Vi parlo oggi ancora di lei, della mia autrice preferita: Jane Austen.
Trama
E se Jane Austen tornasse a scrivere?
In questo raffinato gioco letterario, la grande autrice immagina di scambiare lettere con i giganti della letteratura: da Richardson a Dickens, da Mary Wollstonecraft alle sorelle Brontë, fino a Virginia Woolf e alla Regina Elisabetta.
Il risultato è un epistolario immaginario brillante e ironico, in cui la voce di Miss Austen attraversa i secoli con intatta lucidità e grazia.
In appendice: I Janeites di Rudyard Kipling, il celebre racconto in cui un gruppo di soldati al fronte trova conforto e salvezza nei romanzi di Jane Austen.
Chiude il volume una postfazione di Anna Maria Corda, traduttrice e organizzatrice culturale, che esplora la fortuna e l’eredità del mito austeniano.
Un omaggio intelligente e affettuoso alla scrittrice che, a distanza di 250 anni dalla nascita, continua a parlarci. Sempre,gentilmente vostra…
Non è un mistero quanto adori la Vintage Editore.
Non è un mistero quanto ami Jane Austen.
Sara, ha avuto secondo me un'idea geniale, perchè ci portato con la fantasia a immaginare cosa sarebbe successe se Jane Austen avesse proseguito a scrivere.
Dal momento che dopo 250 anni si parla ancora di lei io penso tutte le appassionate della sua penna avrebbero proseguito a collezionare i suoi libri e sarebbero stati tutti bellissimi.
Ma se quella stessa penna arguta, ironica volesse comunicare con penne e personaggi altrettanto importanti?
Ecco che qui arriva il romanzo epistolare dove una finta Jane parla con chiunque oltrepassando lo spazio e il tempo e dando le sue impressioni su personaggi, ambientazioni e anche trame delinate.
Ho trovato questa idea perfetta, questo libro interessante e mi è sembrato quasi che non fosse la finta Jane a parlare, ma proprio quella vera.
Penso che la conoscenza e l'amore dell'autrice verso una scrittrice unica e iminitabile abbiano fatto in modo di avvicinarsi così tanto alla sua penna, al suo modo di parlare, di porsi, di commentare da sembrare quasi un tutt'uno.
Ho adorato lo spirito intelligente, riflessivo e anche molto diretto nel parlare con vari personaggi elencando i pro e i contro delle loro storie.
Mi ha fatto tanto sorridere quando ha parlato di Jo e Laurie, ho annuito con approvazione mentre discorreva con le sorelle Brontè e penso sia stata anche giusta con la creatrice di storie gotiche e molto lontani dalla sua.
Mi è piaciuto molto come sia riuscita a trovare del buono in ogni storia, del positivo in ogni trama che avrebbe sicuramente letto se fosse stata in vita riuscendo a trovare persino similitudini tra le sue storie e quelle delle sue compagne di penna.
Ho letto con attenzione e curiosità ogni missiva ritrovando quello stile della Austen che tanto mi appasisona e mi è sembrato così vero da essere via via sempre più interessante.
Concordo tantissimo con la postfazione di Anna Maria Corda perchè Sara ha compiuto una magia, un modo bello e toccante di sentire vicina un'autrice le cui parole sono ancora oggi amate, ricordate, apprezzate e l'ha fatto con una dedizione e una cura davvero ammirevoli.
Per tutte le appassionate di questa scrittrice senza tempo questo libricino è una vera chicca librosa, l'amerete ne sono sicura. E per coloro che invece ancora non la conosco - malissimo - allora vi consiglio di cominciare a conoscerla attraverso queste lettere perchè scorprirete una donna che sa il fatto suo, che esprime opinioni e pensieri con grande naturalezza anche se sono diverse dal suo modo di pensare e di agire.
Vi verrà voglia di conoscere le sue opere o di rileggerle se le conoscete perchè a me è successo perchè lei merita di essere conosciuta, amata e apprezzata per tutte le cose belle che ci ha lasciato, per le parole che ci hanno accompagnato e che resteranno sempre con noi.
Grazie Jane.
Grazie Sara.
Grazie Vintage.
Valutazione 4/5











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