martedì 29 dicembre 2020

Rubrica Quattro lady per un libro. Recensione: C'era una volta un Duca di Erica Ridley

Ciao a tutti amici lettori.
Come avete passato le feste natalizie? Ricevuto tanti regali librosi?
Purtroppo lo sapevamo, il Natale quest'anno non sarebbe stato lo stesso. Sebbene ami profondamente questa festa praticamente da sempre fin dal principio ho faticato un po' a respirare la classica atmosfera magica che mi risolleva il morale e per quanto mi riguarda non è stato un Natale da ricordare e spero che l'anno prossimo invece ci porti tante cose belle che ce le meritiamo tutti.
I regali librosi però sì, ci sono stati e di questo ne sono felicissima. Sul mio profilo Ig ve ne ho parlato e oggi tornando a parlare di letture belle torna la rubrica mensile Quattro Lady con un libro.


Quattro Lady per un libro è una Rubrica a cadenza mensile in cui io e altre tre blogger decidiamo di comune accordo di parlarvi di un libro storico, regency o comunque ambientato nel passato che stuzzica la nostra curiosità. Non faremo solo la semplice recensione, ma ognuna di noi si occuperà poi di un aspetto particolare della storia: Stile di scrittura, Trama, Personaggi, Ambientazione. Grazie alla bellissima creatività di Tania del blog My Crea Bookish Kingdom per la grafica perfetta.
In quest'avventura non sono da sola e infatti vi suggerisco di passare a leggere le recensioni di Tania My Bookish KingdomCatia Rivendell Katy Booklover e Lara La Nicchia Letteraria e i loro approfondimenti specifici: Ambientazione, Trama, Personaggi, Stile dell'autrice.

Il libro scelto questo mese è: C'era una volta un Duca di Erica Ridley



Trama

A causa delle condizioni previste dal testamento di un parente ormai a lui estraneo, il duca di Silkridge si vede costretto a rivisitare le fredde e spietate montagne in cui ha perso tutto ciò che amava un tempo. Non appena avrà recuperato l’eredità della sua famiglia se ne tornerà a Londra, dove è il suo posto. Di certo non riaccenderà la scintilla proibita che crepita tra di lui e l’irresistibile peperina che si è lasciato alle spalle…
Noelle Pratchett è immune agli affascinanti farabutti della schiatta dell’arrogante duca. Lui le ha rubato il cuore, le ha rubato un bacio e poi se n’è andato di notte per non tornare mai più. Ora ha fatto ritorno… ed entrambi sanno che non resterà. Ma come farà Noelle a mantenere i suoi gelidi scudi quando ogni singola occhiata ardente la scioglie fin nel profondo?

Prettamente natalizio questa storia è proprio l'ideale da leggere in questo periodo, anche a feste finite ma pur sempre a dicembre dove l'atmosfera resta identica perchè a Natale - almeno nei libri - le cose belle accadono sempre.
E' una storia breve, si legge in un soffio e la consiglio caldamente a tutte le persone che non solo amano il regency ma anche le letture a tema perché questo binomio perfetto che ha creato l'autrice è assolutamente da non perdere.
Il mio compito oggi è quello di approfondire un aspetto del libro e attraverso il sondaggio che noi quattro blogger/amiche adoperiamo stavolta mi è capitato quello dei personaggi.
Entrambi descritti benissimo, seppur in poche pagine si fanno amare, conoscere e desiderare di scoprirne di più. Sono molto soddisfatta del lavoro dell'autrice e a lettura ultimata posso dire che non mi dispiacerebbe leggere ancora su di loro perché sono davvero adorabili.

                              

Noelle è una giovane donna sempre allegra, ha un cuore enorme sebbene sia orfana e non conosca nulla delle sue origini. Non ha una famiglia su cui fare affidamento, ma ha un'intera cittadina che l'ha "adottata" prendendola sotto la sua ala e non facendole mancare nulla. Lei ama il paesino in cui vive, è circondata da tanto amore e lo ricambia con profonda sincerità ecco perché è benvoluta da tutti.
Una cosa le manca: l'amore, ma a quello ha detto addio il giorno in cui il Duca di Silkridg ha lasciato il caratteristico paesino, denominato Natale, dopo un bacio.
Quando lo rivede, cinque anni dopo, si rende conto non solo di non averlo mai dimenticato, ma di provare per Benjamin qualcosa che non può essere minimamente cancellato.
Benjamin è decisamente lo Scroodge della famosissima storia "Il canto di Natale", lui odia il Natale e non ne fa mistero. Non riesce a capire perché il nonno, uomo tanto amato da tutti ma non da lui, potesse amare questo luogo più di lui. Si vede costretto a tornare in quell'assurda cittadina solo per recuperare qualcosa di suo all'apertura del testamento e di certo non immaginava che rivedere Noelle creasse un così forte scompiglio nel suo cuore. Quella dolce, tenera e ingenua fanciulla è sempre rimasta nei suoi pensieri sebbene abbia tentato di cancellarli più volte e adesso dirle addio una seconda volta sarà più complicato del previsto.
Una favola romantica dove il lieto fine trionfa, i buoni sentimenti fanno da padroni e un'ambientazione da sogno aiuta a rendere tutto più fantastico.
Devo dire che una lettura del genere mi ci voleva proprio, è una di quelle che già sai cosa succede fin dal principio eppure non puoi fare a meno di fare il tifo per i protagonisti inducendoli a chiarirsi perchè sono una coppia perfetta e devono stare insieme. Ho amato l'ambientazione, i colori natalizi e la gioia delle feste che si respira per buona parte del libro e devo dire che questo abbinamento regency/Natale mi è piaciuto moltissimo. Niente di eclatante, ma solo tanta semplicità che ho apprezzato dalla prima all'ultima pagina. 
Una storia che fa riflettere sull'importanza di affrontare le cose accanto alla persona giusta, che ci fa pensare a quanto oggi sia fondamentale concentrarsi sui sentimenti anzichè rincorrere oggetti materiali che servono a poco. Vista la situazione attuale dove ci dovremmo rendere conto di cosa sia veramente importante, ho trovato questi spunti di riflessione molto attuali e seppur descritti in maniera leggera ne ho apprezzato il significato e mi hanno permesso di godere della lettura ancora di più.

Valutazione 4/5

                                       

Vi aspetto nei commenti e vi anticipo che ci rileggeremo il 30 dicembre per un post speciale prima di salutare questo pazzo, strano e assurdo 2020.

                                                     

2 commenti:

  1. Sei sempre bravissima nelle tue recensioni, sono contenta di aver dato una possibilità alla Ridley, credo che le sue letture siano molto rilassanti. Inoltre bellissimo lo spirito natalazio del romanzo.

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    1. Sono d'accordo Catia, vediamo se possiamo leggere altro di suo visto che questa per Natale ha regalato un ottimo spirito

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