martedì 7 febbraio 2023

Recensione: Il villaggio dei 13 segreti di Nadine Debortolis

Rieccomi amici lettori.
Altra nuova bellissima uscita quella di cui vi parlo oggi che mi ha portato di nuovo a Chanteloube.


Ringrazio Edizioni EL per la copia omaggio.


Trama
Tessa e Dimitri sono felici di passare le vacanze nella villa del vecchio zio Eustache e non immaginano neanche lontanamente che li attende una grande avventura. Dopo aver trovato in un libro una leggenda sul passato del villaggio dove si trova la casa dello zio, insieme alle amiche Daphné e Ornella decidono di mettersi alla ricerca di prove che dimostrino l’autenticità del misterioso racconto. Secondo la storia, l’antico mulino del borgo, perduto nel cuore del bosco e ormai in rovina, nasconderebbe un segreto. Grazie al loro intuito, i ragazzi scopriranno un messaggio celato dietro a una pietra dell’edificio, venendo poi condotti di indizio in indizio in un’incredibile caccia al tesoro… Ma quale sarà la verità celata dietro ai 13 segreti che li attendono? Un libro di narrativa illustrato in bianco e nero per bambini e ragazzi dai 10 anni. Una caccia al tesoro in forma di libro che permette di immedesimarsi nei protagonisti alla ricerca della soluzione a tutti gli enigmi del racconto. Una storia di misteri perfetta per i lettori curiosi che vogliono immergersi in un racconto ricco di avventura e colpi di scena.

Avevo letto La casa delle 36 chiavi l'anno scorso e sinceramente non credevo ci fosse un seguito perchè la storia termina bene, però sono stata molto felice di questa uscita così potevo di nuovo vivere avventure insieme a Tessa e Dimitri.
Una piccola premessa. Le storie sono autoconclusive quindi se per caso vi imbattete prima in questa potete leggerla tranquillamente anche se vi consiglio di partire dalla prima per avere una visione più totale e scoprire per quale motivo i nostri piccoli grandi protagonisti si ritrovano a vivere nella villa del vecchio zio Eustache.
Il libro precedente mi era piaciuto tantissimo e lo ricordavo benissimo quando ho iniziato questa lettura e questo, almeno per quanto mi riguarda, vuol dire sempre che il libro merita.
Tessa e Dimitri hanno ormai accettato questa nuova parte della loro vita e si sono affezionati molto a Daphne che considerano una grande amica a tutti gli effetti, adesso però c'è una novità perchè a loro si aggiunge la gemella Ornella e il nostro quartetto è pronto per una nuova avventura.
In realtà non la cercano, diciamo che capita loro per caso quando si imbattono in un vecchio diario che porta alle delle mappe, a degli indovinelli fino a scoprire un segreto che si infittisce sempre di più per arrivare a una scoperta del tutto inaspettata.



Cambiando totalmente registro stavolta ci imbattiamo in un passato condito di lettere, tante lettere e indizi che i nostri piccoli grandi protagonisti trovano disseminati ovunque. Cominciano a porsi delle domande, a voler scoprire se chi ha scritto quelle lettere c'è ancora, se possono sistemare un torto subito, se possono fare giustizia e sarà soltanto grazie allo spirito di gruppo, all'iniziativa che li spinge a imbarcarsi nell'avventura che trovaranno un esito che nessuno si aspettava.
Tessa e Dimitri mi sono piaciuti tanto anche se stavolta li ho trovati più grandi, più maturi e pronti ad affrontare tutto il resto del mondo. Sì, perchè quando dei bambini vogliono fare qualcosa di grande sembra che i genitori mettano sempre loro i bastoni tra le ruote impedendogi di compiere qualcosa di grande. E' faticoso essere piccoli e poco creduti vero? Ci siamo passati tutti e per questo è stato facile immedesimarmi con loro, tornare bambina e comprendere il loro turbamento.
Di solito in queste storie i genitori o sono poco presenti o totalmente presenti, qui almeno si nota che hanno a cuore il benessere dei propri figli ma come spesso accade li osservano poco e non sanno che in realtà loro stanno facendo qualcosa di molto bello che porterà novità e bellezza nella vita di tutta la città.
Una lettura gradevole, appassionante e perfetta per chi ama gli indovinelli e la caccia al tesoro, una lettura perfetta per grandi e piccoli che intreccia benissmo passato e presente e che si conclude con un epilogo che chiude un cerchio in modo totale.
Sì, decisamente c'era ancora da raccontare e posso dire che l'autrice è stata bravissima a non lasciare niente al caso e a concludere qualcosa che non sembrava, ma che era rimasta in sospeso.
Adesso, sì, che si può dire tutto è bene quel che finisce bene.
Io non posso che dirvi di leggerla, di apprezzare queste edizioni parzialmente illustrate e bellissime da sfogliare, vedrete che anche voi avrete voglia di conoscere Chanteloube.

Valutazione 4/5

                        

                                           

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