venerdì 25 luglio 2025

Recensione: Banríon di Federica Caglioni

Buon venerdì amici lettori.
Oggi vi parlo dell'ultimo libro della trilogia dell'Apocalisse.

Ringrazio l'autrice per la copia.


Trama
La guerra è esplosa, Arcangeli e Angeli Ribelli si scontrano in campo aperto mentre la G.H.S. cerca di ristabilire la calma e rimettere a posto la situazione. Ma nulla sarà davvero come prima, non per Kelia, non quando la vita del ragazzo che ama è stata sacrificata per permettere al Principe degli Irin di combattere e porre fine all’Apocalisse. Jack è stato un avversario, un alleato, è diventato il suo tutto e ora nel suo corpo vive l’Arcangelo che ha rinunciato al suo titolo tra gli Immortali per un unico scopo: ucciderla prima che Raphael la trasformi nella propria arma. Tuttavia Kelia ha giurato di servire suo nonno, di far parte del suo esercito, e non può sottrarsi al suo giuramento, neppure quando questo la mette contro i suoi stessi amici, contro le persone che ama e che ha promesso di proteggere. Ma la verità è che non può proteggerli da ciò che il destino ha in serbo per tutti loro, ciò che l’attende alla fine della guerra, se vuole fermare lo scontro e salvare l’umanità: sacrificare la sua stessa vita. Ma quanti amici perderà prima di doverlo fare?

Questa trilogia va letta secondo l'ordine cronologico


Ero mooolto curiosa di questo ultimo libro perchè il secondo si è fermato sul più bello con un colpo di scena assurdo e sono contenta che poi tutto abbia ripreso da qui.
Federica ha una penna fluida, accattivante e si vede proprio che questo è il suo genere perchè riesce a combinare vari elementi con una facilità estrema, riesce a farti essere parte della storia senza nessuna difficoltà e soprattutto ha creato un word building fantastico.
In questa triologia non ha creato solo una storia ricca di intrecci, di colpi di sceni, di vari indizi disseminati ovunque che portavano poi alla soluzioni.
Ha mescolato folklore e magia nel mondo reale e quindi facendolo diventare un fantasy contemporaneo.
Ci sono un po' di personaggi che popolano questa triologia, buoni e cattivi che impariamo ad amare o a detestare, personaggi che diventano ormai familiari eppure chi spicca dappertutto è lei: Keila.
L'abbiamo vista crescere, maturare, sbagliare e imparare dai propri errori. La ragazzina spaventata, del tutto ignara dei poteri e dei pericoli della sua famiglia è scomparsa perchè adesso abbiamo una giovane donna forte e determinata.
Generosa e altruista fa sempre la cosa giusta mettendo prima il bene degli altri. E' sicuramente la degna figlia di due genitori che hanno fatto tutto il possibile.
Lei è sicuramente una grande protagonista che ho rivalutato molto perchè soprattutto nel primo libro non mi ha fatto impazzire, ma ho sempre giustificato il suo comportarsi come segno di immaturatità ed era giusto così infatti ho apprezzato molto che già nel secondo libro gli anni fossero passati e lei fosse cresciuta non soltanto anagraficamente.

                                    

Ricco di colpi di scena, azione e tanti nodi che vengono al pettine questo terzo libro è stato un susseguirsi di avventure che hanno più volte cambiato il corso degli eventi arrivando a una fine giusta e per nulla scontata.
Alethè ha acquistato un significato importante, Mikha’il diventa sempre più importante e Keila prende delle scelte difficili che è complicato giudicare e che, inevitabilmente portano a delle conseguenze importanti.
Mi è piaciuto che in questo ultimo libro fosse dato spazio anche ad altri pov perchè Keila è la protagonista principale, ma non è l'unica a lottare per il Bene comune e ho trovato questa scelta giusta anche per dare una visione più ampia al lettore.
Posso dire di aver apprezzato tantissimo la prima parte del libro che ho trovato coinvolgente e molto intensa. La seconda parte ha fatto scemare la mia attenzione, ma non perchè fosse scritta male o abbia delle cose per cui puntare il dito, semplicemente ci spostiamo molto più sul fantasy e qui, ahimé, non è il genere che mastico con piacere e che mi fa apprezzare tutto. 
Penso che questo terzo libro sia giustamente spostato più sul fantasy perchè siamo alla resa dei conti, perché ogni cosa deve essere spiegata e risolta. Ho apprezzato che non lasciasse nulla in sospeso e che i vari intrecci avessero un senso finale che ha reso tutto lineare e preciso. 
Per un attimo ho temuto il peggio verso la fine perchè ne stavano davvero succedendo di tutti i colori, ma per fortuna Federica è stata buona a regalare quel lieto fine che desideravo da tanto tempo per la mia coppia preferita. 
Jack e Keila mi piacciono molto e di fatti ho preferito tra i tre libri il secondo perchè l'ampio spazio al romance ha fatto scattare ogni scintilla del mio interesse che è rimasta ferma fino all'ultimo.
Questione personale ovviamente, chi apprezza i fantasy, chi apprezza i fantasy romance ovviamente amerà questo terzo libro più di tutti e tre.
Non è stato un finale scontato come dicevo prima, ma secondo me giusto per la situazione che si è venuta a creare e a che ha mantenuto così la concretezza su cui stava viaggiando.
Il lavoro sui vari personaggi è stato importanti perchè tutti sono importanti, anche quelli che sembrano di poco conto. 
Non sono stata totalmente d'accordo su alcune scelte e ne ho apprezzate altre, ma nel complesso posso dire che questa trilogia di certo merita di essere conosciuta perchè è scritta molto bene e si entra proprio in un mondo a parte, provare per credere.

                                                              




1 commento:

  1. Susy 🥹 grazie! Sono davvero contenta che ti sia piaciuto, nonostante la parte fantasy più importante in questo volume e il tuo rapporto con il genere meno ideale!
    Grazie, grazie, grazie 🤩

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