lunedì 3 giugno 2024

Recensione: Alla fermata dei desideri di Hiro Arikawa

Rieccomi amici lettori.
Sono tornata per parlarvi di un libro che fa molto riflettere.

Ringrazio Garzanti per la copia omaggio.


Trama
Ci sono moltissime persone che usano il treno tutti i giorni: chi per andare al lavoro, chi per correre a scuola, chi per necessità. Salgono sui convogli sferraglianti per semplice abitudine, senza alcuna aspettativa. In Giappone, però, c'è un treno speciale. Chi è abbastanza fortunato da salire sul vagone giusto può incontrare la signora Tokie, mano nella mano con la nipote Ami. Lei ha un dono: le basta capire da dove è partita e quale bagaglio porti con sé la persona che ha davanti, per darle il consiglio giusto e cambiare qualcosa nella sua vita e in quella di tanti passeggeri che si sentono persi. Come Shōko, che è stata abbandonata all'altare dal promesso sposo e ora non sa quale direzione prendere. Oppure Misa, che non riesce a ribattere alle dure parole del fidanzato che sminuisce sempre i suoi meriti. O ancora il giovane studente Keiichi, che si rifugia nella musica per sfuggire alla timidezza, soprattutto nei confronti delle ragazze. Tokie riesce a vedere il desiderio di ciascuno e consigliare loro una fermata diversa dal solito. Perché alle volte bisogna uscire dai binari per ritrovare la strada giusta.
E' un libro non troppo lungo che si legge benissimo perchè è suddiviso in una sorta di racconti, storie diverse che hanno lo stesso filo conduttore: il treno.
Personalmente non mi dispiace viaggiare in treno, uso spesso i pulman e la metropolitana per spostarmi e spesso si incontrano persone particolare, bizzarre, strane, diverse, ma anche persone che ti strappano qualche sorriso, che ti fanno parlare ancor prima che te ne rendi conto.
Come puoi parlare a un estraneo?
Proprio perchè è un estraneo non ti giudicherà, ma dirà apertamente ciò che ne pensa della situazione, parlare a un estraneo vuol dire poi non vederlo più anche se poi ricorderai sempre le sue parole.
Mi è capitato e penso sia una cosa bellissima essere capita, compresa da una persona che non conosci.
A volte infatti è proprio la persona più distante a a te, che non si lascia influenzare da ciò che dicono gli altri che ci spinge ad aprirci, a parlare con il cuore.

                            

Penso che l'idea di questo libro è bellissima perchè corrisponde alla realtà, a ciò che potrebbe succedere tutti i giorni perchè davvero si incontrano persone che possono cambiarti il corso della giornata o darti dei consigli disinteressati che modificano il modo di vedere le cose e addirittura risolvere un problema che credevi insormontabile.
Mi sono piaciute molte le varie storie. Persone diverse con situazioni differenti che si uniscono sullo stesso treno a volte senza conoscersi, ma aituandosi l'un l'altra in maniera quasi naturale.
Spesso si trova aiuto più da chi non conosciamo che da chi ci conosce da tutta una vita, è una cosa brutta da dire ma purtroppo è realistica e proprio per questo ho trovato la descrizione di certe situazioni molto attinenti alla realtà.
Tra le varie storie quella che mi ha colpita di più è stata quella di Tokie e sua nipote Ami perché ci fa pensare a quanto la vita possa essere strana, imprevedibile e come bisogna pensare alle piccole cose che ci rendono felici per poter essere in pace con noi stessi e anche con tutti gli altri,
E' una lettura che profuma di sapore orientale e come spesso mi accade con questo genere di letture non mi ha totalmente coinvolta, ma questo è un problema mio, penso però che l'idea di base sia molto bella e che sia stata sfruttata molto bene.
La fermata dei desideri è un titolo perfetto per questa storia che insegna tanto, fa riflettere e ci ricorda quanto sia importante interagire con gli altri e compiere una buona azione che potrebbe essere anche un sorriso.

Valutazione 3/5

                                  

                                              

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