Questo ricco aprile sta giungendo al termine ma questo vuol dire anche un'altra cosa: oggi torna una delle rubriche a cui più adoro partecipare. Sto parlando della Rubrica Creativity blogger Week.
La Rubrica è nata da un'idea di Deb Leggendo Romance che ringrazio di avermi invitata a partecipare.Si parlerà ogni mese di un argomento diverso mettendo in risalto la nostra creatività come Blogger. Grazie a Federica On Rainy Days per la grafica.
Altra cosa che adoro di questa rubrica, non è solo il modo in cui ogni blogger riesce a sfoggiare la propria creatività, ma anche i temi che non sono per niente banali. Quello di questo mese è
Dillo con un fiore.
Quindi eccomi qui con un nuovo racconto da farvi leggere: Il posto in cui si sta bene.Sadie ha sette anni e una fervida immaginazione.Una sera scopre un prato fiorito e scopre di non poterne fare più a meno.Cos'è veramente quel prato e dove si trova?Anche se troppo generica, la risposta è: ovunque e da nessuna parte.Sadie può andarci tutte le volte che vuole e non esita a farlo perché lì si sente al sicuro.Tutti noi abbiamo un posto sicuro in cui ci sentiamo bene, un luogo in cui niente può toccarci e tutto è sempre bello. Sadie ha trovato il suo.
Il verde che la circonda profuma di pulito, il silenzio che l'avvolge ha un rumore assordante. I singhiozzi scuotono il suo corpo, mentre il pianto incontrollabile le bagna le guance e cade sul terreno fresco.
Non riesce a evitarlo, è incapace di smettere anche quando gli occhi diventano rossi e le si appanna la vista.
«Non abbiamo sete e quest'acqua è salata, dovresti smetterla»
Sadie sussulta quando sente quella voce, ma il pianto continua imperterrito perché adesso teme anche di essere pazza.
«Ehi, dico a te! Sei sorda per caso? Ti ho detto di smettere!»
Sadie reprime un singhiozzo e si guarda intorno con gli occhi velati di lacrime, ma non vede nessuno.
«L'acqua salata non possiamo berla, lo sai?»
«Oltre ad essere sorda, sei anche cieca adesso? Guarda giù!»
Sadie obbedisce a quella voce autoritaria e adesso si sfrega entrambi gli occhi con forza per scacciare le lacrime. E' seduta in quel prato e ci sono soltanto fiori: margherite bianche che prima non aveva notato. Una di esse sembra guardarla, le sue foglie le appaiono come due braccia incrociate in un'espressione minacciosa.
«Finalmente hai smesso! Si può sapere cosa ti prende?»
«Tu parli!» esclama Sadie. Per magia le lacrime cessano, i singhiozzi si riducono e il suo corpo smette di tremare. Quello che ha davanti è qualcosa di strabiliante e ancora non ci crede.
«Dimmi qualcosa che non so, cosa ci fai qui e perché ci stai annegando con le tue lacrime?»
«Io... io... mi dispiace» mormora Sadie in imbarazzo. Adesso che vede il piccolo laghetto che hanno formato le sue lacrime, si vergogna per aver causato danno a quei fiorellini.
«Non devi aggredirla, non vedi che è triste?» interviene un altro fiore che Sadie nota brillare alla luce del sole. «E' per questo che piangi, vero piccola? Sei infelice»
«Mi sono persa e non riesco a trovare la strada di casa».
«Cose del genere accadono solo alle persone...»
«Smettila Milly!» ordina a voce alta l'altra margherita. Quando parla a Sadie, il suo tono diventa più dolce. «Scusala, a volte dimentica le buone maniere. Io mi chiamo Ally e lei è Milly, qual è il tuo nome? Se ci spieghi cosa è successo, forse possiamo aiutarti».
«Sadie» risponde la bambina cancellando ogni traccia di lacrima dal viso. «Non ricordo più la strada di casa, non conosco questo posto e mi sento tanto sola. Voglio la mamma e il papà!»
«Non piangere di nuovo!» esclama preoccupata Milly.
«Tranquilla Sadie» dice invece Ally. «Ti aiuteremo a tornare a casa».
«Davvero?» mormora Sadie tirando ancora su col naso. «Però non ho mai visto fiori parlanti, come mai voi lo fate?»
«Tutti i fiori parlano, solo che nessuno ci ascolta» spiega paziente Milly. Sadie la guarda affascinata e poi annuisce perché si rende conto che è vero, le loro voci sono così sottili che molto probabilmente tutti i fiori parlano, ma nessuno se n'è mai accorto.
«Farò più attenzione da oggi in poi, ma puoi davvero aiutarmi a tornare a casa?»
«Naturalmente» risponde sbuffando Milly. A Sadie sembra che le esca il fumo da un petalo e trattiene una risata.
«Sei molto buffa Milly, scusa se ti stavo annegando prima. Non volevo»
«Va bene, sei perdonata» si esibisce in uno strano inchino la margherita e stavolta Sadie ride forte.
«Anche i miei genitori si muovono in modo divertente quando mi raccontano le storie, tu fai proprio come loro».
«Prima di tornare a casa, ti va di raccontarci una di quelle storie?» propone Milly. «Non passano molti viaggiatori da queste parti e noi adoriamo le storie».
Anche Ally la guarda piena di aspettativa e così Sadie accetta. Di solito non è lei quella che racconta, ma ha sette anni e un'ottima memoria sulle favole così comincia a raccontare alle due margherite la sua storia preferita: Pinocchio. Poi racconta loro di Cenerentola e scopre che altri fiori adesso stanno ascoltando quelle favole, attente e silenziose non si perdono una sola parola e allora Sadie prosegue a raccontare di Biancaneve e poi de La Bella Addormentata. E' strano avere un pubblico come loro, ma le piace che i fiori apprezzano quelle storie esattamente come lei.
«Un'altra!» reclama a gran voce una margherita di cui Sadie non sa ancora il nome, ma preferisce così. Sono uguali che è molto complicato distinguerle.
«Adesso Sadie è stanca» risponde Ally. «E' tempo per lei di tornare a casa giusto?»
Sadie vorrebbe protestare, le piacerebbe restare ancora un po' ma senza che possa evitarlo uno sbadiglio arriva all'improvviso e si rende conto di essere stanca davvero. Per quanto ha parlato? Quanto tempo è passato da quando è arrivata in questo prato?
«Chiudi gli occhi Sadie» le dice con calma Ally. «Concentrati sul viso dei tuoi genitori e sarai lì con loro in un secondo».
«Davvero? E' così facile?»
«Molto più di quello che pensavi. Sei pronta?»
Sadie guarda quel prato bellissimo, il cielo azzurro e il sole che splende in alto. E' così bello quel posto che sembra giorno sempre, le mancano tanto i suoi genitori e la sua casa, ma le dispiace andarsene adesso che ha scoperto che non è più pauroso come pensava.
«Non vi vedrò più?» chiede triste e Milly agita le sue foglie.
«Niente lacrimoni adesso mi raccomando! Hai una voce bellissima, devi usarla! Non piangere, soprattutto perché è ovvio che ci vedrai, tutte le volte che vuoi».
«Come?»
«Esattamente nello stesso modo in cui tornerai a casa, ti basterà chiudere gli occhi e tornerai qui. Saremo felici di avere un po' di compagnia» ammette Ally. «Soprattutto se ci racconti nuove storie. Ti va di farlo?»
Sadie annuisce con forza e le margherite esultano quasi in coro, il viso della bambina si apre in un grande sorriso e convinta che questo non sia un addio, si appresta a chiudere gli occhi. S'impegna tantissimo e riesce a vedere con la forza del pensiero i suoi genitori. E' come se fossero proprio davanti a lei, quando riapre gli occhi, quasi non riesce a crederci perché è così: sono davvero lì.
«Mamma! Papà!» esclama incredula. Si rende conto di essere nel letto della sua stanzetta e i genitori sono accanto a lei come se non fosse mai andata via. «I fiori mi hanno riportata indietro, mi ero persa, ma poi Ally e Milly sono riuscite...»
«Sadie» m'interrompe la mamma con dolce fermezza. «E' ora di andare a dormire adesso. Abbiamo visto tutti insieme "Dora l'esploratrice" come volevi, ma ti sei addormentata quasi subito e adesso è tempo di riposare».
Papà spegne la televisione e Sadie riesce a vedere Dora, il suo cartone preferito ancora alle prese con un'altra avventura. Apre la bocca pronta a raccontare la sua esperienza, ma la mamma comincia a rimboccarle le coperte.
«Buonanotte piccola» le bacia la fronte papà.«Domani mi racconti il tuo sogno d'accordo?»
Sadie sta per rispondere che non ha sognato, ma cambia idea e annuisce. I suoi genitori le lasciano accesa la lucetta colorata sul suo comodino e poi escono silenziosamente dalla camera. Sadie aspetta qualche secondo e poi chiude gli occhi pensando al prato fiorito.
Milly le ha detto che può tornare tutte le volte che vuole e lei è davvero ansiosa di raccontare alle sue nuove amiche di Dora l'esploratrice, loro di certo non la conoscono e invece devono scoprire questo bel cartone, anche se non hanno la tv da usare.
Chiude gli occhi si concentra e...
Quando dopo un po', i genitori di Sadie vanno a controllare se la loro bambina si è addormentata, la trovano con un sorriso sereno sul viso mentre dorme beata. Di certo è in un posto bellissimo e ogni tanto a tutti farebbe proprio bene rifugiarsi per stare bene.
Siamo giunti alla fine.
Spero che questa breve storia vi sia piaciuta, intanto vi ricordo il calendario per poter seguire tutte le altre tappe - mi raccomando passate dalle altre blogger - e io vi aspetto nei commenti.
Copyright @ 2019 Susy Tomasiello
Questo racconto è un’opera di fantasia . Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono prodotto dell’immaginazione dell’autrice o se reali , sono utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento a fatti o persone viventi o scomparse è del tutto casuale.
Sai cosa penso di questo racconto davvero magico :3 E sai anche quanto desideri leggere una tua bella raccolta di racconti per giovanissimi :D Insomma, muoviti ché io attendo impaziente U_U <3 Ahahah
RispondiEliminaLara <3 <3 <3
EliminaGrazie :K
Ahhhh una raccolta di racconti questa si che è una bella ideaaa 😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍 bellissima come sempre Susyyy 🌻❤️🌸
RispondiEliminaGrazie Ely <3 <3 :K
EliminaGrazie Federica :)
RispondiEliminaSusy ma è bellissimo questo racconto, molto dolce e delicato :D
RispondiEliminaGrazie Deb <3
EliminaCredo tu abbia davvero un dono 😍. Che bello questo racconto.
RispondiEliminaGrazie mille Mara <3
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