Recensione: Sally Diamond la Strana di Liz Nugent

Buon lunedì amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro molto particolare che ho letto in anteprima.

Ringrazio Vallardi per la copia.

Trama

Sally Diamond non capisce perchè quello che ha fatto è così strano. Dopotutto ha solo eseguito le istruzioni di suo padre: gettarlo nella spazzatura dopo la sua morte.

Improvvisamente sola, Sally si affaccia al mondo per la prima volta, scoprendo che non sempre le persone dicono quello che pensano. 

In più, ora è al centro dell’attenzione, inseguita da paparazzi affamati di notizie, concittadini petulanti e detective ficcanaso. 

Ma a raggiungerla non sono solo i giornalisti: lettere ambigue, firmate da un anonimo S., compaiono nella sua cassetta postale. 

Chi le manda e cosa vuole? 

Perché conosce tutte quelle cose su di lei? 

E mentre riaffiorano dettagli inquietanti della sua infanzia, Sally sarà costretta a confrontarsi con i segreti di un passato che aveva voluto dimenticare.

Inquientate, sconvolgente, originale. Ecco i primi tre aggettivi che mi vengono in mente se penso a questa lettura.

Sono uscita dalla mia confort zone con questa lettura e nonostante sia completamente diversa dalle solite storie che leggo non sono riuscita a mettere giù il libro fino a quando non era finito.

Penso che la scrittura di Lix Nugent sia stata non solo travolgente, ma molto accattivante perchè ha intrecciato sapientemente passato e presente per regalarci un futuro che mi ha lasciato del tutto a bocca aperta.

Per mia opinione personale il finale è un po' troppo aperto e io non sono solita amarli, ma comprendo che per questo genere di storie è giusto dare quell'apertura non totale, ma parziale soprattutto quando ci troviamo di fronte personaggi non propriamente positivi. Vedrei bene questo libri rappresentato in un film perchè secondo me renderebbe molto.

E' una storia che apparentemente sembra sopra le righe, ma in realtà è folle, inaspettata e ti fa capire quanto la mente umana possa essere imprevedibile.

                                   

Divisa in due archi temporali scopriamo la storia di Sally al presente ma anche di Peter che rappresenta il suo passato.

Sally è una donna fuori dal comune. Non ha amici, non parla con nessuno, esce il minimo indispensabile e non prova emozioni, è sempre sincera perchè incapace di dire bugie e ha paura di rapportarsi con gli altri. Suo padre l'ha sempre protetta e come psicologico l'ha tenuta dietro sua stretta sorveglianza, ma quando muore per Sally è arrivato il momento di affacciarsi al mondo vero dove tutti vogliono qualcosa da lei soprattutto sapere la verità sulla sua nascita.

Sally non ha ricordi prima dei suoi sette anni ed è attraverso lettere, fascicoli, registrazioni che viene a conoscenza di un passato oscuro, malato e molto crudo. Comprende che se è così, se è così diversa da tutti è per colpa di quel passato che non ricorda e tenta di fare di tutto per essere normale, si iscrive ai corsi di yoga, trova un lavoro, sorride più spesso e cerca di fare discorsi lunghi anche a telefono cosa che prima la terrorizzava.

A me è piaciuta tanto Sally, mi ha fatto sorridere più volte e anche molta tenerezza.

La storia di Peter invece è molto diversa, il suo personaggio comincia come una persona buona e sincera, ma è crescendo grazie all'influenza della persona sbagliata che diventa completamente diverso.

Cos'hanno in comune Peter e Sally?
Confesso di non averlo capito subito e quando si sono incontrati avevo immaginato le cose completamente diverse invece è tutto molto più complicato di quello che si possa immaginare. 

Il passato di Sally, di sua madre mi hanno abbastanza sconvolta e la storia di Peter mi ha fatto rabbrividere, ti fa pensare che certe dinamiche, certe situazioni possano compromettere il cervello di una persona che trova difficile dividere il bene dal male.

Più leggevo e più ne ero sconvolta, ma non perchè ci sono scene violente, anzi in realtà da questo punto di vista è molto neutro, è bastato però che fossero raccontate, è bastato che fossero viste perchè alla fine la violenza verbale, il danno psicologico è forte tanto quanto quello fisico se non di più.

Ho provato tristezza per alcuni personaggi che non meritavano quella fine solo perchè capitati con persone senza morale e senza coscienza, ho provato tenerezza quando Sally cercava di rapportarsi con gli altri nonostante non sapesse come fare, ho provato rabbia quando alcune situazioni non si sono potute sistemare e ho provato ammirazione per l'autrice per essere riuscita a scrivere una storia così realistica che cattura l'attenzione tanto da farti arrivare alla fine senza nemmeno rendertene conto.

Non posso dire che sia un titolo per tutti, non credo che questa lettura possa essere letta da chiunque, però è sicuramente una lettura che prende e trascina. E' una lettura che appassionerà gli amanti del genere e che forse riuscirà a catturare anche chi non mastica questo genere come me perchè decisamente lo stile narrativo è molto fluido e scorrevole, diretto e immediato.

Ci sarebbe tanto altro da dire, le notizie sconvolgenti non sono poche ma è giusto non mostrare adesso troppo le carte e conoscerle pagina dopo pagina.