Oggi vi torno a parlare di un'autrice bravissima nel suo genere: Georgette Heyer.
Judith e Peregrine Taverner, una ricchissima coppia di fratelli da poco rimasta orfana, si mettono in viaggio per Londra per andare a conoscere il loro tutore e, sperano, per avere il suo consenso a mettere su casa in città.
Al loro arrivo scoprono sconcertati che il loro tutore, il quinto conte di Worth, non è l'anziano amico del padre che avevano immaginato, ma il di lui figlio, noto per essere il dandy più affascinante e insopportabile di tutta Londra.
Amico di Beau Brummell - il dandy per eccellenza, ispiratore del principe reggente, il futuro Giorgio IV - Julian Worth acconsente a introdurre in Società i suoi due protetti: affitta loro una casa, affida Judith alle cure di una chaperon, apre loro il bel mondo, ma...
Ma tra i fratelli Taverner e il conte di Worth non riesce a svilupparsi simpatia, anzi da lì a poco a Peregrine cominciano a succedere cose strane e i due fratelli si chiedono se per caso non ci sia lo zampino di Worth.
Se apprezzate il genere regency dovete assolutamente leggere un libro di Georgette Heyer e ve lo dico io che l'ho scoperta tardi e che poi non l'ho pià lasciata.
Il modo di descrivere le vicende, di narrare le situazioni e di caratterizzare i personaggi ha un che di unico, di speciale e di orginale.
Mescola umorismo e ironia insieme a situazioni importanti che a quel tempo erano importanti riuscendo a mettere in luce pregi e difetti dell'alta società.
Leggerla mi trasmette ogni volta una grande allegria perchè riesce sempre a tracciare trame apparentemente semplici che però nascondono tanto altro.
Apro e chiudo parentesi su una faccenda per me importantie Tante volte leggo di lettrici che pensano che senza scene spicy anche nel regency la storia perda valore, beh non sono per nulla d'accordo perchè nelle storie della Heyer non ce n'è traccia, ma la lettura è bellissima e si divora fino alla fine avendone solo voglia di averne di più.
Juditht e Perry sono rispettivamente sorella e fratello che rimasta orfana deve andare a incontrare il loro tutore, colui che è stato scelto dal padre, ma di certo non si aspettano di trovarsi di fronte il giovane e ricco quinto conte di Worth.
Fin da subito Judith lo prede in antipatia reputandosi sfortunata ad essere diventata la sua pupilla senza poter fare altrimenti, quando poi le cose cominciano a diventare strane e tutto diventa sempre più complicato ecco che quell'antipatia aumenta.
Ma si deve tener conto dell'istinto oppure andare oltre e comprendere che a volte reagiamo in un modo per tutelarci dopo?
Una storia davvero divertente che mi ha strappato più volte un sorriso.
Abbiamo Worth così rigido, di poche parole che però usa come stoccate e dall'altra parte Perry e Judith così pieni di vita che vogliono soltanto trovare il loro posto nel mondo.
Cercare di coalizzare le due diversità è difficile e forse per questo all'inizio non si incontrano subito, tuttavia appare evidente che l'influenza del loro tutore giovi a entrambi soprattutto al giovane fratello che sicuramente senza una guida avrebbe combinato ancora più pasticci.
Ho trovato esilaranti le scene dei due uomini insieme perchè mettono in netta evidenza non solo la saggezza dell'età ma anche il modo impulsivo contro quello più razionale che pensa alle conseguenze.
Perry certamente è un personaggio che ne combina di tutti i colori però devo dire che mi è stato molto simpatico, mi ha fatta sorridere tanto con quella sua genuina esuberanza.
Judith è forse più giudiziosa, ma acquista buon senso cominciando a guardarsi intorno con attenzione e rendendosi conto che osservando le cose dalla giusta prospettiva tutto diventa diverso, anche più facile.
Oltre alla parte leggera, c'è anche quella dedicata all'azione infatti i nostri protagonisti vivranno momenti di suspance ma anche questo è narrato in chiave divertente e quindi nulla toglie alle atmosfere tranquille e divertenti che fanno parte della storia fino all'ultima pagina.
Interessante l'inserimento di un reggente, belle le descrizioni che sono state fatte non solo ai luoghi visitati ma soprattutto al modo di comportarsi a seconda della persona che avevi di fronte.
Adesso di certo non ci facciamo tanti problemi, ma prima era davvero complicato e per nulla facile sottostare alle tantissime regole che si dovevano per forza eseguire.
Una storia simpatia, ottimistica, che dona sicuramente momenti di leggerezza. Leggerla è stato un vero piacere e non solo perché mi ha permesso di rituffarmi nelle atmosfere regency che tanto adoro, ma perchè la penna di Georgette Heyer non sbaglia un colpo facendomi apprezzare personaggi che nemmeno mi aspettavo e regalandomi una storia d'amore fuori dai binari, ma nonostante tutto bella come tutte le altre.
Valutazione 4/5
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