lunedì 5 dicembre 2022

Recensione: La custode degli amori perduti e ritrovati di Lynda Cohen Loigman

Buon lunedì amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro che non mi aspettavo potesse piacermi così tanto.

Ringrazio la Newton per la copia omaggio.


Trama

New York, 1910.
Sara Glikman ha attraversato l’oceano con la sua famiglia per raggiungere gli Stati Uniti. Ancora prima di mettere piede sul suolo americano, a soli dieci anni, ha scoperto di avere un talento straordinario: riesce a individuare il vero amore destinato a nascere tra due persone.
Il suo incredibile dono, però, è considerato una minaccia all’interno della comunità ebraica di cui fa parte, dominata da logiche patriarcali secondo cui soltanto gli uomini possono combinare matrimoni.
Nonostante i divieti e i pregiudizi, Sara si troverà a sfidare un intero sistema, lottando per prendere finalmente il posto che le spetta e ottenere il riconoscimento che merita.

New York, 1994.
Abby è un avvocato divorzista di successo a Manhattan. Rappresenta gli uomini più ricchi della città e non si lascia mai coinvolgere troppo dai suoi casi. Quando la sua adorata nonna Sara muore, lasciandole in eredità i preziosi diari che ha conservato scrupolosamente per tutta la vita, Abby si troverà immersa in una lettura che la riporterà indietro nel tempo, facendole mettere in discussione tutto ciò che credeva di sapere sulla sua famiglia...
La cover non è carinissima? Ammetto che è stata lei poco prima della trama a incuriosirmi.
Voce narrante è Abby che conosciamo in un momento molto triste: la morte di sua nonna Sara.
Erano molto legate perchè Sara è venuta a stare a crescerle insieme a sua madre quando il matrimonio dei suoi è finito e adesso le sembra di aver perso un pezzo importante della sua famiglia.
Sara però le dona in eredità una serie di diari molto particolari che le faranno scoprire non solo la bellezza sull'amore ma anche molte cose su stessa e così conosciamo anche la vita di Sara, un personaggio che, lo confesso, non dimenticherò molto facilmente.


Questa lettura è stata bellissima, mi ha entusiasmato così tanto che per concluderlo ho fatto le ore piccole e non mi succedeva da un po'. Bramavo dal desiderio di conoscere cosa sarebbe accaduto e ho adorato che fosse diviso in due archi temporali permettendomi di conoscere le vite di queste due donne fino a diventare la stessa cosa.
C'è anche tanta tristezza perchè la mancanza di una persona cara è sempre qualcosa di difficile da accettare e l'autrice è stata bravissima e narrare di una situazione così delicata eppure così realistica.
Si parla di famiglia, della difficoltà ad andare avanti quando c'è poco aiuto, del lavoro che dovrebbe essere sempre gratificante e che spesso invece accettiamo solo perché non abbiamo nulla di meglio.
Si parla del diritto di una donna nel poter fare ciò che vuole combattendo sciocchi pregiudizi.
Si parla di accettazione di se stesse e del modo in cui troviamo la nostra strada superando vari ostacoli.
Si parla di anime gemelle, di persone destinate a stare insieme perchè perfette l'uno per l'altra perché ognuno ha il proprio bashert: la persona giusta.
Attraverso la storia di Sara scopriamo che lei è una shachanim, colei che riesce a vedere quando una persona è destinata all'altra.
Scopre di avere questo dono all'età di dieci anni quando fa incontrare sua sorella al futuro marito e nel corso della sua vita è complice dell'unione di molte coppie che le sono grate per la felicità donata. Tuttavia questo dono non è buon visto da una comunità dalla mentalità ristretta formata solo da uomini e lei dovrà battersi in prima persona per far valere i propri diritti.
Abby è molto scettica quando la nonna le raccontava certe storie, ma grazie a quei diari comincia a ricredersi e nel momento in cui scopre di possedere un po' di quel dono le cose per lei cominicano a farsi sempre più complicate perchè lei è un avvocato divorzisita, ma è difficile continuare ad esserlo quando vorrebbe che i suoi clienti e le persone accanto siano felici.
Una lettura bellissima che mi ha coinvolta dalla prima e ultima pagina perchè è un inno all'amore, a quello vero e sincero che dura tutta la vita.
Mi sono appassionata alla storia di Sara che ha svolto il suo ruolo di "Cupido" nel miglior modo possibile e mi sarebbe piaciuto vederla condividere quei  momenti anche con la nipote, le ho immaginate insieme e ho pensato che sarebbe stato bellissimo che "praticassero" la stessa attività.
L'autrice invece ha preferito che Abby imparasse da sola, che comprendesse sulla propria pelle di avere lei stessa un talento particolare e devo dire che questa scelta l'ho compresa bene perchè in questo modo ha sperimentato cosa volesse dire vedere felici gli altri.
Una storia molto diversa dalle solite, ne ho apprezzato tantissimo l'originalità, c'è un pizzico di magia se così vogliamo chiamarla ma io la definirei soltanto una persona dotata di un sesto senso incredibile per le faccende di cuore.
Lo stile è scorrevole, lineare e si riesce ad essere parte della storia senza alcuna fatica.
Ho adorato vedere tutte quelle coppie formarsi strada facendo dimostrando che le coincidenze a volte non esistono, è solo merito del destino e poi vogliamo parlare di quel finale?
Adorabile! L'ho letto col sorriso sulle labbra perchè riprendeva una scena che mi era rimasta particolarmente impressa e ho avuto l'impressione che adesso il cerchio lasciato aperto si richiudesse in modo perfetto e totale.
Sì, devo dire che non ho nulla da obiettare su questa lettura che mi ha letteralmente conquistato. Immaginavo potesse piacermi, ma di certo non così tanto e sicuramente la consiglio per chi cerca qualcosa di nuovo, a chi crede alle anime gemelle e al messaggio che l'amore arriva per tutti.

Valutazione 5/5

                                    

                                                      

Nessun commento:

Posta un commento