mercoledì 9 dicembre 2020

Recensione: Il talismano della Dea di Mariangela Camocardi

Ciao a tutti amici lettori.
In questa seconda settimana di dicembre le letture belle abbondano e io ne sono felice soprattutto perchè sto leggendo tanto un genere che adoro e che riscontra sempre più il mio favore. Per quanto mi riguarda storie del genere non mi annoiano mai soprattutto poi se scritte benissimo come in questo caso.

Ringrazio l'autrice per la copia omaggio.


Trama
Ci sono destini che si intrecciano prima che le persone ne siano consapevoli.
E vite destinate a incontrarsi prima che due cuori si fondano in uno solo.
Ci sono amori che sfidano le barriere del tempo per riallacciare anime che si sono perse e vogliono ritrovarsi.
Joaquin e Cora si amano e non conta per nessuno dei due che lei sia la moglie di un altro. 
Un meraviglioso anello di rubino sigilla la loro promessa di non lasciarsi più, senza immaginare ciò che li attende al varco.
Duecento anni dopo Drake e Berenice, diretti discendenti dei due amanti, dovranno affrontare insieme uno sconvolgente mistero e rivelazioni che sembrano trascendere la realtà...
Quando ho visto che Mariangela stava per pubblicare un nuovo libro, la mia attenzione è subito salita alle stelle. In realtà ho letto poco anche la trama, perché ormai lei sta diventando una garanzia per questa categoria di genere e finalmente sono riuscita a leggerlo incastrandolo tra i vari impegni.
Rispetto alle sue opere precedenti che ho letto, questo cambia parecchio ma non per stile che resta sempre accurato e scorrevole, quanto per le vicende che intrecciano una trama intrigante fin dal primo momento.
Il titolo del libro è quanto più perfetto perché quel talismano rappresenta un po' il fulcro fondamentale dell'intera storia. Joaquin se ne trova proprietario quasi per caso e poi decide di donarlo alla donna che ama, Cora, senza sapere che quell'oggetto così splendente avrà molto ripercussioni sulla loro vita e quelle dopo.
Immergermi in una delle storie di Mariangela, vuol dire tornare indietro nel tempo ed essere trasportati in quel mondo antico ma sempre affascinante di cui nutro sempre grande interesse.
Cora e Joaquin sono due personaggi molto sfortunati eppure possiedono la fortuna più enorme che potessero desiderare: si amano e quell'amore li rende invicibili a tutto, anche alle sfide più impossibili.
Si incontrano nel momento giusto, come se fossero destinati a qualcosa di grande fin dal primo istante e dimostrano subito di possedere uno spirito affine.




Vivere la loro storia e fare il tifo per loro è stato quasi d'obbligo perchè loro sono una di quelle coppie che, se le incontri per strada, non puoi fare a meno di sorridere nel vederli così innamorati.
Tra loro basta poco affinché capiscono di essere fatti l'uno per altra: un semplice sguardo e i loro cuori sono persi per sempre. Sembrerebbe una storia semplice dove il colpo di fulmine ha svolto il lavoro più grosso, tuttavia la vita non è per niente buona con loro due visto che tanti impedimenti compromettono quella felicità tanto meritata. Questo è uno degli esempi in cui, purtroppo, solo l'amore non basta perché la malvagità e la crudeltà delle persone non ha davvero limiti ed è davvero ingiusto.
Penso che l'autrice sia stata bravissima a tessere un mondo severo e poco giusto in cui la bontà non viene premiata perché a volte rispecchia l'esatta realtà, anche se è triste e dura da ammetterlo è questo ciò che succede e questo suo modo di raccontare le cose con realtà rende l'intera vicenda ancora più intesa di emozioni.
Sceglie però di dare un nuovo modo nella seconda parte del libro e ammetto che all'inizio non riuscivo a capire quale fosse il nesso che collegasse la storia di Drake e Berenice. Certo se leggete la trama capirete subito il motivo, io però l'ho letta a metà come dicevo sopra e quindi capire la soluzione si è rivelato più arduo del previsto. Avevo voglia di vedere Cora e Joaquin e cosa c'entravano adesso Drake e Berenice? La loro storia è molto più leggera rispetto a quella intensa e profonda della prima parte del libro, tuttavia io volevo spiegazioni e poi sono stata accontenta e devo dire che finalmente tutto ha acquistato un senso.
Un cerchio enorme si chiude, Mariangela è stata bravissima a tessere una trama del genere mettendo il punto su tanti fattori importanti, elogiando pregi e difetti del mondo che ci circondano e donando sempre la speranza per il futuro, ma non un futuro normale bensì pieno d'amore. Sì, prima ho detto che l'amore non bastava, ma soltanto se si guarda senza prospettiva. Una volta che si riesce a vedere oltre, che si pensa in grande allora le cose cambiano e l'amore basta eccome, anzi sarà proprio il collante per tutto, sarà la forza più potente e indistrittubile dell'intero universo.
Ancora una volta l'autrice mi ha sorpreso e nuovamente ve la consiglio. Non è adatta solo a chi ama le storie ambientate nel passato, ma a chi ha la mentalità aperta ed è pronto ad avere un lieto fine un po' diverso dalle solite storie. La voglia di sorprendersi in fondo non è quello che accomuna noi lettori?

Valutazione 4/5

                                      

                                                 

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