Sta per concludersi l'anno, bilanci per questo 2021?
Non è stato un anno semplice per nessuno soprattutto venendo da un 2020 poco bello, tuttavia spero che ognuno di noi sia riuscito a trovare qualcosa di bello. Una di queste cose per quanto mi riguarda è la lettura, a volte meglio di qualsiasi altra medicina e infatti voglio chiudere l'anno in bellezza parlandovi dell'ultima che ho fatto.
Ringrazio DeA per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.
Trama
Trama
Il primo titolo di una trilogia fantasy che celebra il potere dell'immaginazione. Se non hai mai avuto paura di Jumanji e avresti voluto essere tu a salvare Fantasia... La Terra di Roar ti aspetta per un'avventura in cui l'immaginazione sarà la sola arma per sopravvivere. La Terra di Roar non esiste. Lo dicono la matematica, la scienza, i numeri... lo dicono gli adulti. E non esistono draghi, al mondo, o maghi, o corvi che mangiano il colore dal cielo. Solo nella meravigliosa fantasia di un bambino queste cose potrebbero essere realtà. Ma adesso che i gemelli Arthur e Rose hanno compiuto undici anni non pensano più alla Terra di Roar e alle incredibili avventure che vivevano da piccoli. Realtà e fantasia sono due cose ben distinte… Ma siamo proprio sicuri che basti smettere di pensare a un'idea perché cessi di esistere? La matematica e la scienza non lo sanno, ma la verità è che la Terra di Roar non vuole e "non può" essere dimenticata. Senza i suoi sovrani però, la regina Rose e il re Arthur, la terra dei ruggiti sta diventando la terra dei rovi. Pericolosa, irta. I draghi sono sempre più deboli e incapaci di arginare l'oscurità che si diffonde… In una landa lontana lontana che forse nemmeno c'è, è in atto una guerra tra il bene e il male, e solo due fratelli gemelli potranno scegliere se credere e sistemare le cose.
Diciamo che con una trama in cui i bambini sono protagonisti, c'è un mondo immaginario e c'è un rapporto tra fratello e sorella non c'è nemmeno bisogno di concludere la sinossi per capire che questo è un libro che volevo proprio leggere e sono contenta di averlo fatto.
Si definisce un libro fantasy, ma io direi invece che sia più un libro sulla fantasia perchè è quello su cui ruota ogni cosa.
Arthur e Rose sono due gemelli che fino a una certa età andavano amore e d'accordo condividendo le stesse cose anche per il legame speciale che hanno essendo gemelli. Al compimento di undici anni però le cose cambiano, Rose comincia a sentirsi più adulta e ha poco tempo da dedicare al fratello soprattutto con giochi che per lei non contano più molto. Arthur invece è ancora ancorato a quei sogni e desideri di sempre e tra loro si crea un divario che sembra proprio incolmabile.
Ecco, questo punto di vista raccontato con maestria dall'autrice io lo trovo attuale e veriterio perchè mi è capitato in prima persona quando con mia sorella mi sono distaccata dai nostri soliti giochi cominciano a vedere le cose diversamente. Certo non siamo gemelle però giocavamo sempre insieme e nel momento in cui mi sono allontanata lei ci è rimasta male quindi il punto di vista di Arthur e anche tenero.
Si sente messo da parte, non ne capisce il motivo e il nonno sembra l'unica persona che lo capisce e lo comprende davvero. Crede cecamente alle sue parole anche quando appaino inventate e assurde e sarà proprio con quella sua fiducia che finirà nei guai. Sì, perchè per tanto tempo Arthur e sua sorella hanno inventato un mondo magico: la Terra di Roar e adesso devono ritrovare la strada per salvare proprio una delle persone più importanti della loro vita: il nonno. Un personaggio tra l'altro che ho davvero adorato e che mi è piaciuto tantissimo leggere.
Un'avventura fantastica che li porterà a conoscere non solo personaggi magici, ma servirà anche a rafforzare quel legame che credevano perso. La verità è che per quanto ci sentiamo diversi, cambiati e vogliamo cose diverse l'affetto tra fratello e sorella resta sempre a prescindere da ogni cosa soprattutto se si ha un rapporto così stretto come il loro.
Rose ammetto che in molti punti mi ha fatto alzare gli occhi al cielo per la sua eccessiva voglia di non credere, quando però ci ho riflettuto mi sono resa conto che il suo punto di vista era esattamente quello di qualcuno che pensa che la realtà sia un'altra cosa e che la fantasia non serva. Tante volte ragioniamo allo stesso modo e invece è importante ricordarci che la fantasia è fondamentale per tante cose.
Amo i bambini anche per questo, con la loro ingenuità riescono a vedere le cose in un modo che i grandi nemmeno si sognano di fare e questo perché hanno perso la voglia di credere, di sperare e di pensare che tutto può accadere. Si diventa più razionali, meno aperti e quindi la fantasia, l'immaginazione passa in secondo piano quando invece a volte serve quella per non lasciarsi andare a chiusere mentali eccessive.
Arthur l'ho adorato, è un ragazzino in gamba che proprio nel corso di questa strabiliante avventura ricca di colpi di scena e di conoscenze importante, riuscirà a credere in più in se stesso compiendo azioni coraggiose e uniche.
Adorabili le piccole illustrazioni all'interno che rendono la storia ancora più completa composta da cattivi ma soprattutto da questo mondo meraviglioso creato soltanto con l'immaginazione. I due ragazzini diventano eroi e lo fanno quasi in modo naturale perchè si uniscono per uno scopo comune e, da quel momento, tutto acquista un senso.
Una storia che consiglio in primis a un pubblico giovane, ma soprattutto a chi ha voglia di leggere fantasy dal punto di vista dei bambini. Io non posso che consigliarvelo perchè è un genere che non mi annoia mai.
Come si dice nella trama stessa è il primo libro di una triologia e in effetti ha lasciato dei punti in sospeso che mi piacerebbe vedere presto approfonditi, ma non è per niente un libro con un brutto finale, anzi per come si è concluso direi che va benissimo.
Valutazione 4/5
Una bella edizione
RispondiEliminaSi si molto
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