giovedì 31 marzo 2022

Recensione: Potete baciare la sposa di Lisa Berne

Rieccomi amici lettori.
Prima di lasciare andare via completamente questo mese, ci tenevo a parlarvi di un'uscita recentissima che ho avuto il piacere di leggere in anteprima e che ho semplicemente adorato.

Ringrazio la Sperling per la copia omaggio.


Trama
Dopo anni trascorsi in viaggio in qualità di diplomatico, Gabriel Penhallow si rende conto che è giunta l'ora di assolvere al suo compito dinastico: trovare una moglie e generare un paio di eredi che si rincorrano nelle stanze di Surmont Hall, la sua tenuta di famiglia. Cecily Orr è la candidata perfetta al ruolo di consorte: figlia di una viscontessa, di bell'aspetto e beneducata, ha tutte le carte in regole per diventare la futura signora Penhallow. Tuttavia, poco prima di fare la proposta a Cecily, Gabriel si imbatte in Livia Stuart, un'orfana di mezzi modesti, incantevole e dalla lingua tagliente, e ne rimane completamente affascinato. Livia è diversa dalle ragazze che ha incontrato finora, non lo adula, gli sfugge, lo sfida, eppure lo attrae come nessun'altra. Dopo l'ennesimo battibecco, Gabriel cede alla passione e la bacia, ma i due vengono colti sul fatto. Per salvaguardare l'onore e la reputazione di entrambi, e certi di non essere innamorati l'uno dell'altra, Gabriel e Livia si accordano per un'unione di facciata. Però, man mano che il grande giorno si avvicina, i sentimenti irrompono nel fidanzamento e scombinano tutti i piani. E se il loro, alla fine, non fosse più un matrimonio di convenienza? "
Ho visto questa uscita leggendo la parolina magica - regency - e subito ho capito che doveva essere una lettura assolutamente da fare.
Sono molto soddisfatta di averla cominciata a scatola chiusa visto che è la prima volta con quest'autrice. Quella che si prospetta come la Serie Penhallow che sono molto curiosa di proseguire, vi avviso che è assolutamente autoconclusiva e che mette in mostra tutta la bellezza di questo genere che non mi stancherò mai di leggere.
Livia è la protagonista femminile più semplice che potrete trovare. Lei mi ha suscitato un'infinita tenerezza e nel corso della storia mi sono affezionata così tanto a lei da averla voluta abbracciare per farle presente che non era sola.
Orfana di entrambi i genitori, viene mandata a stare da due zii per niente desideriosi di occuparsi di una giovane ragazza e per questo la trattano come se non fosse nemmeno presente senza notare che man mano la luce che anima il suo temperamento gioioso, va spegnendosi.
Livia vorrebbe avere la possibilità di andarsene da quel luogo che nemmeno considera casa, è stanca di essere trattata come un peso da sopportare e di certo quando partecipa a un ricevimento con un vestito che le sue abili mani di sarta riescono a cucire non immaginava che la sua vita potesse cambiare in maniera così radicale.
Non ha alcuna intenzione di attirare l'attenzione di nessun gentiluomo, ma Gabriel Pennhallow non è dello stesso avviso perchè quella fata dagli occhi verdi l'ha ammaliato senza che potesse ribellarsi e quando vengono sorpresi da soli nel giardino, ogni cosa acquista una piega inaspettata per entrambi che si vedono costretti a "giocare" a un gioco che non volevano e che presto rivelerà gradite sorprese.


Prima di parlare dei protagonisti voglio subito fare un piccolo appunto per la nonna di Gabiel, adoro Mrs Pennaholow quella donna scorbutica e dai modi raffinati che sembra non voler bene a nessuno. Il primo impatto non è stato dei migliori, pensavo che fosse davvero così scostante e antipatica, ma mi sono dovuta ricredere pagina dopo pagina e quando la sua vera storia viene a galla molte cose hanno acquistato un senso e la mia opinione su di lei, già cambiata dopo le prime pagine, ha slittato la mia preferenza verso una donna sfortunata nella vita che si è solo adeguata alle circostanze. Anche Gabriel è stato "trascintato" in questo mondo di regole e etichette da rispettare senza poter veramente essere se stesso quanto voleva e questo ha chiuso entrambi in una gabbia dorata dove sembrava impossibile uscirne o almeno fino a quando non è apparsa Livia.
La sua genuinità, il suo buon cuore hanno risvegliato vecchi sentimenti nei due nobili che hanno finito con l'accoglierla in famiglia non solo per salvare le apparenze dimostrando che anche da una cosa estremamente negativa possono saltare fuori circostanze bellissime e appaganti.
Ho adorato il percorso di crescita che tutti e tre e il modo in cui si sono uniti per formare un terzetto invidiabile oltre che invincibile dove nessuno adesso ha più potere di dividere.
E poi c'è quest'ambientazione magica che ogni volta mi cattura, mi emoziona dimostrando che il passato è soprattutto qualcosa di bello e di non tanto lontano.
Livia e Gabriel si incontrano per caso eppure sono esattamente quello che serve all'altra per stare bene, si compensano e si aiutano anche quando non ne sono consapevoli. Se Livia ha avuto la fortuna di trovare una vera famiglia stando con lui, per Gabriel è stato invece ritrovare se stesso e comprendere che la vita non è solo fatta di etichette e ruoli da interpretare. Con lei si sente finalmente libero e insieme sono davvero dolcissimi soprattutto quando capiscono di essere fatti l'uno per l'altra e non sarà per niente facile perchè tanto bravi, eppure in questioni di cuore abbastanza tardivi a capire.
Una storia molto bella che mi ha lasciata col sorriso soddisfatto quando ho finito e che consiglio assolutamente a tutte le amanti del regency.

Valutazione 4/5

                                  

                                                                     

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