la classica fase dei se è lunghissima quando invece sarebbe bellissimo vivere senza rimpianti: mai.
Quella che forse riesce a farlo è Azzurra ma soltanto perchè ha dalla sua parte due donne che la spronano e la spingono, con la loro presenza, a fregarsene di ciò che pensano gli altri pur di essere felice. Lei è quella che vive nel nostro tempo e magari è più facile riuscire ad afferrare quella gioia che esplode quando tutto sembra essere negativo. Lei riesce, anche quando tutto sembra essere negativo, a crearsi un piccolo bozzolo di felicità e sebbene la strada non sia stata facile almeno è serena e questo è ciò che conta.
Angela invece è quella che, secondo me, è stata più sfortunata. Verso la fine con anni alle spalle in cui ha imparato a convivere con tante decisioni non sempre giuste che ha preso, la vediamo più consapevole di sè anche grazie alla presenza rassicurante di sua figlia che la sprona ad essere una donna migliore. E di Agata che, anche nei suoi silenzi, le dimostra l'amore che una madre prova sempre e irremediabilmente per una figlia.
Il rapporto madre- figlia è qualcosa di unico e speciale. Un legame impossibile da spezzare e queste tre donne ce lo dimostrano tante volte rendendo reale qualcosa che non dobbiamo mai dimenticare: nessuno ci vorrà più bene della nostra mamma. E' una verità mondiale ed è giusto ricordarlo anche quando sentiamo di non andare d'accordo con lei, è un bene non sprecare minuti preziosi per litigare perchè di momenti insieme non è detto che ce ne siano tanti, la vita è così imprevedibile che bisogna sempre vivere ogni attimo assaporandolo fino in fondo.
La storia di queste tre donne si intreccia e si snoda fino a congiungersi in un'altra ancora che la rende ancora più compatta. Fa riflettere, fa pensare e sicuramente regala sensazioni contrastanti, ma è molto reale e questo è un grosso punto a suo favore.

Valutazione 3/5




4 commenti:

  1. Scusami per il ritardo, che giorni incasinati questi.
    Adoro leggere le tue recensioni, perché anche quando il romanzo non ti ha "dato" quello che ti aspettavi, riesci comunque a metterlo in luce nel modo miglio. È un dono!

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    1. Ma che carina che sei grazie!!
      Sono felice di sentirtelo dire perché penso che le tre stelle non siano un giudizio negativo, ma molto soggettivo e in quel caso la lettura ha qualche spiraglio di bello che deve per forza essere valutato. Questa storia ne è un chiaro esempio

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  2. mi piacciono i libri con questo tipo di argomenti, ma devo essere predisposta come testa. Bella recensione Susy

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    1. Grazie Chiara <3
      Si, in effetti devi avere un certo spirito per intraprendere un libro del genere soprattutto per lo stile non sempre scorrevole

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