Concludiamo la settimana parlando di una storia particolare e molto intensa.
Ringrazio La Nave di Teseo per la copia omaggio.
TramaIn fuga dalla Germania nazista alla vigilia della guerra, la famiglia Schwarts si trasferisce in un piccolo paese dello stato di New York. Il padre, che in patria si era laureato ed era stato un professore di matematica e tipografo, è costretto ad accettare l'unico lavoro disponibile, il becchino. Ma i pregiudizi dei nuovi concittadini nei confronti dei nuovi arrivati e la fragilità degli Schwarts, ancora provati dalle esperienze vissute in Europa, portano a una tragedia imprevedibile. Rebecca, la figlia dello straniero, è costretta a crescere in un fretta e imparare presto, insieme al piccolo Niley, che in fondo l'America è anche questo: partire e reinventarsi. Riuscirà quel giovane, immenso e violento paese a proteggere una madre e suo figlio?
Il libro è uscito questo mese e oggi ne parlo insieme ad altre blogger, a fine post trovate il calendario per prendere visione
anche dei loro pensieri sulla nuova uscita di Joyce Carol Oates.
Sebbene sia lontano dal mio genere, quest'autrice l'ho già letta altre volte anche se qui sul blog non sono riuscita ancora a parlarvene e il suo stile leggiardo ma diretto mi è sempre piaciuto quindi tuffarmi in
una nuova storia mi sembrava una ghiotta occasione da non perdere.
Anche in questo libro ho ritrovato quello stile che, forse non adatto a tutti, ma cattura l'attenzione lentamente. All'inizio non te lo aspetti, perché parte quasi da troppo lontano, ma man mano quando la storia comincia a diventare importante ecco che l'interesse cresce e vuoi sapere cosa succede divorando pagine senza che te ne rendi conto.
Non è un libro breve, eppure si legge con grande velocità e il desiderio impellente di scoprire cosa succederà dopo.
Protagonista indiscussa è Rebecca che rappresenta il fulcro dell'intera vicenda, la conosciamo tra passato e presente e la vediamo proiettata nel futuro con una maturazione profonda che è avventua in lei e forse anche con un po' di quella serenità che le è sempre mancata per tutta la vita.
Mi ha suscitato tanta tenerezza questa ragazza così sfortunata e in balia degli eventi, non me la sono sentita di giudicarla male nonostante non abbia approvato molti dei suoi comportamenti, d'altronde come condannare una persona che non ha nessun punto di riferimento e il cuore solo desideroso di amare?
Nemmeno quando incontra qualcuno a cui piace davvero, riesce ad aprirsi completamente perchè il timore di essere indegna, di essere lasciata a soffrire è più forte di qualsiasi cosa. Eppure nonostante le sue paure, lei dimostra di essere forte nel momento del bisogno, una giovane donna capace di dire basta quando si rende conto di non poter più sopportare in silenzio. Una donna che andrebbe presa ad esempio verso coloro che purtroppo soffrono e patiscono senza ribellarsi. La sua reazione, il modo in cui ha preso in mano la sua vita mi ha sorpreso e l'ho molto apprezzato, mi ha dimostrato che la speranza è qualcosa che non dobbiamo mai perdere perché tutto può davvero ribaltarsi nel migliore dei
modi, anche le situazioni più spiacevoli.
L'autrice mette in luce molti argomenti delicati in un'ambientazione per niente facile soprattutto per una donna sola, mostra quanto sia complicato e difficile essere diversa e sentirsi tale per tutta la vita eppure
accettarsi è un grande passo per trovare la felicità e un traguardo enorme per essere finalmente sereni.
Come dicevo prima, forse non è una lettura per tutti, ma a me ha colpito molto e la consiglio a coloro che cercano qualcosa di profondo e per niente banale.
Valutazione 4/5
Bella recensione, mi ispira!
RispondiEliminaMi fa piacere averti incuriosita :)
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