mercoledì 16 novembre 2022

Review Party. Recensione: Lo sguardo di Medusa di Natalie Haynes

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi si parla di mitologia, un argomento che sta prendendo sempre più spessore e che sono contenta riceva tanti consensi.


Ringrazio la Sonzogno per la copia omaggio.


Trama
Medusa è l’unica mortale in una famiglia di dèi. Crescendo insieme alle sorelle, Steno ed Euriale, presto si rende conto che è la sola a essere vulnerabile, accudita proprio per via della sua fragilità e della sua straordinaria bellezza. Questo la rende sensibile, piena di una compassione che gli immortali faticano a comprendere e desiderano annientare. Quando la bramosia spinge Poseidone a commettere un atto imperdonabile, la vita di Medusa viene sconvolta per sempre: Atena, oltraggiata e gelosa, scaglia la sua vendetta sull’innocente ragazza, trasformandola in una Gorgone con i capelli di serpente e uno sguardo che tramuta in pietra chiunque osi incrociarlo. Inorridita dai propri poteri, Medusa non può più guardare le persone che ama senza distruggerle – proprio lei che invece avrebbe voluto proteggerle –, e si condanna a una vita di solitudine ed esilio. Almeno fino a quando Perseo, il figlio di Zeus e Danae, non si imbarca in un’eroica impresa per aggiudicarsi la sua testa. Ma chi dei due può chiamarsi eroe? Chi dei due è realmente il mostro? E soprattutto, cosa significa essere un mostro? Unendo l’arguzia a un’approfondita conoscenza dei classici, Natalie Haynes ci racconta la storia di Medusa da un punto di vista originale e sfaccettato, inducendoci a chiederci se la bellezza appartenga solo al corpo o se, piuttosto, non vada ricercata nell’anima. Alternando la sua voce a quella di divinità capricciose e volubili, l’autrice rende finalmente giustizia a un personaggio tanto affascinante quanto controverso, restituendone un ritratto raffinato e sorprendente.

In quest'ultimo periodo ci sono tantissimi libri che trattano l'argomento dei miti e devo dire che mi rende davvero felice perchè adoro la mitologia e leggerla non mi stanca mai.
Ci sono stati numerosi libri dedicati a Medusa, il mostro gorgone dai serpenti al posto dei capelli e dagli occhi in grado di pietrificare comunque, ma penso che come per tutti i miti ci sia sempre qualcosa da dire.
Prima di diventare quel mostro che tutti conosciamo, lei era una persona completamente diversa. Ne Il segreto di Medusa di Hannah Lynn vediamo com'è diventata così, in questa versione di Natalie Haynes invece la scopriamo crescere insieme alle Gorgoni nonostante non abbia le loro stesse particolarità a parte possedere un paio di ali che la rendono diversa da una mortale.
In questa storia però non conosciamo soltanto Medusa, ma tutti coloro la cui vita si intreccia fino a formare un groviglio impossibile da sciogliere a cominicare da Perseo.
Perseo è un personaggio che forse si ricorda solo per il coraggio che ha avuto a tagliare la testa a questo mostro, ma conoscendo la vera storia di Medusa cambia un po' il modo di vederlo, ma è stato leggerlo in questa storia che mi ha fatto cascare la braccia in modo totale.
Codardo, sciocco, impulsivo e feroce nel momento sbagliato è un personaggio che ho mal sopportato per tutto il tempo e che non definirei affatto eroe.

                                 


Una storia quindi completamente diversa, che ci mostra un nuovo sguardo di questo mito, ci fa conoscere coloro la cui vita si è unita alla sua senza che nessuno potesse farne a meno perchè il volere degli dei era incontrastabile.
Ancora una volta loro non ne escono benissimo perchè sono troppo accecati dal potere per vedere altro, senza coscienza e con l'unico scopo di rendere la vita degli umani un inferno, ma credo sia proprio questo parte del loro fascino perchè non sono sempre giusti. Spesso sono spietati, crudeli eppure gli uomini li venerano, creano templi in loro onore e affidano le loro preghiere quando vogliono un aiuto consistente sebbene poi non li amino tutti allo stesso modo, ma li temono.
Non è certo vita facile per nessuno soprattutto per i figli che Zeus dissemina sulla terra, semidei che non hanno un particolare posto del mondo ma si trovano coinvolti nei mille intrighi, in gelosie e vendette che popola il mondo dell'Olimpio.
Persino una dea saggia e valorosa come Atena non è felice e devo dire che l'attenzione che l'autrice ha dato al suo personaggio mi è piaciuta molto perchè penso sia giusto mostrare anche le fragilità e non solo la forza di una persona, la rende più reale sebbene qui si tratti di una dea immortale. Sì, il suo personaggio mi è piaciuto molto così come quello di Medusa che in realtà non ha un ruolo predonominante come fa pensare il titolo, ma che rappresenta sicuramente il fulcro dove ruota tutto.
Ci sono numerosi punti di vista e tante storie diverse che conosciamo mano e ammetto che questa cosa all'inizio poteva anche essere interessante, ma dopo ne ho subito la stanchezza, secondo me troppi punti di vista per quanto spiegati a inizio capitolo sono davvero troppi e non mi ha fatto totalmente impazzire.
Tuttavia è una lettura che consiglio agli amanti della mitologia, a quelli che come me non si stancano mai di sentir parlare di miti e delle pazzie che fecero, perchè nel bene o nel male è sempre un genere che conserva quel fascino infinito.

Valutazione 3/5

                            

                                                     

                                       


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