Mentre la settimana giunge lentamente al termine e sottolineo il lentamente perchè questa mi è sembrata davvero infinita, riesco a parlarvi di una lettura che ho terminato da un po' ma che, per esigenze di blogger, non sono riuscita a pubblicare prima la recensione.
Ringrazio la Hope Edizioni per la copia omaggio.
Trama
Trama
Lui era un artista. Lei era la sua musa.
Per tutti in città, Abel Adams era la progenie del diavolo, un ragazzo che non sarebbe mai dovuto nascere. Un mostro.
Per la dodicenne Evie Hart, era soltanto un ragazzo con capelli dorati, magliette morbide e una macchina fotografica. Un ragazzo che amava scattarle fotografie e portarle di nascosto cioccolatini, prima di cena. Un ragazzo che la faceva sentire speciale.
Nonostante gli avvertimenti della sua famiglia, Evie lo ha amato in segreto per sei anni. Si sono incontrati in aule vuote e si sono baciati nei ripostigli bui della chiesa.
Finché non hanno più potuto farlo.
Finché è giunto il momento di scegliere tra l’amore e la famiglia, ed Evie ha scelto Abel, perché il loro amore valeva quel rischio.
Il loro amore era leggendario.
Le leggende, però, raccontano di scelte, ma anche di errori. E per Abel ed Evie, l’artista e la musa, questi errori arriveranno sotto forma di luci, videocamere e sesso.
Quando ho letto la trama di questo libro mi ha subito incuriosita. Mi piacciono molto le storie che cominciano quando i protagonisti sono bambini e poi il loro legame si evolve nel tempo e questo qui c'è stato, ma non solo perché c'è davvero molto e molto altro.
Non mi aspettavo un contenuto del genere, non prevedevo di trovarmi di fronte a una storia così intensa e del tutto diversa da quelle che ho letto finora. Più leggevo e più avevo voglia di capire cosa succedeva, più leggevo e più restavo coinvolta nella storia e alla fine ne rimasta del tutto spiazzata che non sapevo cosa pensare, nemmeno quando ho chiuso il mio Kobo finchè poi ho aperto il pc e ho cominciato a scrivere questa recensione.
Ho letto le note finali dell'autrice con più interesse rispetto alle altre volte, lo sapete che lo faccio sempre e consiglio sempre a tutti di farlo, ma questa volta era diverso perchè volevo leggere i suoi pensieri e capire come mai avesse deciso di scrivere una storia del genere. Adesso un po' l'ho capita e anche compresa e questo ha reso la mia idea più solida dell'intera storia. Non penso sia per tutti, credo che sia adatta a coloro che hanno una mentalità aperta, che non giudicano dall'apparenza e che devono andare oltre il pregiudizio che a volte può nascere per situazioni del genere.
Non entrerò nel dettaglio per rovinare la sorpresa sebbene il grande segreto della storia di Abel sia svelato abbastanza in fretta, quello che posso dire è che non me l'aspettavo. Credo che il primo impatto sia quello che è successo a me "Ma com'è possibile? Ma davvero? Ma non è assurdo?" ma a parte questo condannare qualcuno a priori è bruttissimo e non è nemmeno giusto, quindi bisogna andare oltre, Ecco perchè dicevo che bisogna avere una mentalità aperta e soprattutto concentrarsi sul resto. Perchè non è il grande segreto a scatenare il panico bensì le sue conseguenze.
Abel è colui che ne risente più di tutti eppure non ha colpe, nemmeno una di essere in mezzo a pregiudizi e opinioni che non ha chiesto, che non vuole e che vorrebbe evitare. E' solo, profondamente solo e quando per la prima volta vede Evie il mondo finalmente si illumina.
Quella ragazza splende e riuscirà ad avvolgerlo nella sua luce prima che il buio in cui rischiava di soffocare lo catturasse. Ma riuscirà da sola quella ragazza a evitare che il mostro non torni a galla?
Gods & Monsters non è una storia facile, non parla di protagonisti perfetti, ma racconta di un amore vero e sincero che riesce a superare qualsiasi cosa anche le bruttezze della vita. E' una storia che ci mette di fronte alla realtà più cruda dimostrando che la vita a volte è spietata, crudele, difficile.
Ogni azione ha una conseguenza, ogni scelta lo fa e questo ci succede quotidianamente ma cosa succede se quelle decisioni condizionano in modo distruttivo la nostra esistenza? E' molto semplice accusare qualcun altro delle nostre decisioni addicendo la scusa che non avevamo scelta, ma quando siamo consapevoli di quelle scelte e decidiamo comunque di portarle a termine nonostante tutto?
Questa storia mi ha portato a pormi molte domande e a chiedermi quanto a volte siamo così concentrati su qualcosa senza chiederci se è veramente quello che vogliamo o se stiamo solo seguendo il percorso più facile. Dovremmo invece porci più spesso la domanda: "sto facendo quello che voglio io?" perchè soltanto quando la risposta è affermativa, allora vuol dire che dobbiamo proseguire altrimenti ci conviene fermarci e tornare indietro.
Ho trovato Evie molto matura in questo, è merito se Abel è riuscito a trovare la strada. Lei è davvero la sua luce, lei è davvero la persona giusta per farlo ritornare sui suoi passi perchè a un certo punto lui si perde, si perde totalmente in quell'oscurità che ha un bagliore così affascinante che è difficile resistergli. Non mi sento di giudicare del tutto Abel per quanto alcune sue scelte siano discutibili, non è colpa sua, non ha avuto una buona guida e se si deve basare solo su come tutti lo trattano posso anche comprendere perchè abbia deciso di continuare su quella strada. Poi Evie l'ha messo di fronte a un ultimatum e lui si è fermato, ha analizzato ciò che provava, ha capito cosa voleva e ha cambiato strada, del tutto, in modo totale e così facendo ha ritrovato l'amore, ma non solo: ha ritrovato se stesso.
Basta poco per perderci, ma ci vuole tanto per tornare. Penso che tante persone si siano trovate nel bivio a cui va a finire Abel, per svariati motivi e non tutti riescono a trovare la forza per scegliere bene perché di solito la strada diversa è sempre la più difficile. Lui ha un ottimo motivo per cambiare direzione ed è l'amore. L'amore è la forza più potente del mondo da sempre e quello che lui ha trovato con Evie è speciale, unico e per quello deve battersi se vuole che si ritrovino e stavolta per sempre.
Anche Evie è stata abbagliata da quell'oscurità per un momento e non perchè lui e Abel siano cattive persone, ma semplicemente perché nessuno dei due ha avuto un appoggio adulto a cui fare affidamento quando le condanne e i pregiudizi sono diventati più importanti di tutto il resto. Penso che a due ragazzini così vulnerabili come loro avere accanto qualcuno che non li giudichi ma semplicemente li ami sia fondamentale per il loro percorso di crescita, credo che a chiunque della loro età serva sempre avere figure solide al proprio fianco perchè poi si rischia di sprofondare in un abisso troppo buio per poter risalre di nuovo in superficie.
Non sono stata solo impreparata da questa storia, ma da tutto quello che mi ha lasciato a fine lettura. Ho apprezzato che l'autrice alla fine ci mostri ancora una realtà reale, quella di due persone che dopo tante peripezie hanno ritrovato loro stessi, hanno sconfitto i demoni e sono tornati a brillare di luce con la promessa di una speranza grande per un futuro diverso ma sempre insieme. Mi è piaciuto come abbia dimostrato che sebbene le difficoltà, l'amore vero vince su tutto sempre e comunque. Ho sofferto e mi sono arrabbiata con i protagonisti, alcune volte non li ho capiti e altre mi hanno suscitato tanta tenerezza. Sì, è stata una lettura intensa e non so se sono riuscita a parlarvene come dovevo, ma credo sia una di quelle che per essere del tutto compresa vada letta a fondo senza lasciarsi influenzare da niente, ma gettandosi dentro senza sapere niente esattamente com'è successo a me, solo così si viene travolti del tutto e soltanto così si capisce che Dio e i mostri esistono davvero.
Valutazione 4/5
sembra il libro adatto a me
RispondiEliminaÈ molto forte ma bello
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