lunedì 19 maggio 2025

Recensione: Cos'è successo a Ruthy Ramirez di Claire Jimenez

Buon lunedì amici lettori.
Cominciamo la settimana con una storia bella tosta.

Ringrazio Bollati Boringhieri per la copia.


Trama
La vita delle donne Ramirez di Staten Island ruota attorno all’assenza. A tredici anni la figlia di mezzo, Ruthy, scompare una sera dopo l'allenamento di atletica, lasciando la famiglia ferita e in difficoltà.
Gli anni trascorsi dalla scomparsa di Ruthy non sono stati facili per la famiglia Ramirez. Mentre la loro madre, Dolores, lotta ancora con la perdita, Jessica si destreggia tra la figlia piccola e il lavoro di OSS in ospedale, e Nina, dopo tre anni di college e una laurea in Biologia, è tornata a casa solo per accontentarsi di un lavoro come commessa presso un negozio di lingerie nel vicino centro commerciale.
Una notte, dodici anni dopo la scomparsa, la sorella maggiore Jessica vede una donna sullo schermo televisivo in Catfight, un volgare reality show. Si precipita a chiamare la sorella minore Nina: i capelli di questa donna sono tinti di rosso e si fa chiamare Ruby, ma il neo sotto l'occhio sinistro è immediatamente riconoscibile.
Potrebbe essere Ruthy, dopo tutto questo tempo? Jessica e Nina escogitano un piano per recarsi dove viene girato il reality, alla ricerca della sorella scomparsa.

Ruthy è la protagonista assente di questa storia, un personaggio importante su cui ruota tutta la vicenda e una voce narrante solo in piccolissima parte.
Un giorno che sembra apparentemente come tanti la tredicenne Ruthy non torna a casa dopo la sua lezione di atletica e da quel momento la vita della famiglia Ramirez cambia radicalmente.
Passano dodici anni in cui non hanno alcuna notizia, nessun corpo da piangere, nessuna speranza a cui aggrapparsi e in più le malelingue insinuano che la loro fosse una famiglia oppressiva e per questo motivo Ruthy è scappata, ma la verità è un'altra perchè Doloros ame le sue famiglie e farebbe qualsiasi cosa per loro e suo marito non le toccherebbe nemmeno con un dito, ma a volte i pettegolezzi sono crudeli e distruggono anche le cose belle.

                                     
Jessica è la figlia maggiore, Nina è la minore. Entrambe hanno subito l'assenza di quella sorella che non hanno mai dimenticato. Hanno reagito in modo diverso perchè Jessica si è gettata nel lavoro sposando il ragazzo che ha conosciuto a scuola e diventando anche madre, mentre Nina si è trasferita altrove per laurearsi. Dolores frequenta la Chiesa, ma il pensiero di quella figlia scomparsa non l'ha mai abbandonata, diciamo che tutte e tre stanno tentando di voltare pagina con risultati non sempre perfetti.
Penso che sia parecchio complicato dire addio a una persona se non hai la sicurezza che non c'è più, ti aggrappi a quel sottile filo di speranza che non svanisce mai ed ecco perchè quando in televisione vedono una ragazza che assomiglia alla loro Ruthy decidono di andare a lei.
Non importa la distanza, i problemi al lavoro, la famiglia, ciò che conta è andare da quella parte di famiglia che vogliono riunire. Desiderano scoprire cosa sia successo, vogliono chiudere questo cerchio lasciato aperto per troppi anni.
Tre donne, tre caratteri e vite diverse, tre modi di pensare completamente diversi si uniscono per lei, per Ruthy.
Non vi dirò se la trovano, non vi dirò cosa a successo a quella ragazzina in un giorno apparentemente normale, posso dirvi che vi verrà voglia di scoprirlo leggendo le pagine, che sarete ansiosi di scoprire la verità esattamente com'è successo a Dolores, a Nina e a Jess, posso dirvi che quel dolore per un'assenza così profonda penetrerà anche nei vostri cuori perchè l'autrice è stata brava a descrivere questi sentimenti così totalizzanti.
Non c'è soltanto dolore, quello esiste se sai che la persona è morte, qui c'è malinconia, rabbia, paura e lo ammetto non vorrei mai passare quello che hanno passato questi tre personaggi perchè è la cosa più brutta non sapere.
Il finale non è quello che mi aspettavo, ma diciamo che me l'aspettavo ormai arrivata verso la fine. Non è un finale tenero e speranzoso, ma lascia un senso di impotennza che sarà difficile dimenticare, ma è anche un finale che insegna qualcosa, un finale che ci ricorda quanto sia imprevedibile questa vita, che rende palese come questo mondo sia assolutamente inaspettato.
Ve lo consiglio? Non credo sia adatto a tutti, ma sicuramente è una lettura che fa pensare, una di quelle che ti fa capire quanto sia importante, quanto sia fondamentale, vivere giorno per giorno e apprezzare le piccole cose.

Valutazione 3/5

                                   

                                                     

Nessun commento:

Posta un commento