martedì 8 giugno 2021

Review Party. Recensione: Il mondo tra noi di Sarah Anna Juckes

Ciao a tutti amici lettori.
La settimana dovrebbe cominciare il martedì visto che è il lunedì è giorno odiato da tutti - o quasi - e infatti oggi mi sento più carica.
Oggi parliamo di una storia profonda, che tocca il cuore.




Ringrazio la Rizzoli per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.



Trama

Alice, sedici anni, è affetta da una malattia cronica che le sottrae tutte le energie.Il suo contatto con il mondo esterno è Stream Cast, la piattaforma social attraverso la quale segue le dirette streaming delle attività dei suoi “amici”: da una passeggiata tra i negozi delle affollate strade di Tokyo allo sfrecciare in bicicletta per le vie della sua città, Alice vive ogni giorno senza lasciare mai la sua stanza. Ma poi arriva un nuovo streamer, Rowan. Occhi scuri, amante della street art e del mare, Rowan incoraggia Alice a smettere di guardare e basta e a prendere in mano la sua vita. Ma Rowan ha un segreto che non è pronto ad ammettere neppure a se stesso, e Alice teme che se Rowan sapesse della sua malattia lo perderebbe. Mentre insieme provano a dar vita ai loro sogni, i rispettivi segreti minacciano di allontanarli. Quanto saranno pronti a rischiare per difendere il loro amore appena nato?


Storie come questa, in cui si parla di una malattia che esiste davvero sono sempre un ottimo spunto di riflessione, che ci fa pensare a quanto siamo fortunati, al fatto che dobbiamo guardare con più
attenzione quello che ci circonda per esserne contenti invece di desiderare quello che non abbiamo.

Alice, la nostra protagonista, è una ragazzina sveglia, intelligente, ma costretta a stare a letto per colpa di una malattia che la stanca non appena fa qualcosa che non deve. Piccoli movimenti per noi normalissimi come farsi un bagno, correre, mangiare diventano per lei sinonimo di stanchezza infinita ed è costretta costantemente a chiedere aiuto ai propri genitori.
C'è da chiedersi: questa è vita? Lei non si lamenta, anche se dentro di se soffre, cerca di non far pesare troppo il suo malumore ai genitori che le sono accanto in una maniera così dolce e affettuosa da pensare che tutti dovrebbero essere così. Ho amato tantissimo il rapporto che ha con loro, così presente, costante, loro sono le sue rocce, le persone dalle quale sa di poter sempre contare. Non è così che dovrebbe essere? In particolar modo ho amato il padre, quest'uomo così grande che cerca di sdrammatizzare ogni momento, che porta il sorriso e che fa ridere in più in occasione è il toccasana giusto per affrontare momenti critici come la figlia.
Non li ho mai visti abbattersi, piangersi addosso e per quanto sia stato bello e incoraggiante ecco diciamo che a un certo mi è sembrato abbastanza inverosimile. Chiunque si sarebbe almeno per un po' lasciato prendere dallo sconforto, siamo umani dopotutto ed è normale, invece loro sono sempre positivi e accettano tutto con la massima tranquillità. Devo dire che questo fattore mi ha lasciato un attimo perplessa perchè non è minimamente realistico. Forse l'autrice ha voluto mostrare soltanto le cose belle, quelle positive, quelle che danno speranza e visto così potrei anche darle ragione, altrimenti sinceramente non mi sembra per nulla credibile.



Passando oltre, devo dire che la storia assume una piega molto moderna quando si parla di realtà virtuali e di quello che possiamo fare solo con uno schermo davanti. Alice, impossibilitata a muoversi, cerca di farlo lo stesso ma con gambe che non sono le sue sfruttando la piattaforma virtuale per viaggiare, correre e anche parlare. In realtà la prima volta che parla con una persona è un incognita strana, finora aveva solo osservato, ma Rowan è diverso. Se ne accorge dal primo momento e con lui instaura un particolare legame che li vede uniti seppur lontani.
Rowan è un ragazzo con molti segreti, vari problemi eppure in lui spicca quella voglia di vivere che colpisce Alice dritta al cuore. Non se la sente di rivelare molto di sè, temendo che una volta scoperta la verità lui si allontani, in realtà non sa che Rowan vede oltre e che anche lui ha tanta voglia di donare oltre che dare creando il connubio perfetto di ragazzo ideale. Non che lui sia perfetto nel vero senso del termine, semplicemente è la persona giusta per lei, si aiuteranno a vicenda e ho adorato questa cosa. Mi piace tantissimo quando nelle storie come questa sono l'uno il supporto dell'altra, rende più bello e giusto il loro percorso di crescita spronandoli a diventare persone migliori.
Una storia che ha un sottofondo di tristezza costante vista la gravità delle cose, eppure nello stesso tempo dona quella speranza giusta che ci fa credere che anche dalle cose brutte possono succedere quelle belle e, su quest'ultimo punto di vista, io ci credo sempre tanto ormai l'ho ripetuto varie volte. Alice ci insegna a combattere, a lottare perché la vita è preziosa anche se se sembra appesa a un filo mentre Rowan ci aiuta a riflettere su quanto si possano cambiare le cose se lo vogliamo.
E' una storia che per quanto molto positiva non ci regala un finale dolce e completo e questo l'ho apprezzato molto, non esistono cure miracolose per malattie del genere e crearla apposta per Alice mi sembrava irreale invece ci ha dato speranza, il sentimento a mio parere più completo che esista e che nessuno dovrebbe mai perdere. Ci ha regalato tenerezza perchè ci ha mostrato come le cose possono migliorare se viste in un'ottica diversa e questo mi è piaciuto, tanto. 
Consiglio quindi questa lettura a chi non si preoccupa di tematiche forti e a chi cerca qualcosa di diverso, ma vero.

Valutazione 4/5

                                       

                                         

4 commenti:

  1. dalle tue parole sembra molto molto interessante

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  2. Queste storie mi colpiscono sempre, anche se ti straziano il cuore non riesco a non leggerle.

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