venerdì 19 gennaio 2018

Rubrica: Thorny Blogger #2

Buon venerdì a tutti amici lettori.
Adoro il venerdì perchè vuol dire che il fine settimana è finalmente arrivata e quindi c'è più libertà di movimento e posso dedicarmi alle cose che durante la settimana a causa di vari impegno non riesco a starci dietro. Credo che chi studia e lavora ama il venerdì a prescindere no?
Oggi però è anche tempo di rubrica nel blog. Sto parlando della rubrica ideata da La lettrice in soffitta e collegata insieme ad altre blogger.


Per mancanza di tempo non ho potuto pubblicare come volevo questa rubrica quindi questo è il mio secondo appuntamento. Conto però di partecipare più assiduamente in futuro perchè questa è una rubrica diversa dalle altre che mi permette di parlare a ruota libera di un argomento che abbiamo scelto noi partecipanti. L'argomento di oggi è Quantità vs Qualità
Intanto però vi ricordo che anche le mie colleghe blogger tratteranno lo stesso argomento quindi sbirciate anche da loro. Io lo farò di sicuro.


Molto spesso vediamo nuove uscite librose praticamente ovunque, nei blog letterari, sulle pagine Amazon o sui siti on line, in libreria.
Nuovi libri ovunque e nuovi titoli da segnare se magari è un autore che piace e che vuoi leggere ancora. A volte stare dietro alle nuove uscite è parecchio difficile, almeno per me perchè non fai in tempo a recupare vecchi libri, che poi tanto vecchi non sono, e subito ne arrivano di nuovi.
E quindi giusto sfornare libri di continuo senza dare quasi spazio al lettore di riprendersi dall'ultima lettura?

Personalmente io leggo abbastanza in fretta e nel mio piccolo leggo anche molti libri, tuttavia stare dietro a tanti libri non è facile e molto spesso mi capita di leggere libri che sono usciti tempo fa per mancanza di tempo perchè magari do la precedenza ad altro. Certo ci sono delle eccezioni, magari un'autrice che ci piace molto e quindi molliamo tutto e ci tuffiamo sul suo prossimo libro, ma in linea di massima a meno che non si abbia davvero tantissimo tempo libero,leggere tutto e in fretta non è facile.
E se poi capita che quel libro che volevamo leggere con tanta trepidazione non soddisfa le nostre aspettative? Ecco a quel punto ci resto davvero malissimo, soprattutto perchè le aspettative erano altissime e magari invece di correre per pubblicare un nuovo libro sarebbe stato necessario pensarci un pò su e incentrarlo meglio.

Un esempio che mi viene in mente è questa triologia di Rachel Van Dyken.


A distanza di poco tempo ho visto questi libri in giro e li ho letti per le belle parole che leggevo in giro. Se non sbaglio c'è anche un quarto ma non ne sono sicura, fatto sta che si somigliano un pò tutti e che alla fine non mi hanno convinta come credevo. Avrei preferito quindi una distanza più lunga tra un libro e l'altro e una storia diversa.
A volte la pubblicazione dei libri che sembrano un pò tutti fatti con lo stampino perchè trattano lo stesso argomento, la stessa storia, non riescono a catturare come la novità, come il solo libro che è uscito per primo perchè ovviamente la qualità ne va a perdere.
Sarebbe molto più giusto e corretto per noi lettori pubblicare storie che si differenziano un pò e non farli uno dietro l'altro apprezzando quindi la qualità e non la quantità.
Certo fa molto piacere avere tanti libri dello stesso autore che ci piace, io per esempio ho tutti i libri di Sparks, tutti i libri di Diana Gabaldon ma non escono uno ogni due mesi.
A volte bisogna anche aspettare anni, soprattutto la Gabaldon per leggere un suo seguito e così è molto meglio almeno per quanto mi riguarda.

E voi cosa ne pensate?
Siete daccordo sulla quantità o sulla qualità?
Sono molto curiosa di sapere i vostri pareri, quindi vi aspetto nei commenti



16 commenti:

  1. Qualità, senza ombra di dubbio.
    Per me potrebbero pure pubblicare solo un libro per genere a settimana e sarei felice se questo significasse rilettura delle bozze ed edizioni che valgono davvero il prezzo di copertina.

    RispondiElimina
  2. Ciao Susy, anch'io tifo per la qualità, preferisco aspettare molto per l'uscita di un libro e rimanerne entusiasta piuttosto che il contrario! Chi pubblica troppo in poco tempo rischia di ripetersi e di deludere i lettori e ciò potrebbe portare sia un danno di immagine sia di profitto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esattamente Ariel infatti dovrebbero pensarci un pò di più

      Elimina
  3. Ciao Susy! Io sono una voce un po' "fuori dal coro", perché, piuttosto che stare dietro sempre alle nuove uscite, preferisco scovare in biblioteca qualche vecchia "chicca" di cui non si parla da tanto... Per quanto riguarda le nuove uscite, di solito vado sul sicuro e prendo solo i romanzi di autori che so che mi piacciono. In ogni caso, sono anche io una fan della qualità :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. CIao Silvia,
      da una parte è bello leggere le nuove uscite ma ti capisco perchè anche a me è capitato di leggere libri non proprio recenti e alla fine sono belli lo stesso perchè mi piace pensare che i libri non hanno scadenza

      Elimina
  4. Non posso che concordare con quello che hai letto, effettivamente anche il fatto che non si riesce a stare dietro alle uscite anche è una buona tematica :)

    RispondiElimina
  5. Sono d'accordo con te, e infatti io mi sono fatta contagiare da questo entusiasmo. Ho persino letto l'intera trilogia, ma il romano che mi è piaciuto di più è senza alcun dubbio il primo... Forse perché i successivi sono una scopiazzatura del primo 😐

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si infatti Gresi anch'io ne sono rimasta proprio delusa

      Elimina
  6. Qualità, indubbiamente.
    Specialmente quando dopo che un libro diventa un "fenomeno", seguono mesi in cui tutto quello che viene pubblicato gli assomiglia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si è vero Alice è bruttissimo perchè si perde un pò la novità della prima volta

      Elimina
  7. Qualità, qualità, qualità. E poi anche io come Silvia preferisco romanzi più datati piuttosto che quelli che inondano le librerie ogni santo giorno. Ma vabbè sono gusti. Però a me, il fatto che un autore scriva come un ossesso e pubblichi 10 libri in un anno mi fa pensare che il suo intento non è tanto la scrittura quanto il guadagno e il successo. Poi magari non è così, però la pulce nell'orecchio me la mettono.
    Bella rubrica Susy;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione NIk viene anche da pensare questo quando si scrive spesso più per il guadagno che per la bellezza di scrivere e non è molto bello

      Elimina
  8. Purtroppo non sono riuscita a partecipare questa volta, ma hai scritto un bel post.

    RispondiElimina