Oggi si comincia presto la giornata per parlarvi di una lettura particolare e molto delicata.
Ringrazio La Nave di Teseo per la copia omaggio.
Trama
Trama
Giovanna ogni sera percorre le vie attorno casa, a Napoli, in un esercizio quotidiano utile al suo cuore affaticato. Mentre cammina pensa a Mario, suo marito, un ex giudice. I due si sono conosciuti da ragazzi: riflessivo e astratto e malinconico lui, curiosa e irrequieta e selvatica lei. Senza particolare passione, ma grazie all’ostinazione di Mario, il matrimonio si compie e la famiglia, che va a vivere in uno spazioso appartamento al Vomero, presto si allarga: arriva Alfredo, bambino insicuro e inquieto, e qualche anno dopo Emanuela, delicata e bella, di cui Alfredo è gelosissimo. Elena Basile descrive i rapporti inestinguibili che incatenano i personaggi di una famiglia tra competizione, affetto e passioni oscure, mentre inseguono una serenità mai veramente vissuta. Una storia di speranza incarnata da donne forti e fragili insieme, che tengono le redini di una famiglia imperfetta, come forse lo sono tutte, e capace per questo di sorprenderci in ogni momento.
Mi piace leggere le storie della Napoli, adoro lasciarmi trasportare dalla quella sensazione di familiarità quando leggo certi luoghi che conosco bene e questi sono stati i motivi per cui ho detto subito sì quando mi si è presentata l'occasione di leggere questa storia.
Ognuno porta nel cuore la propria città, le proprie origini, le tradizioni e per me Napoli è questo.
In questa storia mi sono sentita particolarmente trasportata nel vivo della storia perchè mi è sembrato di rivivere insieme a Giovanna e Maria il loro amore delicato e affettuoso.
Non aspettatevi passione e gesti eclatanti perché il rapporto dei nostri protagonisti è fatto di rispetto, litigi e compromessi e quindi da un amore visto da una prospettiva completamente diversa.
Quando due persone sono sposate da tanti anni cominciano a conoscersi così bene che oramai i difetti dell'altro sono ormai normalità, ma nello stesso tempo quello che prima non ti infastidiva perchè accecato dall'infatuazione adesso diventa più seccante da sopportare.
Viene quindi da pensare che non ci sia affatto amore, ma io penso invece che tra i nostri protagonisti ci sia affetto sincero, di quello che va oltre l'amore delle favole o di quello per cui ti batte forte il cuore ogni volta che lo vedi, no quello che c'è tra loro è qualcosa di speciale perchè si conoscono e si apprezzano nonostante tutto.
Non mancano litigi, rimpianti e recriminazioni perchè fondamentalmente sono due persone opposte che la pensano diversamente su svariati argomenti eppure non hanno mai pensato nememno per una volta di lasciarsi e hanno deciso di continuare a vivere insieme legati da quel sottilissimo filo che sembra sempre sul punto di spezzarsi, ma che resta fermo e resistente per tutta la vita.
Uno spaccato di vita quotidiana, una verità cruda e reale di quanto una famiglia possa apparire sconclusionata, ma nello stesso tempo fedele a se stessa e unica nel suo genere.
Con uno stile quasi poetico, l'autrice ci narra le vicessitudini che hanno portato i due protagonisti ad essere una coppia da svariati anni preoccupata per i figli e per i nipoti e ci spiega come proprio un matrimonio fuori dagli schemi possa influenzare la vita dei due figli.
Emanuela e Alfredo sono molto diversi nonostante siano fratello e sorella. Se la prima mostra fin da subito una grinta e determinazione, l'altro è più remessivo e ciò li porta a non essere legati come vorrebbero, se proprio dobbiamo dirlo non ho visto tanto affetto tra i due ma se questo derivasse dal modo in cui sono cresciuto? Se Giovanna inconsciamente fin da piccoli avesse fatto delle differenze che hanno riportato poi strascichi nel corso della vita?
La figlia è molto simile a Giovanna per alcune cose, più decisa e ha saputo improsi nella vita nonostante le delusioni mentre Alfredo assomiglia parecchio a Mario e al modo tranquillo in cui si fa comandare senza remore dalla moglie Patrizia.
I figli sono quindi destinati ad essere uguali ai genitori senza poter opporsi?
In questo specifico caso direi che la risposta è positiva, ma non penso che sia così sempre perchè dipenda da svariati fattori.
L'unica cosa certa che è i genitori per quanto litigassero per sciocchezze il più delle volte hanno in comune l'amore smisurato per i figli, il collante che forse li tiene uniti più di ogni altra cosa e lo dimostrano fino alla fine quando, già adulti, si sentono in dovere di intervenire o giudicare le loro scelte. Per i genitori i figli restano bambini e non so se questa è una mentalità tipicamente del sud o decisamente ogni genitore si comporta così, comunque è universale e per quanto possa dare fastidio io penso che non ci sa niente di più bello che l'amore illimitato di qualcuno che ti vuole bene sempre, davvero senza mai vacillare.
Non lo desidereremmo tutti?
Non so se questa è una storia che consiglierei a tutti, forse alcune tematiche tipicamente della mentalità della mia città potrebbero apparire un po' arcaiche a chi invece ha ampie vedute, tuttavia a me è piaciuta molto e nonostante quel finale agrodolce credo che porti anche alla riflessione. Lo consiglio quindi per chi cerca qualcosa di diverso, a chi vuole conoscere nuove culture e a chi pensa che la vita sia strana, ma anche eccezionalmente bella.
Valutazione 3/5
Non sono di Napoli, ma essendo comunque del sud capisco la mentalità. La trovo una storia interessante e uno spaccato di famiglia "reale" senza fronzoli.
RispondiEliminaBravissima Serena, hai perfettamente centrato il punto
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