lunedì 19 dicembre 2022

Recensione: La musica nelle ossa di Christian Antonini

Buon lunedì amici lettori.
Comincio la settimana parlandovi di un libro che mi è arrivato a sorpresa e che mi ha stupito in positivo.

Ringrazio Mondadori Ragazzi per la copia omaggio.


Trama
Mosca, 1960. Anna sa bene ciò che ci si aspetta da lei e cosa significa studiare nel prestigioso Istituto Superiore Stella Rossa: ottimi voti, una condotta modello e un futuro già scritto nei più alti ranghi della società sovietica. E tutto procede come programmato, almeno finché alla Stella Rossa non arriva un nuovo studente diverso da chiunque altro. Marko gira per i corridoi con il colletto della giacca alzato e un sorriso sfrontato, in classe fa domande scomode e il suo passato sembra avvolto nel mistero. Ma, soprattutto, Marko non ha paura di sfidare quelle regole che sembrano assurde in anni in cui i giovani di tutto il mondo inneggiano alla libertà sulle note sfrenate del rock and roll, severamente vietato in Unione Sovietica, come tutto ciò che viene dall'Ovest. Ed è proprio con lui, tra feste segrete e riviste eversive, che Anna scopre quelle canzoni proibite. Violare le regole significa però giocare con il fuoco, e alla resa dei conti Anna e Marko rischiano di perdere ogni cosa: il loro rapporto, il loro futuro, la libertà.

Leggendo la trama ho pensato che potesse essere una lettura nelle mie corde, di certo non immaginavo che mi coinvolgesse così tanto da divorarla in poche ore.
Con un'ambientazione particolare, una trama originale che racconta un fondo di verità, l'autore è riuscito a farmi immergere completamente in qualcosa che non conoscevo e di cui ho letto avidamente anche le note finali per comprendere meglio l'idea dell'intera storia e quanto di reale ci fosse in queste pagine.
Anche se pensiamo di conoscere tutto del nostro passato, mi accorgo sempre che leggendo libri ambientati indietro nel tempo si scoprono cose nuove ed è successo anche con questa lettura.
Attraverso la storia di Anna e poi di Marko scopriamo quanto il mondo a Mosca era pieno di restrizioni negli anni 60.
Anna è una studentessa modello e non solo perchè ha il padre nel corpo insegnanti di una scuola prestigiosa, ma perchè le è stato inculcato fin dalla più tenera età a servire il suo paese nel modo migliore possibile. Questo vuol dire niente distrazione, seguire le regole alla lettera e non lasciarsi influenzare da altro se non quello che impara a scuola ogni giorno.
Le cose cambiano quando arriva uno studento nuovo: Marko.
Anche lui eccelle nei voti scolastici, tuttavia il suo modo di porsi è completamente diverso da tutti gli altri e Anna se ne accorge fin dal loro primissimo incontro.
Marko porterà una ventata di freschezza in quel luogo ligio soltanto al dovere, farà scoprire ad Anna un mondo che nemmeno credeva esistesse e l'aiuterà a comprendere che dietro la bolla della scuola in cui tutto appare sicuro e preciso, c'è in realtà qualcosa che può sconvolgere ogni cosa: la musica.


Una storia che ci mostra come la società a volte segua uno schema preciso non per convinzione, ma per conservazione. Anna vive la sua vita pensando che sia l'unica strada da percorrere, sarà la presenza di Marko a farle aprire gli occhi, a dimostrarle che c'è un mondo intero che va scoperto, assaporato e conosciuto con occhi desiderosi e aperti a tutto.
Mi è piaciuto molto il suo personaggio così attento alle novità, come se dentro di se conservasse un fuoco vivo pronto a divampare se sfiorato con la miccia giusta.
Mi è piaciuto tanto anche Marko. Questo ragazzo apparentemente introverso, ha in realtà una storia molto toccante alle spalle, una storia che mi ha convinta ancora di più sul suo personaggio e penso che l'autore sia stato bravissimo a caratterizzare entrambi come se fossero due facce della stessa medaglia incontrate al momento giusto nel posto giusto.
Una lettura sorprendente, coinvolgente, che profuma di libertà, che porta alla riflessione, che spinge a ricordarci quanti traguardi abbiamo raggiunto con il passare del tempo e come a volte basta davvero poco per fare la differenza.
Osservare con sospetto ciò che non conosciamo, avere paura dell'ignoto non porta mai a nulla di buono, invece imparare a guardare con attenzione, ascoltare e guardare con occhi diversi ciò che ci sta intorno invece porta sempre grandi e bellissime novità.
Con un epilogo secondo me perfetto, la storia ha acquistato un significato ancora più grande e infatti ho chiuso il libro con una forte sensazione di giustizia, quella che a volte manca e che dovrebbe essere presente in ogni cosa.
Un libro che sicuramente consiglio di leggere per chi cerca qualcosa di innovativo, qualcosa di vero  e soprattutto qualcosa di profondo e intenso che vi saprà sorprendere.

Valutazione 4/5

                          

                                           


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