mercoledì 22 ottobre 2025

Recensione: La signora che rispondeva alle lettere di Catherine Siguret

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di una storia molto dolce.

Ringrazio Mondadori per la copia.


Trama
All'inizio degli anni Sessanta, a Veules-les-Roses, un piccolo villaggio della Normandia, comincia a circolare una notizia che ha dello straordinario: le lettere indirizzate a Babbo Natale non solo arrivano veramente a destinazione, ma ricevono anche risposta! Dietro questa tenera trovata c'è Magdeleine Morin, responsabile dell'ufficio postale del paese, che, in barba alla regola che le imporrebbe di gettar via le letterine dei bambini, decide invece di aprirle e di fare tutto il possibile per realizzare i sogni che contengono. Ma, all'interno di quelle piccole buste, Magdeleine non trova soltanto richieste di nuovi giocattoli o altri regali: molti bambini scrivono a Babbo Natale per confidargli segreti e ingiustizie, o per chiedergli aiuto per affrontare paure, problemi in famiglia e dubbi che non sanno a chi affidare. Anche se sa di mettere a rischio il suo posto di lavoro, Magdeleine non può fare a meno di seguire il cuore, e così decide di rispondere, nel tentativo di aggiustare le cose e salvare la magia del Natale. Ispirato alla storia vera di Magdeleine Homo e della nascita della Segreteria di Babbo Natale - servizio ufficiale delle Poste francesi, istituito nel 1962 e attivo ancora oggi -, "La signora che rispondeva alle lettere" è molto più di un racconto natalizio: è una storia di emancipazione femminile e solidarietà, che celebra l'importanza dell'ascolto e la possibilità di fare la differenza, anche nei gesti più semplici.
Questa lettura mi aveva incuriosito non appena ho letto la trama e devo dire che è stata una storia da conoscere anche perchè ispirata a una storia vera.
Tra poco arriverà il momento più magico dell'anno e cosa c'è di più magico di Babbo Natale?
Credere in babbo Natale è un po' come credere nella magia, nei sogni che si avverino e in tutto quello che si può realizzare perchè a Natale tutto può cambiare, tutto può succedere.
I bambini chiedono nelle loro letterine svariati regali, oggetti di ogni tipo, valore e dimensione, ma cosa succede se invece di chiedere regali si chiede altro?
Magdeline lavora nell'ufficio postale in Normandia, ha una nipotina che adora e sarà anche la sua lettera a Babbo Natale così piena di preoccupazione per il papà in guerra a farle capire che i bambini nascondono le preoccupazioni agli adulti e si confidano con lui, con la persona in grado di compiere ogni magia, ma Babbo Natale non risponde a tutti loro e Magdeline decide di farlo al suo posto.

                                         
Aiutata dalla postina, l'unica che conosce la vera identità di quelle risposte piano piano questa donna determinata, forte e combattiva riesce a colorare il piccolo villaggio di gioia, di speranza, di amore e lo fa con una delicatezza che mi ha fatto sorridere più volte.
Ho adorato Magdeline perchè ogni suo gesto, ogni sua più piccola azione lei lo fa con il cuore. Non cerca la gloria, denaro o riconoscimenti, lei vuole solo che i bambini tornino a sorridere, lei vuole che la speranza torni a riempire le case e cosa c'è di più bello che regalare gioia e speranza attraverso brevi e semplici lettere?
Chiunque si interroga su chi possa rispondere a quelle lettere persino George, il marito di Magdeline non nutre sospetti anche se conosce bene sua moglie e sa che quando si mette in testa una cosa è capace di qualsiasi cosa infatti non sarà troppo sorpreso quando scoprirà la verità, solo preoccupato perchè ci sono persone che non vedono di buon'occhio questa novità, ma ci sono anche altre che invece sono contente ed è questa la vittoria della nostra protagonista, quella di regalare gioia con poco.
Mi è piaciuto molto il modo che ha avuto quest'autrice di raccontare con grande semplicità una storia che regala tante emozioni, che aiuta a capire quanto sia bello dare una mano al prossimo solo tendendo la mano, solo ascoltandolo o solo aiutandolo a capire la strada giusta da percorrere.
E' una storia che fa riflettere, ma soprattutto che fa sperare in un mondo migliore.

                                             

Nessun commento:

Posta un commento