venerdì 25 marzo 2022

Review Party. Recensione: Le voci segrete degli alberdi di Deborah Epifani

Rieccomi amici lettori per parlarvi di una storia bellissima, che mi ha davvero toccato.



Ringrazio Edizioni EL  per la copia in omaggio


Trama

Una storia di amicizia, di rinascita e di amore per la natura, che mette in luce le gravi conseguenze del cambiamento climatico. Una tempesta di incredibile violenza sta per abbattersi sui boschi delle Dolomiti. Nessuno sospetta che quella in arrivo sarà una notte d’inferno, che nessun luogo sarà più sicuro. Non lo immagina Moira, che approfittando dell’assenza del padre ha organizzato una festa nella baita di famiglia con Christian e Rossana, suoi amici, e il cugino Brian, in fuga da una banda di balordi. Non lo immagina il suo ragazzo Lorenzo, che si è recato nei boschi per dimenticare una lite con i genitori. Presto i ragazzi resteranno completamente isolati e alla paura per la propria incolumità si affiancherà l’angoscia per Lorenzo, che alla festa non è mai arrivato. Solo una persona potrebbe andare a cercarlo: il vicino di Moira, il misterioso Uomo dei Boschi, verso il quale i cinque giovani nutrono una malcelata diffidenza. E presto comincerà a piovere…

Ispirata dalla trama mi sono lanciata a scatola chiusa in questa lettura che mi è piaciuta tanto perchè è riuscita a trasmettermi molto seppur in poche pagine.
Sì, non è la classica lettura corposa, anzi il contrario e si legge in fretta grazie a uno stile accattivante e scorrevole che mi ha permesso di entrare subito in sintonia con la trama e con i personaggi
E' una storia corale, una scelta che di solito non apprezzo sempre perché faccio spesso confusione quando cambiano troppi pov, tuttavia qui non è successo visto che, come dicevo prima, sono riuscita ad entrare in empatia con i personaggi abbastanza in fretta.
E' una storia di amicizia, di affetto, di famiglia, di calore umano, ma soprattutto è una storia che riguarda la natura e quello che lei osserva anche quando noi non lo sappiamo.
Ho adorato il modo in cui l'autrice è riuscita a caratterizzare al meglio ogni personaggio, ogni sfaccettatura del loro carattere e anche come ha messo sempre la natura come fondamento di tutto.
In particolar modo mi è piaciuto tanto Fang, l'Uomo dei Boschi come lo soprannominano tutti. Il suo personaggio è davvero quello, secondo me, caratterizzato meglio e che identifica il classico detto che l'apparenza inganna.
A detta di molti è un uomo solitario, strano, di poche parole e spesso se ne stanno alla larga senza in realtà conoscere molto di lui, senza comprenderlo o almeno tentare di farlo.
E' bruttissimo come giudichiamo una persona magari dall'andatura con cui cammina, dall'aspetto riservato senza dargli il beneficio del dubbio e questo succede davvero spesso anche oggi. Basta invece una parola gentile, un sorriso a cambiare le cose e se ne accorge Lorenzo.
A causa di una serie di circostanze passano del tempo insieme e lui comprende che dietro quella persona introversa e riservata si nasconde invece una brav'uomo tutto da scoprire.



Abbiamo poi Moira e suo cugino Brad che invece comprendono quanto sia bello fidarsi l'uno dell'altro e ricordarsi come sia bello contare sull'affetto reciproco. Loro hanno un bellissimo rapporto che si è rafforzato in un momento delicato, hanno reagito in maniera diversa ai drammi che purtroppo li hanno investiti ma questo non ha intaccato per un attimo il loro legame, sempre solido e impossibile da spezzare perchè l'affetto non si misura quando esiste: è infinito.
Questo è un messaggio che spesso lo dimentichiamo, ma che invece io giudico vero e impossibile da cambiare.
E poi, come dicevo, c'è la natura. Lei ci osserva, ci guarda e magari pensa a quanto l'uomo sia stupido a volerla distruggere. A volte si ribella e lo fa in in un modo che è impossibile controbattere, ma altre invece si compiace per come viene trattata perchè serve davvero poco per amarla, per apprezzarla visto che lei ci aiuta, in un certo senso, a respirare, a vivere.
Un pensiero profondo è vero, ma che è scaturito da queste pagine dove si pensa a tante cose, prima di tutto ad essere grati per le piccole cose visto che la situazione attuale di questo pazzo mondo non è delle migliori.
Non voglio andare fuori tema, ma penso che letture del genere, dove tutto ci si ricorda della natura, degli alberi e di tutto ciò che di verde ci circonda sia importante ed essenziale in momenti come questo dove avvertiamo la necessità di evadere dalle bruttezze che si vedono.
Mi è piaciuto motlo come l'autrice abbia deciso di dare vita a una storia che soltanto in apparenza sembra semplice, ma che invece nasconde tanto e regala sicuramente tanto.
Consigliata per chi cerca qualcosa di diverso, di particolare. Principalmente adatto per un pubblico giovane è senza dubbio una lettura che farà bene anche agli adulti.

Valutazione 4/5

                              

                                               



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