lunedì 29 luglio 2019

Review Party. Recensione: La città segreta di Laura Andreozzi

Ciao a tutti amici lettori e buon lunedì.
Siamo davvero agli sgoccioli e questo lungo, lunghissimo mese sarà presto finito.
Pensate quindi che non ci sia più niente di cui parlarvi? Vi sbagliate di grosso perché invece c'è ancora molto altro e lo dimostra il Review Party di oggi.


Grazie a Mondadori per la copia omaggio e Francy di Libri, Libretti, Libracci per la bellissima grafica.

Ricordate di passare anche dalle mie colleghe per leggere le loro recensioni, soprattutto perché contiueranno anche domani.

Trama
Nel settembre 1847 la situazione a Milano è molto tesa: la città è sotto il gioco degli austriaci e i milanesi, forti delle attività rivolzionarie che si accendono in tutta Italia, sentono che i tempi sono maturi per liberarla. Il gruppo di ribelli guidato da Guglielmo Rusconi fa esplodere l'arco di trionfo mecanico, ma i disordini vengono immediatamente sedati dai soldati austriaci, che mettono in campo un'arma mai vista prima: la Madonnina automa che sapara punte di baionetta sulla folla. A cambiare le sorti di questa guerra, come spesso accade, non saranno gli eserciti, ma una singola persona: una ragazzina zoppa e molto intraprendente che vive sotto la rete dei navigli insieme a due orfani...


Quando le letture diventano tante come mi sta succendo in questo periodo, un bel libro per ragazzi è quello che ci vuole per rendere tutto più leggero.
Non conoscevo l'autrice, ma la cover unita alla trama mi ha da subito ispirata e nonostante qualche perplessità, è una storia davvero carinissima.


Prima cosa che ho apprezzato è stata l'ambientazione tutta italiana. Siamo in un periodo storico particolare, disordini e disagi sono all'ordine del giorno e abbiamo una Milano in costante pericolo a causa degli austriaci.
Le persone in alto sono sicure di vincere questa guerra, ma non ha fatto il conto con i ribelli che invece vogliono proteggere la loro città ad ogni costo.
Personaggio di spicco e molto importante nella storia è Lili.
Si presenta come una ragazza introversa e sempre sulle sue, perennemente arrabbiata con la vita e assorbita dai suoi pensieri. Come può essere questa ragazzina la salvezza per Milano?
Sembra assurdo e invece dietro quella corazza dove si nasconde c'è un vero piccolo genio. Sì, perchè Lili possiede un'intelligenza fuori dal comune e una grande determinazione.
Vive da sola in un posto che ha creato con le sue mani ed è decisa a proseguire la sua crociata personale. La affiancano due orfani: il piccolo Pepe e la sensibile Gio.
Tre ragazzini che cercano di fare ogni cosa in loro potere per sconfiggere qualcosa più grande di loro.
A questo terzetto ben presto si aggiunge Ales.
E' stato colpito duramente, è dato per spacciato, ma Lili non si arrende e usando un macchinario di sua invenzione, gli salva la vita. Usando il suo intelletto permette ad Ales di vivere ancora e sebbene abbia compiuto un vero e proprio miracolo non si vanta mai una volta.
Ales è dapprima arrabbiato con quella strana ragazza che parla poco e che lo ha salvato a caro prezzo, poi però comincia a prendere a cuore la sua missione e lentamente inizia anche a legarsi a lei.



Una storia molto semplice che però intreccia un periodo storico importante e che mette alla luce numerose riflessioni.
Ho adorato ogni personaggio delineato bene in ogni sfaccettatura. In particolar modo mi sono piaciuti molto Ales e Lili. Tanto diversi tra loro eppure riescono a trovare un punto di incontro che li fa avvicinare in maniera completa. Sono davvero teneri insieme.
E poi è anche grazie alla presenza rassicurante e sorridente di Ales, che Lili fa cadere pian piano quei mattoni che aveva eretto intorno a se stessa. Per questo ragazzo che è spuntato dal nulla, Lili comincia a cambiare e mostrare la vera stessa anche a coloro che credevano di averla capita.
Una storia che oltre a parlare di rivoluzione, ci insegna come l'intelligenza sia l'arma più importante in una guerra e che nessuno dovrebbe essere sottovalutato quando mette in moto il cervello.
Lili zoppica, non potrà mai vincere una gara in velocità eppure il suo intelletto la salva in numerose occasioni, ci insegna che usare il cervello a volte è molto più importante che avere un fisico da fare invidia a chiunque.
Ales ci fa capire invece che arrendersi è fuori discussione. In ogni momento è importante lottare e impegnarsi per raggiungere un obiettivo, mollare non aiuta mai.
La storia è davvero breve e questo mi ha permesso di leggerla in fretta, l'ho trovata originale e molto ben scritta. Tutavia forse per la brevità, avrei preferito qualche capitolo in più che rendesse l'insieme più completo. Quando ho cominciato ad entrare nel vivo della storia e non è stato ai primi capitoli, avrei voluto conoscere di più sul futuro dei nostri eroi e sapere adesso cosa riserva loro il futuro.
Non mi fanno tanto impazzire le storie che lasciano un finale aperto ad alternative, mi sarebbe piaciuto avere più risposte. Tuttavia la storia è così carina che non me la sento di sconsigliarla, anzi a me piace pensare che Pepe, Gio, Lili e Ales adesso siano felici tutti insieme in modo da poter vivere in una Milano pacifica e mai più attaccata.

Valutazione 3/5



4 commenti:

  1. Ciao Susy! Devo ammettere che non leggo quasi niente di romanzi per ragazzi ma questo è ambientato in un periodo che potrebbe interessarmi!

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    1. Ciao Silvia.
      Questo libro è molto particolare e l'ambientazione potrebbe proprio piacerti

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  2. Ciao Susy, grazie come sempre per avermi invitato a partecipare. A me è piaciuta molto la scelta dell'autrice di ambientare la storia in una città italiana, con questo genere non mi era ancora successo e ho apprezzato :)

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    1. Ciao Deb.
      Sì, è vero è stata una scelta diversa e interessante.
      Grazie a te per partecipare <3

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