Se seguite questo fantastico duo di autrici, saprete che Christina Lauren è tornata per pubblicare un suo nuovo libro e io ero prontissima e curiosa di leggerlo. Lo siete anche voi?
Allora vi invito a seguire anche le altre recensioni del Review Party per conoscere le nostre impressioni su questa nuova storia.
Trama
Tre anni fa la famiglia di Tanner Scott si è trasferita dalla California delle start up tech e della rivoluzione sessuale allo Utah mormone, una mossa che ha spinto l'adolescente bisessuale a tenere un basso profilo, almeno temporaneamente. Ora, con l'ultimo semestre di scuola superiore prossimo alla fine e senza ostacoli tra lui e la libertà del college, Tanner ha intenzione di concludere i corsi rimanenti e lasciare lo Utah. Ma quando la sua migliore amica Autumn lo sfida a partecipare al prestigioso seminario della Provo High – in cui un gruppo selezionato di studenti s'impegna seriamente a scrivere un libro prima della fine delle lezioni – Tanner si lascia convincere a provare, se non altro per dimostrare a Autumn quanto è semplice l'intera faccenda. Scrivere un libro in quattro mesi non è complicato. Quattro mesi sono un'eternità. Tanner ha ragione in parte: quattro mesi sono un tempo lungo. Dopotutto, gli basta solo un secondo per notare Sebastian Brother, il figlio del vescovo della comunità mormone, lo studente prodigio del seminario dell'anno precedente, che ha venduto i diritti del suo romanzo e che ora fa da mentore alla classe. E ci vuole meno di un mese perché Tanner si innamori completamente di lui.
Quando un autore/autrice che hai già letto pubblica un nuovo libro ti senti sempre sicuro di trovare qualcosa di bello e interessante soprattutto se hai sperimentato, storia dopo storia, qualcosa di grande impatto ed è successa esattamente questo con Love Boy Story.
In aggiunta va detto che qui la trama si discosta molto dal loro solito genere, ma come spiegano nelle note finali hanno fatto, secondo me, un grande lavoro che meritava di essere raccontato anche per dare una mano, far sentire meno soli o spronare le persone che si trovano in queste delicate e complicate situazioni.
Voce narrante è Tanner, un protagonista che mi è piaciuto molto, che difficilmente il lettore può trovare antipatico perchè in lui c'è tanta positività che ti viene voglia di essere suo amico anche solo per essere investito da tanta energia luminosa.
Penso che buona parte del merito del suo ottimismo e del modo tranquillo di reagire a tutto sia dovuto
alla sua famiglia: quanto l'ho adorata!
Sarebbe molto semplice dire che tutti dovrebbero essere come loro, ma la realtà, lo sappiamo, è completamente diversa soprattutto perchè la mentalità delle persone è qualcosa di impredevibile ed è impossibile stabilire come potranno reagire gli altri. Tanner è stato fortunato e anche tanto quando ha espresso ai suoi come si sentisse riguardo alla propria sessualità, i genitori non l'hanno guardato come se fosse quello strano, malato o bisognoso di essere aiutato, no loro l'hanno solo spronato ad essere se stesso sempre. La mentalità aperta che hanno dimostrato è ammirevole, non hanno smesso di amarlo o spinto l'affetto in maniera diversa, ma il costante e continuo appoggio hanno fatto in modo che Tanner
non si sentisse mai fuori luogo, mai sbagliato ed è esattamente quello che dovrebbe succedere, sempre.
Non esiste qualcuno di giusto e qualcuno di sbagliata quando si parla di queste cose, non è qualcosa che possiamo prevedere e tutti dovremmo avere il diritto di scegliere chi amare. Tanner è consapevole della propria bisessualità eppure gli manca ancora il coraggio di confessarlo apertamente, solo la famiglia conosce la verità e quando nella sua vita appare Sebastian ogni cosa diventa complicata.
Se per Tanner non ci sono stati grossi scossoni nel fare coming out, per Seb le cose sono l'esatto opposto. Lui non sa esattamente come sentirsi soprattutto perchè la famiglia si aspetta grande cosi e di certo non prevedono quello di rapportarsi con un ragazzo fuori dalla loro chiesa. I suoi genitori rappresentano, forse, la maggior parte delle persone che non accetta la diversità perchè chiusi in una mentalità ristretta dove non esistono le sfumatore ma soltanto il bianco e nero come colori della nostra esistenza. Ci sarebbe da pensare che siano troppo chiusi, insensibili e ottusi, ma in realtà sono solo spaventati dalla novità, non accettano nememno per un secondo di vedere le cose da un altro punto di vista e questo li rende poco inclini a capire completamente il figlio maggiore che sta vivendo un forte
tormento interiore.
Per Seb sarebbe facile scegliere la strada imposta dai propri genitori, quella che si era prefissato di seguire da sempre eppure quella direzione così semplice non lo soddisfa pienamente. Quando conosce Tanner ogni convinzione cambia e questo lo mette in crisi, profondamente. Adesso non sa più se è giusto fare quello che si aspettano da lui o decidere di assecondare la propria felicità e questa sua sofferenza è descritta così bene che è impossibile restare immuni.
Cambiare idea, modificare in modo totale il modo di pensare non è una passeggiata soprattutto se tante persone contano su di noi per qualcosa già prefissato e stabilito. Scegliere noi stessi e l'atto di coraggio più egoistico ma più giusto che possiamo fare e non è facile, per niente. Mi ci sono rivista molto in
Sebastian e per questo ho compreso la sua paura e la voglia di non deludere nessuno, penso che le autrici siano state bravissime a renderlo un personaggio imperfetto eppure reale, autentico.
La storia affronta, come avrete capito, molti temi delicati puntando anche l'attenzione sulle religioni diverse che si incontrano e che vedono punti differenti di guardare al mondo. E' una storia, questa, che regala molti spunti di riflessione e come dicevo all'inizio possono aiutare le persone in queste situazioni ad affrontarle al meglio, a non sentirsi da soli perchè di certo certi agomenti sono comuni anche se non sempre sbandierati ai quattro venti e trovo che le autrici abbiano svolto un ottimo lavoro offrendo testimonianze di quello che potrebbe succedere se l'amore riesce a vincere su tutto, d'altronde i grandi romanzi non possono che finire in un unico modo non pensate?
Valutazione 4/5
mi incuriosisce molto
RispondiEliminaSecondo me ti piacerà molto
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