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martedì 12 luglio 2022

Blogtour. Rurik e Aja. Il guerriero delle maree di Francesca Cani Aja l'ultima erede di Hostien

 E concludiamo la giornata parlandovi dell'ultimo libro di un'autrice che ho scoperto per caso e che mi 
appassiona ogni volta con le sue storie sempre ricche di particolarità storich: Francesca Cani.
Scorrete fino in fondo il post perchè troverete anche una mini intervista all'autrice.

Ringrazio la Leggereditore per la copia omaggio.



Trama

Anno Domini 1101. Aja è l’ultima degli eredi di Holstein e ha vissuto a lungo all’ombra dei fratelli Tristan e Jonas, ma quando incontra sulla spiaggia uno straniero che indossa il kilt ed è bello come un dio pagano se ne invaghisce all’istante. Rurik è il principe di Mann, un giovane dalla chioma di fuoco che ha navigato da solo seguendo una corrente impetuosa, è spregiudicato e disposto a tutto pur di rivederla. L’amore sembra così facile, innocente e puro e ogni incontro una magia; ma il voto di matrimonio che si sono scambiati viene infranto. Due cuori separati, rotti e calpestati scelgono vie inaspettate per continuare a battere. Aja ritorna a essere invisibile, Rurik diventa re di Mann, ma l’isola viene attaccata e lui viene sottomesso. Per volere di Magnus di Norvegia, il grande monarca vichingo conquistatore delle isole, Rurik si tramuta in un Berserker, un guerriero bestia che grazie alle pozioni combatte senza coscienza. Perde la corona e la memoria gli viene cancellata, il suo volto viene sfregiato e per coprirlo indossa una maschera di rame, non è sopravvissuto nulla di umano nello spietato guerriero che chiamano il Rosso. Scarlatto come il sangue, come i peggiori istinti, come la follia, la furia assassina e la passione… Quando il Rosso attacca Holstein la sua missione è uccidere Aja, ma ben presto si accorge che può proteggerla dalla morte, non da sé stesso.


Con questo libro si conclude la saga sugli Hostien, un lungo viaggio che ci ha permesso di scoprire il personaggio già conosciuto negli altri libri e di cui adesso ha finalmente una storia tutta sua.

mercoledì 28 luglio 2021

Blogtour. Isabella D'Este di Francesca Cani 5 Motivi per leggere il libro

Ciao a tutti amici lettori.
Il mese di luglio sta per finire, ma le letture quelle per fortune non terminano mai. E oggi vi parlo di un'uscita che attendevo con gioia da quando ne ho letto l'annuncio perchè ritorna un'autrice davvero brava che ho imparato ad apprezzare: Francesca Cani.
Ieri è cominciato il blogtour dedicato al suo ultimo libro e io sono felice di partecipare con la seconda tappa.



Ringrazio la Leggereditore per la copia omaggio.

Vi ricordo di passare da tutte le altre blogger per seguire le tappe del tour ed avere un quadro più completo della storia.


Trama

1473. Per generare un diamante occorre sangue puro, perciò il duca Ercole d’Este, detto Tramontana, sposa la principessa Eleonora d’Aragona. Una delle figlie di questa unione andrà a casa Gonzaga per riparare il difetto genetico che fa nascere i marchesi di Mantova con la gobba.
Isabella è perfetta, intelligente, scaltra e di bell’aspetto, cresce in un mondo di eruditi sapendo di andare in moglie a un uomo che le è socialmente inferiore, nonostante ciò gli dovrà obbedienza e contribuirà ad aumentarne la fama. Ma le lotte per il potere e l’ambiente di corte forgiano lo spirito della giovane donna fino a renderlo eccezionale, lei è la vera stratega e abile mente politica di Mantova. Francesco Gonzaga è un soldato, erede di una città che è una pietra grezza, troppo rozzo per comprenderne fino in fondo il potenziale di una moglie colta. Il loro matrimonio ha basi di cristallo, conosce alti e bassi e la terribile rivale Lucrezia Borgia, ma la dinastia è fondata e l’obiettivo di Isabella è renderla immortale. Guerre, nemici di ogni sorta, invidie, adulazioni e macchinazioni sullo scenario delle più prestigiose corti italiane; le tempeste della vita di madre e marchesana che rendono Isabella ogni giorno più forte.
L’ambizione, la grandezza, il sogno, il ritratto di una donna che rompe gli schemi.
“Né con speranza, né con timore” dirà Isabella, la dama più imitata del rinascimento, la prima donna d’Italia.

E' sempre bello che un'autrice made in Italy si cimenti in libri storici come questo, Francesca Cani non è nuova del genere e ogni volta mi colpisce per la ricchezza di dettagli con cui scrive i suoi libri.

venerdì 27 marzo 2020

Blogtour. Recensione: Filippo e Lucilla, la luce dei Normanni di Francesca Cani

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
Marzo è appena finito e spero che aprile sia ricco di tante belle cose perché con quello che sta succedendo non si può dire che questo 2020 sia cominciato nel migliore dei modi.
Speriamo che questo momentaccio finisca presto, ma per rallegrarci parliamo un po' di libri vi va?
Oggi con piacere termina il Blogtour dedicato a un libro che mi è piaciuto moltissimo.



Grazie alla Leggereditore per la copia omaggio e a Tania del blog My Crea Bookish Kingdom per la grafica.

Trama
Anno Domini 1069.Filippo di Lacus è l'unico erede di un feudo saccheggiato, l'ultimo rimasto in vita di un'antica famiglia e la sua spada è la sola che può reclamare vendetta. In battaglia lo chiamano il Falco, poiché egli non nutre pietà né emozioni. La forza fisica è la sua sola alleata, finché il destino lo porta a sud.Nella terra della Puglia dove regnano Roberto il Guiscardo e Sichelgaita di Salerno, Filippo incontra una giovane che con la sua luminosa presenza riesce a diradare le sue tenebre.Lucilla d'Altavilla è innocente, sincera e desidera la libertà, ma suo zio vuole per lei un marito potente e i Normanni la destinano proprio al Falco di Lacus. Lucilla che con il suo canto ammalia la corte non sa che sarà consegnata proprio a colui che il suo cuore teme e sogna in egual misura.La giovane viene data in sposa a Filippo, Lucilla è ormai sua e non può opporsi. Proprietà di un soldato che non sa provare amore, diviene signora di un castello in rovina, vittima di un complotto che ha radici profonde.Intanto gli eserciti marciano sulla polvere in cerca di un manoscritto, un leggendario ordine di cavalieri si oppone ai malvagi e Lacus è il centro del mistero. Ma sulle sponde del lago di Garda, dalle ceneri di un uomo, nasce un legame fatto di sguardi e carezze mentre la magia di un'estate rende immortale un sentimento che nemmeno le prove più aspre potranno spezzare.
Avevo già letto quest'autrice col libro Tristan e Doralice (cliccare sul titolo per la recensione) e quindi ero curiosa di leggere una seconda storia.
Di certo non immaginavo che questi personaggi fossero collegati all'altro libro e sono stata doppiamente contenta di averlo letto. I libri sono autoconclusivi e si possono leggere tranquillamente da soli, ma per chi come me aveva già letto l'altro libro troverete una bella notizia che mi ha fatto gioire e che mi ha regalato tanta serenità.

giovedì 25 gennaio 2018

Recensione: Tristan e Doralice di Francesca Cani

Ciao a tutti amici lettori.
Con le giornate frenetiche di questo periodo, un buon libro da leggere ci sta sempre bene e quindi oggi voglio parlarvi di uno storico molto carino che ho letto di recente.

Trama

Anno Domini 1076. Sopravvissuta alla strage della sua famiglia, Doralice di Lacus trova ospitalità a Canossa, dove la grancontessa Matilda la accoglie come una figlia. Quando l’orrore per l’assassinio dei suoi genitori sembra aver lasciato posto a una tranquilla quotidianità, i piani di conquista di Enrico IV sconvolgono il suo mondo. Tristan di Holstein, indomito guerriero forgiato da mille battaglie, ha un’ultima missione prima di riconquistare la libertà: deve colpire al cuore Matilda, strappandole quanto ha di più prezioso. La sua preda, che osserva con occhi da demonio, uno azzurro e freddo, l’altro ribollente d’oro fuso, è Doralice. Ma la prova dell’amore si rivelerà la più ardua da superare e lo spingerà a disobbedire al suo re, a sopportare torture e rinunce in nome di una felicità che potrebbe non esistere. Perché forse è proprio lui il responsabile di un crimine che non può essere perdonato...

Quando ho visto questo libro per la prima volta in libreria, ammetto di essere stata colpita dalla foto di copertina. Ho amato molto la serie La figlia di Elisa molto di più della forse più famosa Elisa di Rivombrosa e quindi vedere qualcuno che assomiglia ad Andrea Van Necker in copertina ha attirato subito la mia curiosità. Leggendo la trama poi mi sono convinta ancora di più che il libro poteva meritare e ora non ne sono pentitta.