venerdì 19 aprile 2024

Recensione: La biblioteca scomparsa di Rebecca Stead

Buon venerdì amici lettori.
Concludiamo la settimana con i miei adorati libri per ragazzi.

Ringrazio DeA per la copia omaggio.


Trama
Martinville è una graziosa cittadina come tante: una strada principale, casette colorate, negozi, uffici, la scuola elementare e persino una Casa Museo infestata dai fantasmi. Insomma, non manca proprio niente... a parte la biblioteca. L’assenza passerebbe inosservata, se non che, una mattina qualunque, su una delle colline che circondano il centro, spunta dal nulla un cartello con l’invito: "Prendi un libro, lascia un libro. O entrambe le cose". Di fianco c’è un carrello, sormontato da due antine montate alla bell’e meglio. E all’interno ben trentanove volumi schedati. L’unico a sapere chi sia stato a lasciare quel dono inatteso è Mortimer, il vecchio gatto arancione con sei dita per zampa che fa da guardia all’installazione, ma per quanto vorrebbe condividere le sue informazioni, gli umani non sembrano capire i suoi miagolii. Neppure l’undicenne Evan, che non esita a prendere due libri a caso dallo scaffale. Incappa così nel primo indizio che lo spingerà a indagare, insieme al suo amico Rafe, su un evento di cui nessuno degli adulti ha voglia di parlare e che ha segnato la vita di molti abitanti di Martinville, la città senza biblioteca. 

Edizione carinissima per una storia che ha tutte le carte in regola per appassionare un lettore amante di questo genere come me.
Partiamo da quel finale, non me l'aspettavo così con un colpo di scena, l'autrice è stata senza dubbio bravissima perchè sembrava che la storia prendesse un'altra direzione e invece ne ha portata a un'altra commpletamente diversa e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Adoro quando capitano letture del genere, che ti soprendono quando meno te l'aspetti, ti coinvolgono e ti fanno stare bene perchè sei soddisfatta di aver completato un libro così bello.
Cominciamo da Mortimer che per me rappresenta il vero protagonista della storia visto che grazie a lui tante cose cose successe, grazie a lui si è data la spinta per capire tutto e sempre grazie a lui c'è stata giustizia per qualcosa che sembrava non potesse avere fine.
Mortimer è un gatto arancione con sei dita per zampa, lui conosce tante cose, forse troppe e vorrebbe spiegare tante cose agli umani, ma nessuno lo comprende davvero così decide di utilizzare i suoi scarsi mezzi a disposizione per invogliare qualcuno affinchè scopra la verità e quel qualcuno è Evan.
Evan è un ragazzino di undici anni che prende due libri a caso dallo scaffale di una vecchia biblioteca, non sapeva neppure dell'esistenza di questo luogo per lui sconosciuto e sarà proprio per questi libri - non lasciati proprio a caso - che comincerà a interessarsi di qualcosa mai veramente risolto.



Con uno stile scorrevole, semplice e anche interessante, il libro si finisce davvero in fretta e ti fa venire voglia di indagare insieme a Evan e a quelle scoperte che ti lasciano a bocca aperta. Sì, perchè non solo il finale non te l'aspetti, ma anche le rivelazioni a cui arriva continuando la sua ricerca della verità.
Mi è piaciuto tanto questo piccolo grande protagonista che da solo riesce a improvvisarsi detective e a scoprire cose che non solo riguardano Martinville la piccola cittadina in cui abita, ma che interessano anche la sua famiglia.
E' una storia che sembra leggera e forse anche fantasiosa per la presenza di un gatto così intelligente, ma che in realtà è una storia importante e che ci fa riflettere su tante cose.
Si parla di famiglia, di amicizia, di senso di colpa e di cambiamento. Sì, perchè siamo sempre in tempo a cambiare, a modificare ciò che non ci piace della nostra vita e a renderla come la desideriamo.
Evan ci insegna che c'è sempre tempo per rimediare a uno sbaglio, a cambiare versione di noi stessi e di quello che mostriamo agli altri. Mortimer ci insegna che la pazienza è una virtù da non sottovalutare e che a volte faremmo meglio ad ascoltare con più attenzione perchè potremmo avere delle sorprese inaspettate.
Potrebbe rappresentare una lettura senza impegno, ma io la definirei comunque importante, che sa parlare al cuore, che ti fa affezionare a tutti i personaggi presenti e che ti regala tanti insegnamenti di cui bisogna solo farne buon uso.
I libri come sempre hanno un ruolo importante, è grazie a loro che Evan scopre la verità ed è grazie a loro che quella biblioteca quasi dimenticata adesso ha la sua storia.
Adoro che sia stato dato così tanto valore ai nostri amati libri, d'altronde senza di loro come potremmo fare?

Valutazione 4/5

                                      

                                                   

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