Recensione: L'amore due porte più in là di Elle Spellman

Ciao a tutti amici lettori. 

Oggi vi parlo di una storia molto dolce che sono contenta di aver letto perchè era proprio quello che mi ci voleva.

Ringrazio Garzanti per la copia omaggio.

Trama

Bristol. Puntualmente, ogni sera alle dieci, dall'elegante portone della casa al numero civico 26, si leva la struggente melodia di un pianoforte. È un momento che, dall'altra parte del muro, la giovane Steph aspetta con trepidazione. Quelle note ormai familiari l'aiutano a sentirsi meno sola. Perché Steph vive in una bugia: la sua vita, che sui social network appare perfetta, è solo una recita. Da quando si è trasferita in città per sfuggire al passato, fatica a lasciarsi andare a nuove avventure e a uscire di casa. Ma quando, da un giorno all'altro, il silenzio si sostituisce alla musica, Steph decide di farsi coraggio e bussare alla porta accanto per sapere se i vicini stanno bene. Scoprirà con sorpresa di essere stata preceduta da Eric, che abita dall'altro lato della casa e che, come lei, seguiva con passione i concerti serali. Così, per caso, i due ragazzi cominciano a indagare sul pianista misteriosamente scomparso. Ne nasce un'amicizia sincera e profonda, o almeno così pensano all'inizio, troppo spaventati dal fuoco che arde sotto la brace di quel legame inaspettato. Perché dietro ogni porta si nascondono una persona, una famiglia, una storia. Ma la vita vera si incontra solo quando si trova la forza di aprire l'uscio e lasciare indietro la paura. L'amore si può nascondere dovunque, anche due porte più in là.

Questa trama mi aveva incuriosito subito e non appena è arrivato il libro mi ci sono fiondata con grande entusiasmo nonostante non avessi mai letto quest'autrice, beh posso dire che è stata una bella scoperta e tutta in positivo.

Delicata, riflessiva e tanto dolce questa è una di quelle storie che non possono fare a meno di colpirti per la semplicità intrisa di realtà quotidiana che viene raccontata con grande maestria.

Siamo sempre di corsa oggigiorno, non facciamo altro che occupare le nostre giornate riempiendole di impegni che non finiscono mai, a volte vorremmo che le ventiquattro ore fossero di più per poter fare tutto ciò che vogliamo e per questo abbiamo poco tempo per una normale e banalissima conversazione con i vostri vicini. Potete dire di conoscerli tutti? Se sì, allora siete molto bravi, ma nel secondo caso non siete cattive persone, ma soltanto prese da mille imcombenze, tuttavia una soluzione c'è: fare la cosa giusta e andare a conoscerli.

Succede questo a Steph e Eric, vivono nello stesso quartiere e per motivazioni diverse amano il suono del violino che si sente dietro una porta perennemente chiusa dell'appartamento 26. Chi suona quella melodia così struggente? E perchè di colpo quel suono svanisce e sembra che nessuno più ci abiti?

Steph è la prima a incuriorirsi, ma anche Eric si rende conto che quel suono così melodioso gli manca e sarà proprio questa scomparsa inaspettata a far incontrare due vicini che in realtà si conoscono solo di vista.

Nascerà tra loro una tenera conoscenza che li porterà non solo a risolvere il mistero, ma anche a riscoprire loro stessi prendendo finalmente in mano le redini di una vita non del tutto soddisfacente.

Una storia davvero bella che mette in mostra tantissime importanti tematiche. 

Siamo davvero soddisfatti del lavoro che svolgiamo? Abbiamo una vita che ci dà tutto quello che cerchiamo? Vogliamo cercare di migliorare?

Queste sono solo alcune delle domande che ci poniamo durante la lettura perchè i nostri protagonisti sono quel tipo di persone che si accontentano e quanti siamo stati nei loro panni. La motivazione più sensata è quella di scegliere un lavoro poco importante in attesa di uno migliore, solo che poi il tempo passa e quel lavoro finisce col diventare il nostro quotidiano che ci rende apatici e del tutto infelici perchè quando non siamo felici con noi stessi riversiamo questa infelicità anche verso le altre relazioni che comprendono non solo la sfera amorosa, ma anche quella dell'amicizia.

Eric e Steph sono due personaggi che ho adorato per le loro insicurezze e per quelle imperfezioni che li ha resi più vivi nella mia immaginazione. Mi ci sono rivista molto in loro e ho ammirato il loro coraggio, accettare di avere un problema per voltare pagina e prendere in mano le redini della propria vita. Non tutti purtroppo ci riescono e non sarà di certo un processo veloce, ma loro ce l'hanno fatta contagiando con quella speranza anche chi è scettico.

Una lettura che può sembrare impegnativa viste le tematiche che vi ho descritto ma che si legge davvero in fretta grazie a uno stile scorrevole e semplice che invoglia soltanto a saperne di più, a fare il tifo per i protagonisti, a scoprire insieme a loro questo mistero dell'appartamento completamente isolato dall'oggi al domani.

Ho adorato come alla fine ogni cosa sia andata al punto giusto, mi è piaciuto tantissimo come l'autrice abbia voluto farci comprendere quanto si possa sempre lavorare su noi stessi per migliorarci e come sia riuscita a gestire tante cose senza scadere nel banale o senza appesantire una lettura che invece risulta essere dolce e veritieria.

Inutile dire che mi sono piaciuti tantissimo Eric e Steph che sembrano due persone fragili, ma che invece avevano soltanto bisogno della spinta giusta per trovare la loro strada. La storia d'amore non è quella su cui ruota tutto e questa diversità mi è piaciuta perchè l'attenzione si sposta sull'amicizia non solo tra i due e poi sul sentimento che affiora lentamente.
Sì, decisamente una lettura che mi ha soddisfatto, che mi ha arricchita e che consiglio sicuramente.

Valutazione 4/5