venerdì 21 maggio 2021

Review Party. Recensione: Loveless di Alice Oseman

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi doppio appuntamento per parlarvi di due libri molto diversi ma entrambi ricchi di spunti di riflessione.
Ci rileggiamo quindi più tardi ma intanto poniamo l'attenzione sull'ultimo libro di Alice Oseman un'autrice che ho amato e apprezzato grazie alla graphic novel Heartstopper (cliccare sul titolo per la recensione) e che ero curiosa di scoprire in una veste "non fumettistica".


Ringrazio la Mondadori per la copia omaggio 


Trama
Georgia ama le storie d'amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell'amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no? L'inizio dell'università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l'occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l'aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il caos tra i suoi amici di sempre, Georgia inizia a domandarsi perché l'amore sembri così facile per tutti tranne che per lei. Quando poi le appioppano definizioni mai sentite come asessuale o aromantica, incertezza e confusione aumentano a dismisura. Che sia davvero destinata a restare senza amore? O forse, per tutti questi anni, si è tanto affannata a inseguire la cosa sbagliata? E poi, chi lo dice che quello romantico, alla fine, sia l'unica forma possibile di vero amore? Una storia delicata e intensa di identità e accettazione che farà breccia nel cuore dei lettori e che conferma il talento cristallino di Alice Oseman, un'autrice dalla voce rara e autentica.

Come dicevo prima ci troviamo di fronte a un libro vero e proprio però lo stile della Oseman è lo stesso: naturale, semplice e adatto sicuramente a un pubblico giovanile.
La particolarità di quest'autrice è secondo me la facilità con cui si approccia ai più giovani. Leggere i suoi libri è come tornare adolescenti in un colpo solo e ritrovarsi immersi in quei mille dubbi e angoscie che rendevano la nostra vita piena e anche complicata.
Chi non ricorda quei momenti? Ci sembrava che il più piccolo insignificante problema potesse essere qualcosa di insormontabile, anzi ogni minima cosa era una piccola grande tragedia a cui era impossibile trovare una soluzione immediata. Se ci guardiamo indietro possiamo pensare che eravamo davvero esagerati, ma la verità è che l'inesperienza e l'immaturità ha giocato brutti scherzi a tutti. Certo poi ci sono quelle persone che maturano più velocemente e qui spezzo una lancia a favore del mio genere perchè credo proprio che noi femminucce abbiamo un senso della maturità molto più elevato rispetto ai maschietti. 
Georgia, la nostra protagonista, rappresenta perfettamente l'adolescente medio i cui problemi sono enormi e non vedono soluzioni e devo dire che mi ha fatto molta tenerezza in alcuni punti. Il suo più grande cruccio è infatti quello di non aver mai baciato nessuno e visto che ha diciotto anni è davvero un vero e proprio dramma!
Perché non ha superato quello scoglio così facile per tutte? Come mai non riesce a trovare quella spinta necessaria a compiere il passo successivo? Per quale motivo si sente così diversa? Vorrebbe tanto essere come gli altri, sentirsi "normale" eppure qualcosa dentro di lei sta cambiando e non riesce ancora a capire cosa e questo, naturalmente, aumenta la sua confusione mentale. Coinvolge i suoi amici, li coinvolge in maniera così totale che si trovano loro malgrado ad essere invischiati nella sua confusione finendo col fare loro stessi le conseguenze della sua insicurezza fino a che la verità non salta a galla e a quel punto tutto acquista un vero e proprio senso.




Penso che la Oseman sia bravissima a narrare di persone "diverse", quelle che si sentono inadeguate alle circostanze sebbene siano perfettamente "normali" ma d'altronde oggi giorno cosa è normale? Io penso che ognuno di noi abbia qualcosa di speciale dentro di sé che al momento giusta esca fuori, credo che tutti siamo speciali chi in un modo, chi in un altro e che proprio questo essere speciale ci rende diversi. La diversità non deve essere vista come qualcosa di negativo, ma soltanto differente anche perchè non dobbiamo dimenticare che una stessa persona può essere vista in modi diversi dagli altri a seconda di come venga guardata e questo dimostra che tutti noi abbiamo tante sfaccettatura di noi stessi che non sempre mostiramo pienamente al prossimo. 
Il discorso è complesso e piuttosto ampio, ma credo che l'autrice sia riuscita benissmo a raccontarlo senza appesantire la lettura ma rendendola gradevole soprattutto a un pubblico più giovane e a tutti coloro che pensano di non aver capito esattamente come si sentano davvero. Le sensazioni, le emozioni che ciascuno di noi prova in determinate circostanze è qualcosa di così soggettivo che non si dovrebbe nemmeno giudicare ed ecco perchè non me la sento di farlo con Georgia.
Alice Oseman affronta un argomento delicato, forse ancora tabù in alcune famiglie e in certe culture e lo fa con tatto, senza renderlo pericoloso o strano ma soltanto spiegando la realtà dei fatti così come sono e questo credo sia il modo migliore per parlare di qualcosa di così atipico, ma che fa parte dell'essere umano.
La lettura di questo libro è stata gradevole, anche interessante per quanto riguarda certi argomenti su cui viene da riflettere, ma se devo dire di esserne stata totalmente coinvolta mentirei. Sarà che la protagonista è veramente troppo giovane e io mi sono sentita davvero vecchia, sarà che certe volte ho patito la mancanza di un adulto che parlasse con saggezza e spiegasse le cose a degli adolescenti confusi su tutto, ma c'è stata poca empatia con tutti i personaggi ed ecco il motivo per cui la mia valutazione non sarà alta come pensavo.
Con questo non voglio dire che sconsiglio questo libro, il mio è solo un giudizio soggettivo che riguarda me personalmente. Penso invece che gli spunti di riflessione siano tanti e che possa essere d'aiuto a chi si trova nella stessa drammatica situazione di Georgia, ma soprattutto sarà perfetto per chi è giovane non solo dentro ma anche fuori riuscendo a fare sue tante delle situazioni in cui i vari personaggi sono coinvolti.

Valutazione 3/5

                                

                                            

4 commenti:

  1. finito di leggerlo qualche giorno fa l'ho trovato bellissimo, anzi il fatto che sia una storia che parla di adolescenti e agli adolescenti me l'ha fatta amare ancora di più

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    1. Penso che lei sia davvero brava a parlare di adolescenti con le varie problematiche

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