lunedì 8 giugno 2020

Blogtour E poi... di Guillaume Musso Lo stile dello scrittore

Ciao a tutti amici lettori e buon lunedì.
Impegni per questa settimana?
Io la comincio nel migliore dei modi librosamente parlando perché partecipo a un blogtour di un libro davvero intenso.


Ringrazio La Nave di Teseo per la copia omaggio e Francy di Libri, Libretti, Libracci per la grafica.

A fine post troverete il calendario per seguire tutte le tappe, mi raccomando di non perderne nessuna.

Trama
A otto anni il piccolo Nathan si butta in un lago per salvare una bambina e resta sott'acqua. Il suo cuore si ferma, i medici non hanno speranza ma il giovane eroe ritorna alla vita, contro ogni previsione. Vent'anni più tardi, Nathan è un brillante avvocato newyorkese con una carriera invidiabile pagata a caro prezzo: tra lui e la moglie Mallory la distanza è cresciuta silenziosamente finché lei è tornata a San Diego dai genitori, portando con sé anche la loro adorata figlia Bonnie. Ferito dal divorzio e rimasto solo, Nathan si rifiuta ancora di più nel lavoro. Fino a quando Garrett Goodrich non fa irruzione nella sua vita, sostenendo di avere un talento molto particolare: sa riconoscere le persone che stanno per morire. Per Nathan, è arrivato il momento di capire perché è tornato in vita. 

Proprio ieri è uscito questo libro, ma oggi la mia tappa non riguarderà la recensione bensì Lo Stile di Scrittura di quest'autore che è molto particolare e decisamente interessante.

Ho già letto due libri di quest'autore che, per mancanza di tempo, non ho ancora recensito qui sul blog ma mi hanno colpito entrambi per il modo particolare di raccontare  gli eventi.
Anche in questa storia ho riscontrato la stessa cosa e penso sia interessante che un autore seppur con storie diverse, resti sempre la stessa persona che appassiona lettori e conduca per mano a un finale che il più delle volte non ce l'aspettiamo nemmeno.
Tutti i suoi libri - o almeno quelli che ho letto io - iniziano in un modo quasi lento che serve a farti capire con calma a cosa andiamo incontra e poi diventano interessanti a tal punto che divori le pagine e vuoi capire cosa succede. Lo stato psicologico è il fattore denominante, ha infatti la capacità di catturare l'attenzione così profondamente che è difficile smettere di leggere perché arrivi a un punto che vuoi proprio sapere come andrà a finire lasciando perdere tutto il resto.
Come briciole di pane sparse durante il suo passaggio, lancia tutti i segnali giusti, niente è lasciato al caso eppure il lettore non li nota subito perché concentrato sulla storia e soltanto quando alla fine vengono svelate le carte, ci si rende conto che in realtà non ci ha preso in giro ma siamo stati troppo veloci nella lettura nell'accorgercene.
Ovviamente parlo per me, ma mi è successo così tutte le volte ed è strabiliante questa dote. In più indirizza le cose sempre verso una prospettiva che oramai prendo per vera e invece verso la fine ribalta tutto con una maestria senza eguali mettendo in discussione ogni cosa e portandomi a riflettere che in realtà avevo capito male non per colpa sua, ma solo mia perchè non ho fatto caso a dove voleva arrivare.
E cosa dire dei finali?
Spiazzianti ogni volta, a un certo punto si pensa che finisca in un modo o almeno uno lo spera e invece i suoi finali sono destabilizzanti ogni volta perchè non te lo aspetti, non lo capisci finché non ci sbatti contro e alla fine ti lascia a bocca aperta senza che tu possa fare nulla per cambiare le cose.
Il motivo per cui mi piace tanto quest'autore è proprio perchè ti sorprende ogni volta, ti lascia addosso una sensazione di appagamento e nello stesso tempo di sorpresa che piace. Vieni quasi voglia, una volta finito di libro, di leggere le parti più importanti e capire come mai non ci sei arrivato prima e di ricominciare la lettura per afferrare meglio l'intera vicenda.
Questo libro non fa eccezionale, termina in un modo che sinceramente non avevo capito e che mi ha lasciato del tutto sorpresa. Una storia decisamente avvincente che mescola paranoral e giallo, che regala emozioni con i sentimenti veri e che porta tanto alla riflessione.
Attraverso la storia di Nathan, Guillame Rosse ci fa riflettere sull'importanza delle piccole cose che dovrebbe essere superiore alla corsa frenetica che compiamo ogni giorno per il raggiungimento di un successo spesso infelice ma predestinato. Raggiungere invece la pace interiore dovrebbe essere l'unica corsa da affrontare ogni giorno perché solo quella porta alla felicità vera e totale.
I messaggi che lancia nelle sue storie sono qualcosa che non manca mai nei suoi libri ed è uno dei motivi per cui mi piace tanto.

Voi cosa dite l'avete mai letto? Conosete questa storia?
Vi aspetto nei commenti, ma prima vi ricordo di continuare a seguire le altre tappe




Nessun commento:

Posta un commento