lunedì 28 marzo 2022

Review Party. Recensione: Non sono abbastanza di Maria Benedetta Errigo

Ciao a tutti amici lettori.
Vi parlo oggi insieme ad altre blogger di una storia dolce e semplice di un'autrice italiana.
A fine post ci saranno anche due domande alla scrittrice quindi scorrete fino alla fine.



Grazie alla DarkAbyss per la copia omaggio.


Trama
Irene è cresciuta elemosinando amore, combattendo la sua lotta interiore per sentirsi degna di attenzione e di meritarsi la felicità. Dopo che la sua ultima relazione sentimentale è andata a rotoli, sigilla ancora di più il proprio cuore, concentrando le energie nell’accudire l’unica parente che le è rimasta in vita. 
Proprio fra le mura della clinica, per caso, incontra Cristiano, che le ha rubato un bacio quando era solo una ragazzina. 
È possibile che un amore che ha quasi dimenticato possa rimettere insieme i frantumi del suo cuore? 
E una volta che tutti i pezzi saranno al loro posto, Irene sarà in grado di riconoscere sé stessa? 
Una donna divisa a metà, fra Andrea, il suo passato, Cristiano, il suo presente… e un futuro ancora da plasmare.
Primo romance per questa Casa Editrice che ero molto curiosa di leggere soprattutto attirata da una trama semplice e carina e io adoro le cose semplici lo sapete.
Si tratta di una lettura breve, non è lunghissima, ma di certo molto intensa perchè mette in mostra tanti aspetti della vita e lo fa con grande delicatezza.
Protagonista e voce narrante é Irene, una ragazza con tanto amore da donare ma un cuore che viene spesso maltrattato. La sua vita è costellata da brutti avvenimenti che però non le hanno fatto perdere la bontà d'animo che la contraddistingue.
Irene è generosa, altruista e a volte quella bontà è scambiata per debolezza e lo sa bene Andrea che l'ha lasciata col cuore spezzato e tanti rimpianti.
Dopo la disastrosa avventura con lui, ha deciso di chiudere la porta agli uomini convinta che non esista quel qualcuno capace di farla innamorare davvero. E poi arriva Cristiano.
Lo conosce nella clinica dove va a trovare la zia, hanno molto in comune, anche un passato alla stessa scuola e per un attimo Irene sembra pensare che forse un lieto fine può esistere anche per lei. 
Ma poi ritorna Andrea e le cose si complicano e anche parecchio.

                       

Non amo molto i triangoli amorosi e quindi non posso dire che la cosa mi abbia del tutto convinta, tuttavia penso che Irene in cuor suo già sapesse chi volesse e quindi il triangolo era in realtà solo un dettaglio a cui presto ha dato un taglio.
Come dicevo all'inizio questa lettura mette in mostra molti aspetti e non si tratta solo della storia d'amore, quanto della felicità di avere qualcuno accanto nel momento del bisogno.
Penso che, soprattutto nelle prove gravi che la vita ci mette di fronte, affrontarle con qualcuno che ci supporta e ci fa stare bene funzionano meglio. Essere forti non vuol dire fare tutto da sola, ma accettare anche l'aiuto e l'appoggio di chi ci vuole bene e questo è un grande insegnamento che Irene lo sperimenta sulla sua pelle.
Stando a contatto con la malattia di sua zia, venendo a capo a certi aspetti della sua vita acquista una consapevolezza importante che riguarda soprattutto se stessa facendola cambiare. Se prima era una giovane ragazza propensa a cedere subito per evitare conflitti, poi diventa qualcuno che sa quello che vuole e non esita a dirlo.
Credo che a volte sia fondamentale e importante far sentire la nostra voce, dire apertamente ciò che pensiamo, ciò che vogliamo perché questa verità ci fa sentire liberi e meno oppressi da un peso enorme e inutile da portare.
La storia di Irene ci insegna tanto, ci dona speranza ad affrontare il futuro credendo in noi stesse, ci insegna quanto sia bello prendere in mano la propria vita e capire cosa vogliamo fare davvero e soprattutto ci regala dolcezza perchè non dobbiamo mai perdere di vista chi siamo.
Mi sarei aspettata qualcosina in più anche circa il finale, ma credo che l'autrice l'abbia voluto in questo modo proprio per dimostrarci che Irene è cambiata e che adesso può affrontare tutto a testa alta, senza paura e, in fondo, cosa c'è di più bello?
Delicata, semplice, intensa questa è una storia che consiglio a coloro che credono si possa cambiare e per chi ha bisogno di prove concrete su quanto si possa diventare forti soltanto credendoci davvero.

Valutazione 3/5


                               

E ora le domande all'autrice di questa storia Maria Bendetta Errigo


Come ti sei trovata con la Dark Abyss Edizioni?

La Dark Abyss è stata una sorpresa. Piacevole sotto ogni punto di vista. Raramente si incontrano persone che sono disposte a scommettere su di te così, sull’unghia. Per non parlare della disponibilità. E credetemi, non lo sto dicendo per piaggeria, ma perché avere una persona che ti capisce, che ti guida, che ti dice come prendere le situazioni.
Io sono timida quindi anche i consigli che mi sono stati dati per capire come fare conoscere il libro sono stati preziosi. Non è da tutti avere alle spalle qualcuno che ti spiega come orientarti nel mondo della promozione. Mi sento a mio agio sia con l’editrice che le collaboratrici, ma anche con tutti i colleghi autori. E credo che questa sia una cosa eccezionale. Non ci sono invidie, non c’è nulla di negativo. Anzi, c’è la costante sensazione di aiutarsi l’uno con l’altro.

Pensi di pubblicare un altro Romance dopo questo?

Mi piacerebbe molto proseguire con la crescita personale di Irene. Senza fare spoiler, è chiaro che la protagonista è ancora nel bel mezzo della sua crescita interiore. E mi piacerebbe fare vedere cosa le capita dopo. Dopo l’incidente, dopo le decisioni, dopo la tristezza.
Allo stesso tempo, ho anche altre idee per altri romance, chiamiamoli romance introspettivi. Ci sono idee che saltano fuori all’improvviso. L’altro giorno ero al ristorante e continuavo a pensare a un incipit. Così, ho preso una penna e ho scritto tutto nel retro della tovaglietta di carta davanti a me, che poi mi sono piegata e messa in borsa anche se l’avevo un po’ sporcata con il brodo di ramen! Il fatto è che quando sono davvero rilassata (o anche molto stressata perché gli estremi si incontrano) penso a delle storie molto particolareggiate, non importa dove sono.
E quindi sì, mi piacerebbe pubblicare o il continuo della vita di Irene o qualcosa d’altro. Ho un sacco di spunti!



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