lunedì 6 ottobre 2025

Doppia recensione: Harley & Rose e Styx & Stones di Carmen Jenner

Buon lunedì amici lettori.
Alle prese con temperature folli che hanno cambiato il clima da caldo afoso a freddo freddissimo stamattina mi appresto a parlarvi di due storie insieme.

Ringrazio la Hope per le copie.


Trama
Fin da quando era una ragazzina, Rose sognava il giorno in cui Harley l’avrebbe portata in braccio oltre la soglia, in luna di miele. Ma cosa succederebbe se quello non fosse il giorno del suo matrimonio, e lei si trovasse lì solo perché Harley è stato lasciato all’altare appena qualche ora prima?
Barattata San Francisco per una vacanza in paradiso, dopo aver scambiato il bouquet da damigella per le Hawaii, Rose spera di poter uscire finalmente dalla friendzone.
Perché una volta Rose e Harley erano stati molto più che amici, ma la vita aveva preso un’altra piega. Da allora, Rose ha trascorso ogni giorno nella speranza che Harley se lo ricordasse.
Lei è sempre stata la sua migliore amica.
Lui è sempre stato suo.
Lei è innamorata di lui.
Lui… non è innamorato di lei.
Lui… sta sposando qualcun’altra.
Lui… sta nascondendo qualcosa.
Lui…be’… è complicato.


Trama
Pensavamo di avere tutto il tempo del mondo. Ci sbagliavamo.
Styx Hendricks e Alaska Stone sono coetanei e frequentano la stessa scuola ma, mentre Styx la sogna e desidera da sempre, Alaska non sa neanche della sua esistenza. Due adolescenti, forse destinati a non incontrarsi mai davvero.
Al destino, però, piace rimescolare le carte. Ed eccoli, riuniti da un’esperienza dura, di quelle che ti cambiano la vita. Di quelle che mettono a rischio la vita.
Due ragazzi che pensano di non avere nulla in comune e scoprono invece, un passo alla volta, di potere e volere essere tutto, l’uno per l’altra.
E che, quando il tempo non è infinito, non vuoi sprecarne neanche un attimo.

Due storie autoconclusive, due libri che possono essere letti separatamente e che rappresentano il trope ugle crying che ho scoperto proprio con queste letture per la prima volta.
Carmen Jenner è un'autrice che ho già avuto modo di leggere proprio per la Hope ed ero curiosa di queste due storie che non immaginavo però fossero così un dramma, nè che mi facessero arrabbiare così tanto.
Con una scrittura scorrevole e fluida la Jenner è riuscita un'altra volta a raccontare un angst davvero proromponte soprattutto per Harly e Rose, quello di Styx e Stones lo definirei invece un amore arrivato nel momento sbagliato, ma nel posto giusto ed è proprio da loro che voglio partire.
Si parla di ospedali, si parla di malattie incurabili e non faccio spoiler dicendo questo perchè è fin dal primo capitolo, dai primi righi che ci rendiamo conto dove siamo e io confesso di non essere stata preparata abbastanza, non me l'aspettavo e sono rimasta spiazzata rigo dopo rigo, pagina dopo pagina perchè la vita alcune volte si accanisce contro le persone sbagliate e non c'è niente da fare quando il destino sceglie di infierire senza voltarsi da un'altra parte.
Styx è un ragazzo pieno di vita, dalla battuta pronta e pieno di allegria. Alaska non ha molto in comune con lui o almeno è ciò che pensa perchè in realtà basta scambiarci due chiacchiere per capire che sono molto più simili di ciò che pensavano e che proprio quel legame nato per caso può diventare qualcosa di grande, di enorme.
Una storia toccante, profonda che insegna l'importanza di non mollare, di non abbattersi, ma soprattutto di aprire il proprio cuore alla persona giusta perchè se troviamo la persona giusta non esiste un momento o una situazione sbagliata, era arrivato il momento perfetto per stare insieme. Sì loro due sono davvero teneri, ma decisamente troppo troppo sfortunati e secondo me la Jenner ci è andata troppo pesante e non è riuscita nemmeno nel finale quasi consolatorio a farmi rallegrare, è stato troppo.  

                                      
Discorso diverso per Harley e Rose dove il finale è di tutt'altro calibro, ma non per questo meno tosto.
Durante la lettura ho inveito tutto il tempo contro Harley un personaggio maschile egoista come non ne ho mai visti, un protagonista assurdo che professa amore e devozione, ma lo dimostra in maniera pessima. Sinceramente Rose è stata fin troppo gentile nei suoi riguardi, fin troppo accondiscentente. Ho aspettato di vedere se in Harley cambiasse qualcosa, se attraverso i flashback vedessi un miglioramento, ma non c'è stato nulla a parte il grande segreto che porta dentro di sè da troppo tempo, un segreto che ovviamente cambia la prospettiva di certe situazioni, ma che a mio parere non giustifica un bel niente e che non è riuscito a farmi apprezzare questa coppia che ho sempre visto troppo sbilanciata dove soltanto uno dei due ha amato davvero per tanti anni.
Un finale non straziante come il libro precedente, ma un contentino per quanto mi riguarda che continua ad essere sbilanciato e poco perfetto. Mio giudizio personale, mia opinione personale, ma purtroppo questa coppia non è riuscita a trasmettermi tutto quello che mi sarebbe piaciuto trovare leggendo la trama.
Nel complesso quindi due storie che non mi aspettavo, che non mi hanno sorpreso in positivo come pensavo, che mi hanno furviato dalla trama e che non sono sicura di poter consigliare a tutti e non solo per la mia personale opinione, ma per gli argomenti tosti e delicati che sono trattati e che secondo me non sono adatti a tutti.
A mio parere ci sono molte pecche in entrambe le storie, ma è stato comunque interessante leggere del legame dell'amicizia, assistere alla grinta e alla forza interiore che quando meno te l'aspetti arriva per farti andare avanti e affrontare ogni cosa, ai siparietti divertenti di alcune scene giuste per stemperare la serietà perchè comunque la narrazione e lo stile di scrittura di Carmen Jenner è secondo me molto buono, ti fa venire voglia di proseguire la storia arrivando alla fine senza quasi te ne rendi conto ed è sempre bello quando succede.
Sicuramente ci sarà qualcuno che riuscirà ad apprezzarle meglio, di certo ci sarà qualche lettura capace di emozionarsi più di me d'altronde la lettura, lo sappiamo benissimo, resta personale e soggettiva.

                                                            

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